Disturbo bipolare i - ricaduta
Buongiorno, come da precedenti consulti la mia ragazza verso il 20 aprile ha manifestato segnalo di inizio fase maniacale (per lei più caratterizzata da aggressività), al litio e' stato aggiunto risperdal 2 mg per ca. 2 mesi poi sospeso (aggiunto lo stilnox alla sera). In quel momento era in una fase con pianti ricorrenti o comunque caratterizzata da depressione. Nelle ultime due settimane ca. ha lamentato continui dolori (mani, occhi,schiena...) con maggiore difficoltà a dormire. Martedì scorso non ha praticamente dormito e la dottoressa ha detto di aggiungere en. Gli ultimi due giorni era maggiormente nervosa e strana, ieri mentre passeggiavamo a un certo punto ha detto lasciami stare ed e' andata via tornando a casa. La sera poi ha detto una cosa non coerente (eravamo seduti sul balcone e sentendo un rumore ha detto spostiamo perché altrimenti qualcuno ci lancia qualcosa addosso). Quindi ritorna una fase inversa? Possibile dopo così poco tempo, non è mai accaduto. Premetto che appena è stata meglio ha saputo che la zia deve fare una operazione al cuore e che in ufficio in sintesi ci sono tensioni per le assenze o comunque per il fatto che non riesce a fare tanto. Domani sentiamo la dottoressa ma sono molto confuso. Grazie per eventuali indicazioni e suggerimenti .
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Gentile utente,
l'insonnia in chi soffre di disturbo bipolare è sempre un campanello d'allarme, soprattutto quando accompagnata da altri sintomi come comportamenti o frasi incogrue. Può essere l'inizio di un nuovo episodio maniacale. E' possibile.
Il mio consiglio è perciò quello di sentire il più presto possibile la psichiatra per discutere con lei circa l'opportunità di una variazione della terapia farmacologica.
Cordiali saluti.
l'insonnia in chi soffre di disturbo bipolare è sempre un campanello d'allarme, soprattutto quando accompagnata da altri sintomi come comportamenti o frasi incogrue. Può essere l'inizio di un nuovo episodio maniacale. E' possibile.
Il mio consiglio è perciò quello di sentire il più presto possibile la psichiatra per discutere con lei circa l'opportunità di una variazione della terapia farmacologica.
Cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 19/07/2015.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
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