Eutimil e sospensione
Dopo 3 anni di terapia con Eutimil ho provato su consiglio dello psichiatra a sospendere eliminando solo 1/4 . Dopo solo 2 mesi ho iniziato a risentire i soliti ' malesseri ' ansia .. e panico . Il farmaco in qs 3 anni mi ha aiutato molto ma purtroppo la paura di guidare in autostrada e' sempre stato un ostacolo . Chiedo gentilmente se dopo 3 anni mi ritrovo ancora col panico se non sarebbe meglio cambiare farmaco . Non vorrei passare altri dieci anni con qs dipendenza da farmaci . Preciso che il mio specialista mi ha diagnosticato solo dap senza depressione . Ringrazio
[#1]
Il concetto di dipendenza non ha nulla a che fare con l'uso cronico del farmaco.
La dipendenza significa che il paziente che interrompe il farmaco va incontro a crisi d'astinenza, diversa dai sintomi che ne hanno causato l'uso, ma soprattutto che si abitua alla dose in uso e progressivamente è costretto/a ad aumentare il dosaggio per ottenere il minimo beneficio, pena ancora una volta crisi d'astinenza, nonostante l'uso del farmaco.
Lei invece si trova di fronte al bisogno di un uso cronico del farmaco, che non produce alcuna dipendenza e che non è però eliminabile, giacché non guarisce né cura le cause della patologia, ma solamente riduce i sintomi ad essa correlata.
La sospensione del farmaco riporta alla condizione precedente, cioè alla condizione patologica.
Lo stesso accade ad ipertesi e diabetici ma chissà perché questi non si lamentano mai né pretendono di sospendere i farmaci, né hanno false informazioni sul concetto di dipendenza.
Lei ha una patologia che ha evidentemente bisogno di una terapia cronica, che non causa alcuna dipendenza.
La dipendenza significa che il paziente che interrompe il farmaco va incontro a crisi d'astinenza, diversa dai sintomi che ne hanno causato l'uso, ma soprattutto che si abitua alla dose in uso e progressivamente è costretto/a ad aumentare il dosaggio per ottenere il minimo beneficio, pena ancora una volta crisi d'astinenza, nonostante l'uso del farmaco.
Lei invece si trova di fronte al bisogno di un uso cronico del farmaco, che non produce alcuna dipendenza e che non è però eliminabile, giacché non guarisce né cura le cause della patologia, ma solamente riduce i sintomi ad essa correlata.
La sospensione del farmaco riporta alla condizione precedente, cioè alla condizione patologica.
Lo stesso accade ad ipertesi e diabetici ma chissà perché questi non si lamentano mai né pretendono di sospendere i farmaci, né hanno false informazioni sul concetto di dipendenza.
Lei ha una patologia che ha evidentemente bisogno di una terapia cronica, che non causa alcuna dipendenza.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
Salve scusi L ignoranza ma io ho sempre creduto che il farmaco ' guarisse ' non solo alleviare . Per ' cronica ' intende che posso avere la necessità di prenderli a vita ? Ogni quanto tempo si può tentare di sospendere ? Se E' solo una questione psicologica spero di trovare la forza col tempo di ' guarire ' . Ringrazio per la disponibilità
[#4]
Utente
Scusi diottre se la disturbo ancora . Dopo averle scritto mi è arrivato qs messaggio da un utente che mi ha lasciato molto ' perplessa ' .. È il seguente
"ho avuto un problema , ma in 5 anni ho cambiato 6 psichiatri e andato al csm , tutti mi hanno dato una diagnosi diversa facendomi quasi nessuna domanda e sono stato vittima di vari espeerimenti con farmaci . li avro provati tutti , ho solo perso tempo e ho passato l'inferno tra angoscia , apatia , estrema eccitazione pensieri suicidi (mai avuti in vita mia) , tutti sintomi che mi hanno cambiato il carattere e il modo di valutare le cose . i vari psichiatri oltre ad abbandonarmi appena la situazione non era per loro piu gestibile , ti dicono che la malattina e' troppo grave ( sta di fatto che prima di prendere i farmaci non ero cosi pur avendo qualche problema ).per farla breve ho trovato alla fine un bravo psichiatra molto umano che si interessa alle persone che mi ha aiutato a togliere i farmaci , dopo un periodo terribile di astinenza finalmente sono tormato in me con i miei alti e bassi normali e ho finalmente ripreso a vivere. attualmente sto facendo una psicoterapia che consiglio. questi farmaci sono droghe danno dipendenza e non riesci piu a togliere causando solo un sacco di effetti collaterali e cambiandoti il comportamento , sono quelli che ti fanno ammalare ."
Volevo sapere a suo parere cosa ne pensa da medico ..
Grazie per la disponibilità
"ho avuto un problema , ma in 5 anni ho cambiato 6 psichiatri e andato al csm , tutti mi hanno dato una diagnosi diversa facendomi quasi nessuna domanda e sono stato vittima di vari espeerimenti con farmaci . li avro provati tutti , ho solo perso tempo e ho passato l'inferno tra angoscia , apatia , estrema eccitazione pensieri suicidi (mai avuti in vita mia) , tutti sintomi che mi hanno cambiato il carattere e il modo di valutare le cose . i vari psichiatri oltre ad abbandonarmi appena la situazione non era per loro piu gestibile , ti dicono che la malattina e' troppo grave ( sta di fatto che prima di prendere i farmaci non ero cosi pur avendo qualche problema ).per farla breve ho trovato alla fine un bravo psichiatra molto umano che si interessa alle persone che mi ha aiutato a togliere i farmaci , dopo un periodo terribile di astinenza finalmente sono tormato in me con i miei alti e bassi normali e ho finalmente ripreso a vivere. attualmente sto facendo una psicoterapia che consiglio. questi farmaci sono droghe danno dipendenza e non riesci piu a togliere causando solo un sacco di effetti collaterali e cambiandoti il comportamento , sono quelli che ti fanno ammalare ."
Volevo sapere a suo parere cosa ne pensa da medico ..
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.2k visite dal 13/08/2015.
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