È derealizzazione?

buonasera,
sono una ragazza di 33 anni e scrivo in questa sezione dopo aver già chiesto un consulto nella sezione neurologia, per avere chiarezza anche sull'aspetto psichiatrico del problema.
Premetto che sono in cura cn tegretol 200 rm tre volte al dì per delle crisi epilettiche morfeiche, definite "parziali con secondaria generalizzazione" avute risettivamente 9 e poi 7 anni fa (dopo tentativo di riduzione della cura). Da allora non ho più avuto questi episodi maggiori. Premetto ancora che da circa 6 mesi soffro di ansia forte sopratutto al mattino, ipocondria e attacchi di panico.
La situazione a livello di ansia è peggiorata dopo alcuni strani episodi che non so nemmeno ben spiegare. Negli ultimi mesi mi è capitato a volte, di avere delle improvvise sensazioni di "annebiamento mentale", momenti in cui è come se mi sentissi improvvisamente staccata dalla realtà che mi circonda: in particolare la sensazione è quella di vedere gli oggetti davanti a me familiari, come strani, quasi non riconoscibili, ad esempio scrivo al cellulare e per un secondo mi chiedo "cosa sto facendo" ? che cosa è questo oggetto? sensazioni che in genere durano secondi . Qualche settimana fa questa sensazione si è protratta più a lungo, mentre ero a lavoro, in una situazione ansiosa (lì avevo quasi quotidianamante attacchi di panico) ed è durata circa una mezz'ora / un 'ora. Un'altra sensazione che ho avuto è quella di vedere la mia gamba, mentre atornata a casa mi ero sdraiata sul letto, e sentirla "non mia", come qualcosa di staccato dal mio corpo! Dopo ho chiamato il mio neurologo, purtroppo in ferie, e mi ha detto che potevano essere crisi, mi ha suggerito di prendere uno xanax da 0,25 e il tutto si è risolto. Tornato dalle ferie ho finalmente rivisto il mio neurologo la settimana scorsa, e stavolta invece mi ha detto che secondo lui non sono crisi ma stati ansiosi, e comunque a settembre mi farà fare un eeg per sicurezza. Contemporaneamente mi sono rivolta anche ad una psichiatra , la quale, non escludendo la natura epilettica di questi episodi, mi ha parlato di probabili stati di derealizzazione/dissociazione scatenati dall'ansia.
Quello che le chiedo è questo, premettendo che tutti questi episodi si sono verificati sempre in contesti ansiosi (sopratutto nelle ore peggiori della mia giornata a livello di ansia, cioè mattina e primo pomeriggio), è possibile che l'ansia scateni questo? anche se sono sensazioni di secondi? tra l'altro mi capitavano anche prima, sempre raramente, quando ancora non ero in questa fase così acuta di stati d'ansia e panico.
Quello che chiedo, in attesa di fare l eeg, non è un consulto ma un parere per capirci qualcosa, non so più che pensare e sono preoccupata!
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Potrebbe trattarsi di sintomi direttamente legati all'epilessia. Il fatto che siano "derealizzazione" non significa che dipendano dall'epilessia piuttosto che invece da altro, quindi anche classificandoli così giustamente prima è bene chiarire se l'epilessia è in equilibrio.

