Wellbutrin più Abilify: davvero necessario?
Salve a tutti
Inizia tutto dal 2009, a seguito del terremoto avvenuto a L'aquila che sono dovuto rientrare a casa e praticamente ora studio a casa dai miei ma con risultati zero.Ho vissuto un periodo di depressione e oggi mi ritrovo a convivere con una sindrome ansioso-depressiva. Naturalmente, oltre al supporto psichiatrico e psicoterapeutico che ancora oggi faccio avanti e dietro, non manca la terapia farmacologica. Questo è il punto caldo della questione.
Dal giugno 2013 sono stato con l'Efexor 75 mg e poi, da un annetto passato a 150 mg. Premetto che solo da un anno a questa parte sono sotto controllo psicoterapeutico e psichiatrico, prima, purtroppo e per le condizioni economiche non potevo permettermelo. Ora sono seguito da un centro di salute mentale convenzionato, dove mi permette di essere seguito in maniera costante, almeno sotto il profilo psicologico.
Ritornando al farmaco, purtroppo con l'efexor ho avuto l'effetto collaterale dell'eiaculazione retrograda e con l'aumento del dosaggio, precisamente durate l'autunno-inverno passato, è diventato insopportabile (dolori e bruciori più intensi) che ho dovuto cambiare farmaco e la classe degli antidepressivi. Solo recentemente,un mese è mezzo per l'esattezza, sono passato a WELLBUTRIN 150mg. A differenza della Venlaflaxina che mi portava l'umore alle stelle, il secondo con effetto contrario ma allo stesso tempo mi carica nello studio. Mi ci metto con più volontà, ma purtroppo ho notato che mi hanno reso ipersensibile, per cui mi innervosisco facilmente e sono poco tollerante. Vero che anche l'ambiente in cui vivo non sia proprio un gran paradiso, anzi. Ragione del mio male a dirla tutta. Da quando ho cambiato terapia la mia psichiatra vuole a tutti costi associarmi un antipsicotico. Ho provato con la Quetiapina ma non è stato il caso e ora devo provare con Abilify 5mg. Prima di iniziare con quest'ultima vorrei un vostro parere.Da dire che sono stato sempre contrario a prendere farmaci, ma ho dovuto accettare il fatto di iniziare con la terapia farmacologica antidepressiva. Perché la psichiatra, vuole a tutti i costi integrarmi la terapia con gli antipsicotici? è davvero necessario? Sinceramente sto incominciando avere seri dubbi sulla sua professionalità. Mi dice che in questo modo vado a equilibrare gli effetti del bupropione. Non ci possono essere alternative anche naturali, tipo valeriana ecc che non sia un antipsicotico? Devo dire che insieme all'efexor mi è stato anche prescritto EN ma solo nel momento di bisogno.
Spero di essere stato chiaro. In attesa di una vostra risposta ringrazio per la vostra attenzione e il tempo che mi avete dedicato ad accogliere questo mio dubbio.
Inizia tutto dal 2009, a seguito del terremoto avvenuto a L'aquila che sono dovuto rientrare a casa e praticamente ora studio a casa dai miei ma con risultati zero.Ho vissuto un periodo di depressione e oggi mi ritrovo a convivere con una sindrome ansioso-depressiva. Naturalmente, oltre al supporto psichiatrico e psicoterapeutico che ancora oggi faccio avanti e dietro, non manca la terapia farmacologica. Questo è il punto caldo della questione.
Dal giugno 2013 sono stato con l'Efexor 75 mg e poi, da un annetto passato a 150 mg. Premetto che solo da un anno a questa parte sono sotto controllo psicoterapeutico e psichiatrico, prima, purtroppo e per le condizioni economiche non potevo permettermelo. Ora sono seguito da un centro di salute mentale convenzionato, dove mi permette di essere seguito in maniera costante, almeno sotto il profilo psicologico.
