Perdita personalità causata da psicofarmaci
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 32 anni e dal 2010 fino a dicembre 2014 ho assunto cipralex in dosaggio di 50mg causa stanchezza cronica e fobia sociale; i primi di novembre del 2014 mi è stato aggiunto il risperdal in dosaggio di 1 mg visto che il cipralex mi aveva reso piuttosto aggressivo e impulsivo (contemporaneamente, sempre in novembre 2014, mi è stato scalato bruscamente il cipralex fino a 20mg, per poi sospenderlo a dicembre).
La prima compressa di risperdal (presa di sera) mi ha fatto addormentare quasi subito, lasciandomi al risveglio completamente privo di emozioni, pensieri, motivazioni, in pratica della mia intera personalità.
Tutto è tornato alla normalità il giorno successivo (giorno in cui ho saltato la seconda assunzione).
Ho chiamato la mia psichiatra spiegando l'accaduto, lei mi ha rassicurato dicendomi che la dose era molto bassa e di proseguire senza preoccupazioni.
Detto fatto, ho proseguito la terapia: tuttavia, dopo circa 20 giorni, è successo di nuovo...la mia personalità cancellata, anestesia emozionale e vuoto interiore.
Ho sospeso l'assunzione in attesa del ritorno alla normalità e intanto ho chiamato la psichiatra.
Altre rassicurazioni e il consiglio di aspettare il ritorno della personalità per poi riprendere; solo che questa volta le cose non si sono sistemate.
Oggi, martedì 21 luglio 2015, dopo diversi cambi di antidepressivi (zoloft e fevarin), sono nella stessa identica situazione di circa 8 mesi fa, svuotato della mia interiorità e con la speranza quotidiana di ritornare nella situazione precedente all'assunzione di risperdal.
Sono disperato; cosa posso fare?
Cordialmente,
Luca.
sono un ragazzo di 32 anni e dal 2010 fino a dicembre 2014 ho assunto cipralex in dosaggio di 50mg causa stanchezza cronica e fobia sociale; i primi di novembre del 2014 mi è stato aggiunto il risperdal in dosaggio di 1 mg visto che il cipralex mi aveva reso piuttosto aggressivo e impulsivo (contemporaneamente, sempre in novembre 2014, mi è stato scalato bruscamente il cipralex fino a 20mg, per poi sospenderlo a dicembre).
La prima compressa di risperdal (presa di sera) mi ha fatto addormentare quasi subito, lasciandomi al risveglio completamente privo di emozioni, pensieri, motivazioni, in pratica della mia intera personalità.
Tutto è tornato alla normalità il giorno successivo (giorno in cui ho saltato la seconda assunzione).
Ho chiamato la mia psichiatra spiegando l'accaduto, lei mi ha rassicurato dicendomi che la dose era molto bassa e di proseguire senza preoccupazioni.
Detto fatto, ho proseguito la terapia: tuttavia, dopo circa 20 giorni, è successo di nuovo...la mia personalità cancellata, anestesia emozionale e vuoto interiore.
Ho sospeso l'assunzione in attesa del ritorno alla normalità e intanto ho chiamato la psichiatra.
Altre rassicurazioni e il consiglio di aspettare il ritorno della personalità per poi riprendere; solo che questa volta le cose non si sono sistemate.
Oggi, martedì 21 luglio 2015, dopo diversi cambi di antidepressivi (zoloft e fevarin), sono nella stessa identica situazione di circa 8 mesi fa, svuotato della mia interiorità e con la speranza quotidiana di ritornare nella situazione precedente all'assunzione di risperdal.
Sono disperato; cosa posso fare?
Cordialmente,
Luca.
[#1]
La terapia prescritta non avrebbe indicazione per il disturbo di fobia sociale.
La sensazione di avere problematiche relative alle sensazioni la diagnosi andrebbe rivista.
La sensazione di avere problematiche relative alle sensazioni la diagnosi andrebbe rivista.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la rapida risposta, dottor Ruggiero.
In pratica, lo psichiatra che mi aveva in cura ha commesso un grave errore prescrivendomi 50 mg di cipralex (che tra l'altro ho scoperto essere abbondantemente oltre i limiti di dosaggio indicati sul bugiardino).
Volevo sottolineare il fatto che questa anedonia e depressione che ho ora non l'ho mai avuta in passato: dunque la terapia prescrittami, oltre a non aver portato benefici, mi ha portato a nuovi problemi.
È dunque vero che la psichiatria si basa su nient'altro che congetture e ipotesi, non vi sono esami scientifici oggettivi e degli psicofarmaci si sa poco e nulla del loro funzionamento e dei loro effetti collaterali?
Ho sbagliato a fidarmi così ciecamente della psichiatria e ora ne sto pagando le conseguenze.
In pratica, lo psichiatra che mi aveva in cura ha commesso un grave errore prescrivendomi 50 mg di cipralex (che tra l'altro ho scoperto essere abbondantemente oltre i limiti di dosaggio indicati sul bugiardino).
Volevo sottolineare il fatto che questa anedonia e depressione che ho ora non l'ho mai avuta in passato: dunque la terapia prescrittami, oltre a non aver portato benefici, mi ha portato a nuovi problemi.
È dunque vero che la psichiatria si basa su nient'altro che congetture e ipotesi, non vi sono esami scientifici oggettivi e degli psicofarmaci si sa poco e nulla del loro funzionamento e dei loro effetti collaterali?
Ho sbagliato a fidarmi così ciecamente della psichiatria e ora ne sto pagando le conseguenze.
[#4]
a parte il fatto che la psichiatria è una specialità chiara ed evidente senza congetture o altre cose nascoste.
Non mi è ben chiaro se il suo psichiatra abbia prescritto il farmaco in modo deliberato oppure abbia sbagliato per altri motivi.
Non mi è ben chiaro se il suo psichiatra abbia prescritto il farmaco in modo deliberato oppure abbia sbagliato per altri motivi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 21/07/2015.
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