Ansia generalizzata, paranoia
Salve,
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per il servizio che fornite. Ho 25 anni e sono frequento l'università presso la città di Milano. Nell'ultimo periodo ho visto acuirsi (più del solito, in quanto già accaduto in passato) alcuni problemi, che finora credevo fossero semplicemente legati al mio carattere ma che iniziano a destarmi preoccupazione. In particolare, vivo in uno stato di ansia generalizzata, che può riguardare qualsiasi aspetto della mia vita, indistintamente, seri o meno. Questo stato mi ha portato ad ridurre drasticamente la mia sfera sociale in quanto non riesco a sentirmi a mio agio al di fuori di determinate circostanze (difficoltà a stare in luoghi affollati o a relazionarmi con un vasto numero di persone sconosciute). Inoltre tendo ad avere pensieri al limite della paranoia su aspetti anche del tutto inoffensivi della vita quotidiana (ipocondria, paura del rifiuto in ambiente universitario, lavorativo, sentimentale ecc). Da tutto ciò scaturisce una grande insicurezza ad affrontare anche sfide piuttosto banali e porta, in periodi di picco come quest'ultimo, a un crollo anche nel mio rendimento universitario e lavorativo (letterale impossibilità a concentrarmi su un compito da svolgere).
Vi scrivo senza aver chiesto altri consulto a professionisti in quanto non riesco a rendermi conto se questi possono essere semplici tratti passeggeri del mio carattere o qualcosa di più grave.
Attendendo un vostro cortese riscontro vi ringrazio della disponibilità e della professionalità.
Distinti saluti,
AG
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per il servizio che fornite. Ho 25 anni e sono frequento l'università presso la città di Milano. Nell'ultimo periodo ho visto acuirsi (più del solito, in quanto già accaduto in passato) alcuni problemi, che finora credevo fossero semplicemente legati al mio carattere ma che iniziano a destarmi preoccupazione. In particolare, vivo in uno stato di ansia generalizzata, che può riguardare qualsiasi aspetto della mia vita, indistintamente, seri o meno. Questo stato mi ha portato ad ridurre drasticamente la mia sfera sociale in quanto non riesco a sentirmi a mio agio al di fuori di determinate circostanze (difficoltà a stare in luoghi affollati o a relazionarmi con un vasto numero di persone sconosciute). Inoltre tendo ad avere pensieri al limite della paranoia su aspetti anche del tutto inoffensivi della vita quotidiana (ipocondria, paura del rifiuto in ambiente universitario, lavorativo, sentimentale ecc). Da tutto ciò scaturisce una grande insicurezza ad affrontare anche sfide piuttosto banali e porta, in periodi di picco come quest'ultimo, a un crollo anche nel mio rendimento universitario e lavorativo (letterale impossibilità a concentrarmi su un compito da svolgere).
Vi scrivo senza aver chiesto altri consulto a professionisti in quanto non riesco a rendermi conto se questi possono essere semplici tratti passeggeri del mio carattere o qualcosa di più grave.
Attendendo un vostro cortese riscontro vi ringrazio della disponibilità e della professionalità.
Distinti saluti,
AG
[#1]
Un colloquio con uno psichiatra potrebbe essere utile, perché il disagio era presente da tempo e ora si è accentuato.
I sintomi potranno ridursi grazie a una terapia appropriata, sia farmacologica che psicologica, e ne uscirà più forte e consapevole, ora invece spreca energie a lottare inutilmente.
I sintomi potranno ridursi grazie a una terapia appropriata, sia farmacologica che psicologica, e ne uscirà più forte e consapevole, ora invece spreca energie a lottare inutilmente.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 29/07/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.