Ritornando al farmaco, purtroppo con l'efexor ho avuto l'effetto collaterale dell'eiaculazione retrograda e con l'aumento del dosaggio, precisamente durate l'autunno-inverno passato, è diventato insopportabile (dolori e bruciori più intensi) che ho dovuto cambiare farmaco e la classe degli antidepressivi. Solo recentemente,un mese è mezzo per l'esattezza, sono passato a WELLBUTRIN 150mg. A differenza della Venlaflaxina che mi portava l'umore alle stelle, il secondo con effetto contrario ma allo stesso tempo mi carica nello studio. Mi ci metto con più volontà, ma purtroppo ho notato che mi hanno reso ipersensibile, per cui mi innervosisco facilmente e sono poco tollerante. Vero che anche l'ambiente in cui vivo non sia proprio un gran paradiso, anzi. Ragione del mio male a dirla tutta. Da quando ho cambiato terapia la mia psichiatra vuole a tutti costi associarmi un antipsicotico. Ho provato con la Quetiapina ma non è stato il caso e ora devo provare con Abilify 5mg. Prima di iniziare con quest'ultima vorrei un vostro parere.Da dire che sono stato sempre contrario a prendere farmaci, ma ho dovuto accettare il fatto di iniziare con la terapia farmacologica antidepressiva. Perché la psichiatra, vuole a tutti i costi integrarmi la terapia con gli antipsicotici? è davvero necessario? Sinceramente sto incominciando avere seri dubbi sulla sua professionalità. Mi dice che in questo modo vado a equilibrare gli effetti del bupropione. Non ci possono essere alternative anche naturali, tipo valeriana ecc che non sia un antipsicotico? Devo dire che insieme all'efexor mi è stato anche prescritto EN ma solo nel momento di bisogno.
Spero di essere stato chiaro. In attesa di una vostra risposta ringrazio per la vostra attenzione e il tempo che mi avete dedicato ad accogliere questo mio dubbio.
[#1]
Gli antipsicotici sono stati dimostrati essere efficaci a bassi dosaggi anche nei casi da lei descritti.
Nonostante il nome, l'effetto è talmente complesso, che un dosaggio basso di un neurolettico è in realtà antidepressivo.
La sua psichiatra sta eseguendo i protocolli noti.
Nessuno le impedisce di usare Valeriana e Camomilla in ogni caso, nè di cercare di migliorare il suo stile di vita e le relazioni sociali, anzi...
Nonostante il nome, l'effetto è talmente complesso, che un dosaggio basso di un neurolettico è in realtà antidepressivo.
La sua psichiatra sta eseguendo i protocolli noti.
Nessuno le impedisce di usare Valeriana e Camomilla in ogni caso, nè di cercare di migliorare il suo stile di vita e le relazioni sociali, anzi...
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
Dottore
La ringrazio per la sua risposta e l'ho trovata molto tranquillizzante, oltre ad aver dato risposta al mio dubbio in merito.
Nella mia richiesta, e per motivi di spazio non ho potuto descrivere la mia esperienza avuta con Quetiapina 50mg a rilascio prolungato.
Per farla breve, nonostante sia molto basso il dosaggio, il mio corpo che evidentemente non abituato, l'ha trovata molto pesante. E nelle successive 24 ore dalla sua assunzione mi ha praticamente messo KO limitando i miei doveri giornalieri. Questo è stato il motivo che mi ha spinto a chiedere un consulto esterno.
La ringrazio per la sua risposta e l'ho trovata molto tranquillizzante, oltre ad aver dato risposta al mio dubbio in merito.
Nella mia richiesta, e per motivi di spazio non ho potuto descrivere la mia esperienza avuta con Quetiapina 50mg a rilascio prolungato.
Per farla breve, nonostante sia molto basso il dosaggio, il mio corpo che evidentemente non abituato, l'ha trovata molto pesante. E nelle successive 24 ore dalla sua assunzione mi ha praticamente messo KO limitando i miei doveri giornalieri. Questo è stato il motivo che mi ha spinto a chiedere un consulto esterno.
[#3]
Gentile utente,
l'Aripiprazolo (Abilify®) è un farmaco dal profilo d'azione abbastanza complesso, unico direi, ma ha una spiccata affinità per i recettori della dopamina, pari (se non di più) a quella dell'Aloperidolo. Anche a dosaggi bassi è capace di bloccare i recettori della dopamina e dare, come gli antipsicotici, effetti collaterali di tipo neurologico.
