Stanchezza cronica
Buona sera dottori.
Non riesco a studiare, mi distraggo sempre e quando riesco a concentrarmi dura sempre pochi giorni, una settimana al massimo. Così, per il terzo anno di fila, mi ritrovo al primo anno di università senza avere le competenze per superarla, come un incapace.
Mi sveglio sempre stanco. Anche l'attività più semplice come lo studiare o il riordinare casa mi affatica pesantemente: sono stanco da mattina a sera e non cambia nulla se dormo dieci ore invece di otto.
Non riesco ad avere una dieta equilibrata. Il mio intestino fa un po' come gli pare e sono capace di passare dal digiuno alle abbuffate, perché quando mi trovo in equilibrio l'intestino, lo stomaco e l'esofago mi pungolano con fastidiosi bruciori, che io percepisco come degli stimoli per il cambiamento di alimentazione.
Sono dipendente dalla nicotina e dalla caffeina. Ho provato a smettere ripetutamente e per circa nove mesi ci ero riuscito, ma poi ho avuto una noiosa ricaduta. Attualmente mi ritrovo così: cerco di prendere il via con lo studio, con la dieta e con gli orari (anche con un po' di ginnastica), ma riesco per mezza giornata o un giorno, poi la stanchezza, che c'era già all'inizio, mi riporta a dipendere dal caffè. Così posso andare avanti per un altro giorno, ma poi la fatica mi spinge a cercare gratificazione, così dipendo di nuovo dalle sigarette. Nel frattempo la concentrazione scema sempre più, finché alla fine sopraggiunge la pigrizia che mi dice "rilassati", fregatene di tutto, e mi ritrovo a guardare la TV, giocare ai videogiochi o leggere cose inutili su Google.
Intanto mi masturbo quotidianamente e dipendo dalla pornografia sadomaso di genere "femdom" e altre cose feticistiche. I miei periodi migliori in cui mi sento più forte, più energico, più intelligente e più concentrato vengono quando smetto di masturbarmi e allora per una o due settimane riesco a concentrarmi e a non fumare. Solo che dopo le forze accumulate in questi periodi mi si ritorcono contro ed il mio desiderio sessuale cerca gratificazione. A quel punto mi distraggo dalle mie mansioni e priorità, cerco di appagarlo in maniera normale (con ragazze reali), fallisco, torno al porno e riscivolo nella pigrizia. Infatti dopo le eiaculazioni sono stanco, debole ed è come se la mia memoria diminuisse.
Fino all'età di 19 anni stavo bene. Fino ai 18 anni facevo nuoto agonistico. A 18 anni e mezzo assunsi 7 volte funghi allucinogeni per 7 mesi di fila. Fui un consumatore abituale di marijuana dai 15 anni ai 20, ma nel periodo fra i 18 e i venti la consumavo quotidianamente in dosi più che massicce, non studiavo e quindi in quel periodo presi l'abitudine a non svolgere alcuna attività intellettuale. Cessai il consumo a 20 anni per via delle paranoie, ossessioni e ansie che ne derivavano e perché non capivo più nulla. A quel punto ripresi a studiare, leggere e pensare autonomamente, senza l'influenza delle percezioni alterate, ma studiare e leggere per gusto è diverso da studiare per l'università.
Non riesco a studiare, mi distraggo sempre e quando riesco a concentrarmi dura sempre pochi giorni, una settimana al massimo. Così, per il terzo anno di fila, mi ritrovo al primo anno di università senza avere le competenze per superarla, come un incapace.
Mi sveglio sempre stanco. Anche l'attività più semplice come lo studiare o il riordinare casa mi affatica pesantemente: sono stanco da mattina a sera e non cambia nulla se dormo dieci ore invece di otto.
Non riesco ad avere una dieta equilibrata. Il mio intestino fa un po' come gli pare e sono capace di passare dal digiuno alle abbuffate, perché quando mi trovo in equilibrio l'intestino, lo stomaco e l'esofago mi pungolano con fastidiosi bruciori, che io percepisco come degli stimoli per il cambiamento di alimentazione.
