Diminuzione capacità di lettura e comprensione testuale

Salve,
da qualche mese ho notato una netta diminuzione delle mie capacità di comprensione testuale e di lettura. Essendo uno studente universitario e lavorando, nel tempo libero, come editore e reporter per un webzine in lingua inglese, ho notato che testi che prima richiedevano solo una leggera lettura ora si presentano come intricati ammassi di parole e molte volte ho bisogno di rileggerli un paio di volte per poterne afferrare il significato. In aggiunta, oltre ai sintomi specificati prima, ho notato che faccio fatica a ricordare dettagli della vita quotidiana quali indirizzi, numeri di telefono o nomi di persone che ho appena conosciuto o che non vedo spesso, oltre che a ricordare, a distanza di tempo ravvicinato, i punti salienti dei testi da me letti o redatti. La produzione testuale, come potete notare anche dal carattere di questo consulto, non sembra essere influenzata da questo problema se il testo che sto scrivendo ha una qualsiasi importanza ma risulta leggermente di livello minore se sto, ad esempio, componendo un messaggio o semplicemente utilizzando chat o servizi di messaggistica istantanea per comunicare con gli amici.

Ho passato due anni e mezzo ad Oslo, in Norvegia, dove parlavo sia Norvegese che Inglese, dettaglio importante se si considera che, tra gli altri sintomi, noto spesso difficoltà, durante un discorso orale, a trovare le parole giuste per esprimermi in Italiano o a mantenere il filo di una conversazione... Gli ultimi sei mesi ad Oslo (da gennaio a Giugno) sono stati caratterizzati da forte stress dovuto alla mancanza di un lavoro fisso e a preoccupazioni di carattere personale, oltre ad un ciclo del sonno irregolare con frequenti notti passate in bianco per lavoro o per poter rimanere al passo con gli studi universitari, che continuavo a seguire tramite amici in Italia. Il ritorno in patria ha visto questo stress aumentare mentre mi riadattavo alla vita, sia pratica che sociale, tipica del nostro paese e mentre tentavo di riprendere contatto con amici e ristabilire una routine quotidiana.

Sono inoltre stato diagnosticato con una forte carenza di vitamine del gruppo D e B, tipica della residenza in posti dove la luce solare in periodi invernali è scarsa, già risolta tramite l'assunzione di integratori prescrittimi dal mio medico curante dopo un esame del sangue completo ed un esame citologico delle urine.

Mi piacerebbe sapere da cosa potrebbero essere causati questi disturbi cognitivi e se sono da considerare a carattere transitorio o meno, considerando che per il tipo di vita professionale (quella dell'autore freelance/editore) e per il mio programma di studi (Linguistica, Lingue e Letteratura straniera) un tale deficit potrebbe avere un impatto negativo sulle mie performance e minare il successo della mia carriera.
Grazie in anticipo per la disponibilità e buona serata.
[#1]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
Considerata la Sua giovane età, in assenza di consumo di droghe e/o abuso di ansiolitici, è verosimile che le funzioni cognitive siano solo TRANSITORIAMENTE compromesse. Ansia, stress, forme depressive anche lievi sono in grado di causare disturbi cognitivi che scompaiono con un mirato trattamento del disturbo che le causa.
Il consiglio è di consultare un medico specialista in psichiatria per verificare la diagnosi e ricevere le giuste indicazioni terapeutiche.
Cordialmente

MS

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la Sua risposta.
Non ci sono ne consumi di droghe, ne ansiolitici, che non ho mai preso... L'unica cosa è una costante stanchezza mentale ed il fatto che, dovendo spesso lavorare al computer, finisco per passarci intere giornate... Di per se, il fatto di aver usato una lingua diversa dall'italiano per quasi due anni ha fatto si che io iniziassi a pensare e a formulare discorsi in quella lingua automaticamente e questo mi crea difficoltà aggiuntive durante un discorso in Italiano, specialmente se sto facendo altre cose mentre parlo...
L'unica sostanza assuefacente che utilizzo è la nicotina, ma sto tentando anche di smettere di fumare, il che crea piu' ansia che altro...
Prendero' in considerazione il suo suggerimento e chiedero' al mio medico curante di indicarmi quale specialista sia piu' indicato per il mio tipo di problema.
Potrebbe, in qualche modo, il passaggio da una temperatura piu' mite (circa 20 gradi d'estate) ai 30/35 gradi che caratterizzano il nord italia aver contribuito all'insorgere di questo problema?

Grazie ancora e buona giornata.
[#3]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75
possibile anche quello
Carissimi auguri di pronto recupero

MS


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