Il tegretol va periodicamente testato nel sangue per verificare che la carbamazepina sia sempre a livello efficace, perché nel tempo può abbassarsi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie innanzitutto per la risposta dottore.
Quindi ipotizzando che l eeg sia normale, e' possibile che sia l ansia a provocare questi fenomeni? E questi fenomeni possono o no definirsi derealizzazione? O hanno un altro nome?
Il dosaggio della carbamazepina me lo ha fatto fare il mio neurologo due settimane fa, e risultava 6,6 (valore min. 4 max 12 ).
Grazie ancora!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Sì, la carbamazepina era normale. Tutto sta nel cercare di capire se sono sintomi che seguono fenomeni di tipo epilettico o no, cambia un po' la scelta della terapia. In verità, questi sintomi non hanno terapie così nette, specie se sono isolati e non nel contesto di disturbi altrimenti definiti.
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Utente
Utente
Intende terapie di tipo psichiatrico dottore?
Il neurologo nel frattempo mi ha detto di prendere xanax 0,25.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Terapie neuropsichiatriche, non è che alla fine ci sia differenza. Terapie per risolvere quei sintomi.
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Utente
Utente
Ma questi sintomi dottore, aldila della probabile natura epilettica, esistono in psichiatria? Si definiscono appunto derealizzazione? Mi sembra di essere l unica al mondo ad averli, quando li spiego mi sento incompresa . Sono dovuti all ansia?
Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Esistono, certamente, sono ben noti. Non sono dovuti all'ansia, i sintomi sono prodotti dal cervello, non da altri sintomi. A volte sono i soli sintomi presenti, altre volte si associano ad altri tipi di sintomi.
[#8]
Utente
Utente
Ma quindi se nom c entra l ansia sono segni di qualcosa di grave dottore? Si curano solo con farmaci? In poche parole di cosa pptrebbe trattarsi?
Grazie per la sua disponibila' ma sono sempre piu' in ansia!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non è che "l'ansia" sia una malattia, è un sintomo. Come dire che nell'epilessia il movimento di una parte produce il movimento di un'altra: no, è il cervello che produce entrambi.

Quindi credo non abbia capito. Derealizzazione è come dire "tosse", poi va inquadrata in maniera più precisa, dopo di che banalmente si prova a trattare se è fastidiosa e frequente.
[#10]
Utente
Utente
Ok, ora penso di avere capito meglio.
Attendero" l esito dell eeg e se il problema non e' di natur epilettica, come suppone il mio neurologo, e se questi episodi dovessero ripetersi, cerchero' di risolvere la cosa su quest'altro versante. Il fatto di sapere che questo disturbo esiste , e' curabile e non sono l unica ad averlo gia' e' in parte rasicurante.
In ultimo volevo sapere se la dose di xanax che sto prendendo, una compressa da 0,25 mg al di, anchebse bassa puo" portare comunque a dipendenza e cosa che piu temo a crisi di astinenza una volta sospesa.Consideri la sto prendendo da un mese, e la dovro' prendere su indicazione del mio neurologo fino a settembre, quando faro' l eeg. Probabilmente perche' l ansia potrebbe essere un fattore scatenante queste per ora ipotetiche crisi "minori"? Ho letto cose poco rassicuranti su questo tipo di farmaco, e anche se al momento mi fanno star meglio,temo che una volta sospesa (anche se gradualmente) la situazione precipiti.
Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
L'assunzione regolare dopo un mese produce solitamente assuefazione, cioè niente più effetto e sintomi da sospensione se si sospende bruscamente. La dose è comunque minima.
[#12]
Utente
Utente
ok grazie per la risposta,
Ora sto prendendo la compressa da 0,25 spezzata, ovvero metà mattina metà tardo pomeriggio, e per ora devo dire che ha ancora effetto.
Dal momento che però la mia ansia si presenta sopratutto la mattina, e non so perchè molto meno la sera, vorrei provare, senza aspettare settembre aumentando quindi il rischio assuefazione, a prendere spontaneamente già da adesso solo metà dose della pasticca da 0,25 la mattina, ed eliminare quella della sera.
Purtroppo questi giorni io sono fuori città e il mio neurologo non è contattabile, e non so se in tal senso mi può dare lei un parere.
Il fatto è che non so se sia adeguato prendere questo farmaco, pur se mezza dose, anche quando l'ansia non è presente.
Inoltre dato che prendo anche tegretol, se la sera volessi bere un bicchiere di vino o un birra picola, potrei avere problemi?
Grazie per la disponibilità
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Questo sito non sere per indicare modalità di gestione delle medicine. Su questo non può avere risposta.
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