Sono dipendente dalla nicotina e dalla caffeina. Ho provato a smettere ripetutamente e per circa nove mesi ci ero riuscito, ma poi ho avuto una noiosa ricaduta. Attualmente mi ritrovo così: cerco di prendere il via con lo studio, con la dieta e con gli orari (anche con un po' di ginnastica), ma riesco per mezza giornata o un giorno, poi la stanchezza, che c'era già all'inizio, mi riporta a dipendere dal caffè. Così posso andare avanti per un altro giorno, ma poi la fatica mi spinge a cercare gratificazione, così dipendo di nuovo dalle sigarette. Nel frattempo la concentrazione scema sempre più, finché alla fine sopraggiunge la pigrizia che mi dice "rilassati", fregatene di tutto, e mi ritrovo a guardare la TV, giocare ai videogiochi o leggere cose inutili su Google.
Intanto mi masturbo quotidianamente e dipendo dalla pornografia sadomaso di genere "femdom" e altre cose feticistiche. I miei periodi migliori in cui mi sento più forte, più energico, più intelligente e più concentrato vengono quando smetto di masturbarmi e allora per una o due settimane riesco a concentrarmi e a non fumare. Solo che dopo le forze accumulate in questi periodi mi si ritorcono contro ed il mio desiderio sessuale cerca gratificazione. A quel punto mi distraggo dalle mie mansioni e priorità, cerco di appagarlo in maniera normale (con ragazze reali), fallisco, torno al porno e riscivolo nella pigrizia. Infatti dopo le eiaculazioni sono stanco, debole ed è come se la mia memoria diminuisse.
Fino all'età di 19 anni stavo bene. Fino ai 18 anni facevo nuoto agonistico. A 18 anni e mezzo assunsi 7 volte funghi allucinogeni per 7 mesi di fila. Fui un consumatore abituale di marijuana dai 15 anni ai 20, ma nel periodo fra i 18 e i venti la consumavo quotidianamente in dosi più che massicce, non studiavo e quindi in quel periodo presi l'abitudine a non svolgere alcuna attività intellettuale. Cessai il consumo a 20 anni per via delle paranoie, ossessioni e ansie che ne derivavano e perché non capivo più nulla. A quel punto ripresi a studiare, leggere e pensare autonomamente, senza l'influenza delle percezioni alterate, ma studiare e leggere per gusto è diverso da studiare per l'università.
[#1]
Gentile utente,
Forse questo oscillare di funzioni è indice di un disturbo dell'umore ad andamento ciclico, in cui intorno a un concetto generale di "energia, umore" ruotano anche tutti gli altri comportamenti che descriveva.
Forse questo oscillare di funzioni è indice di un disturbo dell'umore ad andamento ciclico, in cui intorno a un concetto generale di "energia, umore" ruotano anche tutti gli altri comportamenti che descriveva.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Buona sera, dottore, grazie per la risposta.
Nella sezione "psicologia", per motivi diversi, mi hanno suggerito di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, ma purtroppo non ho i soldi per farlo.
Non so come interpretare la sua risposta, mi vengono in mente molti punti di vista da cui guardarla se ci penso e non so comprenderla in maniera univoca. Provo ad elencarle quello che penso, sperando di contribuire.
La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la sua risposta è stato che avrei una certa nozione in me di "forza" e che, facendo dipendere i miei comportamenti da quella nozione, non appena il mio umore si discosta da essa, i comportamenti ne sono influenzati. Una sorta di analogia con la dipendenza, ma invece di dipendere dalle sostanze che assumevo in passato, ora dipendo da una condizione di umore più o meno idealizzata.
La seconda cosa che mi è venuta in mente è che questo concetto di umore-energia potrebbe essere legato ad un mio comportamento abitudinario, ossia a quando gironzolo camminando per casa o fuori e intanto penso a tutto quello che mi interessa. In un certo senso questa condizione di spensieratezza e al tempo stesso di attività, che mi riguarda da quando ero bambino, è la mia situazione più idilliaca, anche se taglia fuori tutte le altre attività che dovrei svolgere e che in quella situazione penso di dover svolgere.
