Paralisi e panico
Salve gentili dottori.
Vi scrivo perché provata fortemente da ciò che è successo. Dopo un acceso diverbio, il mio ragazzo (di anni 20) ha iniziato a manifestare difficoltà respiratoria e agitazione. Improvvisamente, le mani si sono come paralizzate in posizioni strane e dolorose, aggrovigliate, la bocca immobilizzata, l'addome contratto. Avvertiva un "formicolio" alle gambe e al petto e il battito cardiaco era molto accelerato. Il 118 mi ha suggerito telefonicamente cosa fare: bere un po' d'acqua, immergere le mani in acqua fredda e stenderlo, chiedendomi, inoltre, se il ragazzo avesse mai sofferto d'ansia. In realtà sì, da piccolo. Dopo cinque o dieci minuti, ha iniziato pian piano a muovere la bocca e i polsi con grande difficoltà fino a riprendersi completamente. Non so se "Psichiatria" sia la categoria più adatta e mi scuso in anticipo, qualora non dovesse esserlo. Mi chiedo se la sintomatologia descritta sia compatibile con quella di una crisi d'ansia. Se dovesse accadere nuovamente, quali accorgimenti sono da prendere in considerazione? E soprattutto quali esami/visite sono consigliate per escludere altre gravi problematiche (come malattie cerebrovascolari, ad esempio)?
Grazie di cuore per la disponibilità.
Vi scrivo perché provata fortemente da ciò che è successo. Dopo un acceso diverbio, il mio ragazzo (di anni 20) ha iniziato a manifestare difficoltà respiratoria e agitazione. Improvvisamente, le mani si sono come paralizzate in posizioni strane e dolorose, aggrovigliate, la bocca immobilizzata, l'addome contratto. Avvertiva un "formicolio" alle gambe e al petto e il battito cardiaco era molto accelerato. Il 118 mi ha suggerito telefonicamente cosa fare: bere un po' d'acqua, immergere le mani in acqua fredda e stenderlo, chiedendomi, inoltre, se il ragazzo avesse mai sofferto d'ansia. In realtà sì, da piccolo. Dopo cinque o dieci minuti, ha iniziato pian piano a muovere la bocca e i polsi con grande difficoltà fino a riprendersi completamente. Non so se "Psichiatria" sia la categoria più adatta e mi scuso in anticipo, qualora non dovesse esserlo. Mi chiedo se la sintomatologia descritta sia compatibile con quella di una crisi d'ansia. Se dovesse accadere nuovamente, quali accorgimenti sono da prendere in considerazione? E soprattutto quali esami/visite sono consigliate per escludere altre gravi problematiche (come malattie cerebrovascolari, ad esempio)?
Grazie di cuore per la disponibilità.
[#1]
La descrizione simmetrica e improbabile da lei fatta è decisamente a favore di una crisi ansiosa.
Invece di aspettare di scatenarne un'altra perché non andate insieme al consultorio per capire anche come mai si è esacerbato tanto il vostro rapporto?
Invece di aspettare di scatenarne un'altra perché non andate insieme al consultorio per capire anche come mai si è esacerbato tanto il vostro rapporto?
Dr. Manlio Converti
[#2]
Gentile utente,
la sintomatologia che descrive è compatibile con un attacco di panico con sintomi da conversione. Ma è chiaro che vanno escluse cause di tipo organico, soprattutto per la presentazione atipica.
Rivolgetevi al medico di famiglia che saprà guidarvi in questa primo screening.
Cordiali saluti
la sintomatologia che descrive è compatibile con un attacco di panico con sintomi da conversione. Ma è chiaro che vanno escluse cause di tipo organico, soprattutto per la presentazione atipica.
Rivolgetevi al medico di famiglia che saprà guidarvi in questa primo screening.
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.3k visite dal 20/07/2015.
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