Leponex per probabile disturbo bipolare
Buongiorno a tutti. Mia madre, 76 anni, da circa un mese soffre probabilmente di un disturbo bipolare che oltre al malessere che le causa, la rende poco "gestibile" da noi familiari. Mia madre soffre di Parkinson da tre anni e per questo è in cura con i farmaci Stalevo e Sinemet. Inoltre assume Cipralex gocce in un dosaggio basso (5 gocce al giorno). Dal maggio del 2008 ha cominciato ad avere comportamenti poco coerenti e confusi (il primo campanello d'allarme è stato non essere più in grado assumere autonomamente le medicine per il parkinson). Il neurologo, per combattere questa confusione e le fissazioni, ha inizialmente prescritto il Seroquel 25 mg (una compressa al giorno), cosa che non ha modificato in nessun modo il comportamento di mia madre. Questo comportamento è descrivibile così: alternanza di stati di lucidità e tranquillità (con a volte consapevolezza di quanti accaduto negli altri stati) a quelli di confusione e maniacali (es. cerca un tesoro in casa), fissazioni (es. vuole una collana sempre al collo), esecuzioni di ordini impartiti da "voci interne" (“cerca il tesoro nell’armadio”, “metti i gelati nell’ascensore”), sonno molto agitato (es. cantare a voce alta, difendersi da un attacco, gridare), parlare per ore ininterrottamente. A seguito della non più gestibilità di mia madre (va guardata vista) dagli inizi di settembre 2008, il neurologo ha ora prescritto il Leponex 25 mg nella dose di 2 compresse al giorno (mezza al mattino, mezza alle 13 e una la sera). Vi chiedo se abbiamo intrapreso la strada migliore visto il quadro della situazione. Faccio presente che TAC, RNM al cervello non hanno rilevato niente di anomalo e che gli esami del sangue e urine sono normali. Grazie in anticipo per le risposte.
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Una delle prime indicazioni del leponex fu proprio la psicosi nei soggetti con parkison che assumevano L-dopa, perché gli antiparkinsoniani possono indurre psicosi. Ovviamente in generale no, ma è possibile. Gli antipsicotici tradizionali peggioravano il parkison, quindi l'unico utilizzabile era leponex. Oggi ce ne sono anche altri, tipo seroquel.
Detto questo, i sintomi da lei riferiti sembrano condotte disorganizzate associate a deliri "frammentari", cioè che cambiano di volta in volta senza un unico filone, può esserci eccitamento maniacale, ma non è chiaro. Il disturbo bipolare in genere non esordisce a quest'età, e le forme senili spesso si associano a problemi neurologici di altro tipo.
L'antidepressivo in queste circostanze direi che non è indicato (in presenza di sintomi psicotici anche gli antidepressivi del tipo "serotoninico" tendenzialmente peggiorano i deliri e le allucinazioni, mentre possono essere associati quando la persona è stabile ed è sotto antipsicotico).
Questo è quanto si può dire indirettamente.
Detto questo, i sintomi da lei riferiti sembrano condotte disorganizzate associate a deliri "frammentari", cioè che cambiano di volta in volta senza un unico filone, può esserci eccitamento maniacale, ma non è chiaro. Il disturbo bipolare in genere non esordisce a quest'età, e le forme senili spesso si associano a problemi neurologici di altro tipo.
L'antidepressivo in queste circostanze direi che non è indicato (in presenza di sintomi psicotici anche gli antidepressivi del tipo "serotoninico" tendenzialmente peggiorano i deliri e le allucinazioni, mentre possono essere associati quando la persona è stabile ed è sotto antipsicotico).
Questo è quanto si può dire indirettamente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
la diagnosi di sua madre non è sicuramente quella di disturbo bipolare. quest'ultimo non esordisce in tarda età e non presenta le caratteristiche che lei descrive. La situazione che lei escrive potrebbe essere imputabile alla terapia nantiparkinson, oppure il risultato di una demenza che spesso complica gli ultimi stadi della malattia di parkinson. Ad ogni modo la clozapina potrebbe avere effetti positivi; è comunque da verificare, e non dimentichi di effttuare un emocromo ogni settimana per le prime 18 settimane di trttamento (poi uno al mese) per monitorare il potenziale rischio di agranulocitosi.
Cordiali saluti
la diagnosi di sua madre non è sicuramente quella di disturbo bipolare. quest'ultimo non esordisce in tarda età e non presenta le caratteristiche che lei descrive. La situazione che lei escrive potrebbe essere imputabile alla terapia nantiparkinson, oppure il risultato di una demenza che spesso complica gli ultimi stadi della malattia di parkinson. Ad ogni modo la clozapina potrebbe avere effetti positivi; è comunque da verificare, e non dimentichi di effttuare un emocromo ogni settimana per le prime 18 settimane di trttamento (poi uno al mese) per monitorare il potenziale rischio di agranulocitosi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Utente
Grazie per le sollecite indicazioni. Proveremo il Leponex e vedremo come va. Spero di poter escludere la demenza, a meno che questa non possa giungere improvvisamente: mia madre prima di maggio è sempre stata perfettamente lucida. Una cosa che ho dimenticato che due delle sorelle sono in cura, felicemente, con il litio per problemi di depressione. Terrò aggiornato il forum sugli sviluppi. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.1k visite dal 23/09/2008.
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