La terza cosa che mi viene in mente è un riferimento alla mia, ormai di recente abbandonata proprio per questa stanchezza cronica, pratica del Kung Fu. Il mio maestro la chiamava una "via dell'acqua", che tradotto in termini biomeccanici si tratterebbe di una "gestione dell'umore", ossia delle sostanze umorali organiche. Attraverso il movimento controllato e studiato si può controllare il flusso sanguigno nella sua maggiore o minore affluenza in un arto o in altra parte del corpo. Questo riferimento mi viene in mente anche perché il cosiddetto Qi viene anche chiamato "energia", e di fatto , al di là delle interpretazioni spirituali, non è che il movimento umorale interno. Inoltre nel taoismo pensano che l'energia vitale contenuta nel seme, che è un umore, se dispersa, può far ammalare, il che ha dei nessi con la mia sensazione di stanchezza legata all'eiaculazione. Tuttavia anche se mi è venuto in mente questo riferimento non ho trovato un nesso con il mio disturbo, se non questa faccenda più evocativa che altro.
Poi mi sono venute in mente altre cose, ma me ne sono scordato .
Nella sezione "psicologia", per motivi diversi, mi hanno suggerito di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, ma purtroppo non ho i soldi per farlo.
Non so come interpretare la sua risposta, mi vengono in mente molti punti di vista da cui guardarla se ci penso e non so comprenderla in maniera univoca. Provo ad elencarle quello che penso, sperando di contribuire.
La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la sua risposta è stato che avrei una certa nozione in me di "forza" e che, facendo dipendere i miei comportamenti da quella nozione, non appena il mio umore si discosta da essa, i comportamenti ne sono influenzati. Una sorta di analogia con la dipendenza, ma invece di dipendere dalle sostanze che assumevo in passato, ora dipendo da una condizione di umore più o meno idealizzata.
La seconda cosa che mi è venuta in mente è che questo concetto di umore-energia potrebbe essere legato ad un mio comportamento abitudinario, ossia a quando gironzolo camminando per casa o fuori e intanto penso a tutto quello che mi interessa. In un certo senso questa condizione di spensieratezza e al tempo stesso di attività, che mi riguarda da quando ero bambino, è la mia situazione più idilliaca, anche se taglia fuori tutte le altre attività che dovrei svolgere e che in quella situazione penso di dover svolgere.
La terza cosa che mi viene in mente è un riferimento alla mia, ormai di recente abbandonata proprio per questa stanchezza cronica, pratica del Kung Fu. Il mio maestro la chiamava una "via dell'acqua", che tradotto in termini biomeccanici si tratterebbe di una "gestione dell'umore", ossia delle sostanze umorali organiche. Attraverso il movimento controllato e studiato si può controllare il flusso sanguigno nella sua maggiore o minore affluenza in un arto o in altra parte del corpo. Questo riferimento mi viene in mente anche perché il cosiddetto Qi viene anche chiamato "energia", e di fatto , al di là delle interpretazioni spirituali, non è che il movimento umorale interno. Inoltre nel taoismo pensano che l'energia vitale contenuta nel seme, che è un umore, se dispersa, può far ammalare, il che ha dei nessi con la mia sensazione di stanchezza legata all'eiaculazione. Tuttavia anche se mi è venuto in mente questo riferimento non ho trovato un nesso con il mio disturbo, se non questa faccenda più evocativa che altro.
Poi mi sono venute in mente altre cose, ma me ne sono scordato .
[#3]
Ex utente
Andando a controllare su Wikipedia (purtroppo è il massimo di attendibilità che posso permettermi, non avendo libri di psichiatria) ho letto nella pagina sui disturbi dell'umore la questione della depressione psicotica. Un po' mi ci riconosco, ma c'è soprattutto una cosa che mi riguarda da vicino: il fatto che chi ne soffre pensa di essere al centro dei discorsi altrui. Questo mi causò non pochi problemi quando fumavo marijuana, era una cosa che mi capitava spesso e che mi dava fastidio: in un certo senso ci credevo e mi disperavo perché ovviamente i discorsi degli altri sembravano parlare di me e al tempo stesso dire cose terribili. Ci misi del tempo per liberarmi di questa idea e tuttora mi capita di sentirmi al centro dell'attenzione e in una specie di comunicazione telepatica con gli altri, ma solo per pochi attimi e non ci credo più quando succede, la vedo come una abitudine semi-allucinatoria che passerà col tempo.