Non ha indicazione nella depressione, ma solo nella fase maniacale del disturbo bipolare (e nelle ricorrenze di chi ha un disturbo bipolare con prevalenti fasi maniacali qualora ci sia stata una risposta precedente ad aripiprazolo) e nelle psicosi.
La diagnosi e il rapporto costi/benefici devono essere attentamente valutati prima della prescrizione di un antipsicotico come Aripiprazolo in un soggetto senza indicazioni .
Premesso questo, quale è la sua diagnosi?
Cordiali saluti
l'Aripiprazolo (Abilify®) è un farmaco dal profilo d'azione abbastanza complesso, unico direi, ma ha una spiccata affinità per i recettori della dopamina, pari (se non di più) a quella dell'Aloperidolo. Anche a dosaggi bassi è capace di bloccare i recettori della dopamina e dare, come gli antipsicotici, effetti collaterali di tipo neurologico.
Non ha indicazione nella depressione, ma solo nella fase maniacale del disturbo bipolare (e nelle ricorrenze di chi ha un disturbo bipolare con prevalenti fasi maniacali qualora ci sia stata una risposta precedente ad aripiprazolo) e nelle psicosi.
La diagnosi e il rapporto costi/benefici devono essere attentamente valutati prima della prescrizione di un antipsicotico come Aripiprazolo in un soggetto senza indicazioni .
Premesso questo, quale è la sua diagnosi?
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
[#4]
Utente
Dottor Quaranta
La ringrazio per la sua risposta e anche in questo caso mi è stato molto utile per darmi un'idea nel generale. Stavo leggendo infatti su internet le proprietà di questo farmaco. Nella scatola c'è il foglio illustrativo ma è scritto totalmente in spagnolo. Ho preso la mia prima compressa come mi è stato detto e i primi effetti collaterali (mal di testa, sonnolenza, mal di stomaco e nausea) non sono mancati e tutt'ora presenti.
In pratica, come è stato definito dalla mia psichiatra sono affetto da "Reazione di adattamento con aspetti misti, depressivi e ansiosi".
Ma come ho spiegato nel testo soprastante mi è stato prescritto questo farmaco per contrastare gli effetti collaterali del Wellbutrin.
Spero di essere stato anche in questo caso molto esaustivo.
La ringrazio e anche io colgo l'occasione nel porvi i miei distinti saluti.
La ringrazio per la sua risposta e anche in questo caso mi è stato molto utile per darmi un'idea nel generale. Stavo leggendo infatti su internet le proprietà di questo farmaco. Nella scatola c'è il foglio illustrativo ma è scritto totalmente in spagnolo. Ho preso la mia prima compressa come mi è stato detto e i primi effetti collaterali (mal di testa, sonnolenza, mal di stomaco e nausea) non sono mancati e tutt'ora presenti.
In pratica, come è stato definito dalla mia psichiatra sono affetto da "Reazione di adattamento con aspetti misti, depressivi e ansiosi".
Ma come ho spiegato nel testo soprastante mi è stato prescritto questo farmaco per contrastare gli effetti collaterali del Wellbutrin.
Spero di essere stato anche in questo caso molto esaustivo.
La ringrazio e anche io colgo l'occasione nel porvi i miei distinti saluti.
[#6]
Utente
Capisco...
O c'è la possibilità che certi farmaci vengano prescritte come se fossero caramelle.
No, non ho capito male. Per fortuna non soffro né di schizofrenia e né tanto meno di quanto altro correlato a questo farmaco che possa aver indotto il mio dottore a prescriverlo.
La ringrazio per la sua risposta. Mi ha aiutato a fare chiarezza. E come ha detto e come mi ha confermato: NON HA SENSO!
Buona giornata!
O c'è la possibilità che certi farmaci vengano prescritte come se fossero caramelle.
No, non ho capito male. Per fortuna non soffro né di schizofrenia e né tanto meno di quanto altro correlato a questo farmaco che possa aver indotto il mio dottore a prescriverlo.
La ringrazio per la sua risposta. Mi ha aiutato a fare chiarezza. E come ha detto e come mi ha confermato: NON HA SENSO!
Buona giornata!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.9k visite dal 20/07/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.