Uno dei motivi per cui smisi di praticare il Kung Fu è la sua natura misticheggiante. Infatti penso che oltre alle sostanze psicotrope, a farmi venire quelle distorsioni delle percezioni in passato fu anche il mio interesse malsano per l'esoterismo. In particolare lessi un testo che terminava con "di coloro che discutono, io sono l'argomento",
Uno dei motivi per cui smisi di praticare il Kung Fu è la sua natura misticheggiante. Infatti penso che oltre alle sostanze psicotrope, a farmi venire quelle distorsioni delle percezioni in passato fu anche il mio interesse malsano per l'esoterismo. In particolare lessi un testo che terminava con "di coloro che discutono, io sono l'argomento",
[#4]
Gentile utente,
Se ha avuto qualcosa sotto marijuana questo allora aggiunge elementi utili per la diagnosi, anche perché sembra che un residuo ci sia anche ora.
Sarebbe il caso di fare una diagnosi psichiatrica precisa, in modo da farsi consigliare una eventuale cura, ed è importante sapere tutti gli elementi, anche quelli trascorsi, che siano biologicamente importanti.
Se ha avuto qualcosa sotto marijuana questo allora aggiunge elementi utili per la diagnosi, anche perché sembra che un residuo ci sia anche ora.
Sarebbe il caso di fare una diagnosi psichiatrica precisa, in modo da farsi consigliare una eventuale cura, ed è importante sapere tutti gli elementi, anche quelli trascorsi, che siano biologicamente importanti.
[#6]
Ex utente
Provo a dare comunque una risposta.
Quando avevo due anni circa caddi dalle braccia di mia madre e sbattei la testa sul bidet, mi restò gonfio metà cranio per un bel po' di tempo. Mio nonno, che era medico (anche se cardiologo), non mi fece andare in ospedale perché disse che non era nulla di grave.
Tempo avanti caddi di nuca su un sasso (credo di aver avuto quattro anni) da una sedia. A circa otto anni caddi di tempia per terra su un tappeto abbastanza soffice, ma per un decimo di secondo vidi tutto bianco.
Per quanto riguarda lo studio non mi sono mai applicato con metodo e costanza, tuttavia fino all'ultimo anno di liceo classico sono riuscito ad avere risultati scolastici soddisfacenti e talvolta brillanti. Da bambino e da preadolescente ero un lettore accanito di narrativa, da adolescente passavo molto tempo al computer e presi molta familiarità con i sistemi informatici. Però come attività ricreativa preferii i videogiochi alla lettura. Attualmente studio informatica all'Università, o meglio ci sto provando ma ho i problemi già citati, e come attività ricreativa leggo per lo più autori di filosofia, con i quali mi concentro facilmente. Ho avuto una memoria eccellente e dettagliata fino alla fine del 2013. Dopo, avendo smesso con il consumo di marijuana ed intraprendendo un rimettere-in-ordine i miei ragionamenti in maniera selettiva e coerente, la mia memoria è lievemente peggiorata, soprattutto nei dettagli.
Ho fatto nuoto agonistico, con risultati anche soddisfacenti, dai 10 ai 18 anni. Avevo, sia nell'infanzia che nell'adolescenza, un metabolismo piuttosto rapido. Mangiavo moltissimo, ben più di tutte le persone che mi circondavano, talvolta arrivavo persino al doppio. Il mio peso oscillava fra i 76 e gli 82 chili. I miei problemi con l'alimentazione arrivarono dopo aver smesso nuoto ed essermi accorto di aver preso 10 chili. Sono cresciuto facendo sempre colazione con latte e cereali fino ai 18, anche se talvolta cambiavo regime per poco tempo; ho sempre avuto a che fare con il peperoncino ed altri aspetti della cucina mediterranea come le bistecche. Ho sempre mangiato molta frutta ed almeno un piatto d'insalata a pranzo e a cena. Non sono mancati merendine, patatine e altre cose poco sane.
Oltre ai già citati funghi e marijuana. Una volta presi del presunto lsd insieme all'ashish che ebbe un effetto molto blando a livello di allucinazioni (ben più blando dei funghi) e più che altro mi provocò stordimento per tutta la notte ed il giorno seguente. Un'altra volta presi della ketamina in polvere sempre in combinazione con ashish che ebbe degli effetti per lo più anestetici (rilassamento, sensazioni tattili alterate, etc.), non ricordo di aver avuto l'effetto dissociativo di cui ho tanto sentito parlare a riguardo. Entrambi fra i 19 e i 20 anni di età. Cominciai a bere alcolici a 15 anni e smisi ad agosto dell'anno scorso con una ricaduta a marzo di quest'anno: comunque ho sempre bevuto alcool saltuariamente e in grandi quantità. Ossia massimo due o tre volte al mese, ma bevendo moltissimo, anche in combinazione con la marijuana o l'ashish, per lo più superalcolici e raramente ciò mi ha portato al rigurgito (5 o 6 volte forse). Non ho mai perduto la memoria di ciò che avveniva mentre ero sotto l'effetto di alcolici.
Da un punto di vista fisiognomico del viso ho il naso leggermente storto verso sinistra. Dopodiché ho la radice del premolare superiore sinistro al posto di quella del canino e viceversa. Inoltre il canino è spuntato al posto del premolare, cioè dove si trova la radice del canino, e ne occupa lo spazio anteriore, mentre il premolare occupa lo spazio posteriore della stessa posizione ed è spuntato obliquo rispetto alla sua radice; ne consegue un posto vuoto fra l'incisivo ed il premolare-canino. La gengiva superiore sinistra è un po' più in alto della destra ed il palato segue questa asimmetria. Non ho mai messo l'apparecchio, ma dai 15 anni fino a giugno di quest'anno ho fatto degli assurdi movimenti con la lingua per spingere a destra il premolare, che presumibilmente mi hanno provocato delle contratture croniche al trapezio sinistro. Tuttora, anche se ho smesso di farlo, il trapezio sinistro mi appare leggermente contratto o forse è soltanto diverso dal destro. Fra i quindici e i 18 anni provavo anche a raddrizzare il naso spingendolo con le dita, ma quando cominciarono a venirmi forti emicranie smisi e dopo aver smesso le emicranie passarono. Ho una percezione diversa della respirazione fra la narice destra e la sinistra, inoltre al lato sinistro della gola ho sempre la sensazione di secernere dei liquidi simili al catarro: questa sensazione diminuì durante l'astinenza da sigarette. Saltuariamente pratico tecniche di respirazione provenienti dallo Yoga o dal Qi Gong.
A circa quindici anni di età presi l'abitudine di masturbarmi insieme alla stimolazione dei capezzoli. A sedici anni provai ad avere un rapporto sessuale con la mia ragazza di allora, ma ebbi un mezzo deficit erettivo. Ho generalmente sempre avuto imbarazzo, ansia e incapacità di rapportarmi con le ragazze. Fino ai diciotto anni quello fu l'unico tentativo di rapporto sessuale. A diciassette anni presi, a causa di internet, interesse per la stimolazione diretta della prostata: questo mi portò, a diciotto anni, a vedere alcuni video porno di dominazione femminile, ma pochi e saltuariamente, di quelli in cui la donna indossa il dildo per penetrare l'uomo. A diciotto anni, dopo l'esame di maturità, mi recai ad Amsterdam e, il giorno dopo aver preso per la prima volta i funghi magici, provai quella pratica con una "peripatetica" del quartiere a luci rosse.
Successivamente mi appassionai a quel genere di pornografia e gradualmente giunsi ad avere sempre più fantasie al riguardo, in modo prevalente per il feticismo del piede, mettendole in pratica alcune (poche) volte.
Di rapporti sessuali normali ne ho avuti pochi, fra i 19 e i 20 anni, e soltanto due completi. Altre 3 o 4 volte ebbi delle disfunzioni erettili e tutte le altre volte non riuscivo ad eiaculare.
Da quella volta ad Amsterdam mi capita di avere dolori rettali che credo siano emorroidi infiammate. Per lo più blandi. Mio padre ha da molti anni un prolasso del retto, quindi forse sono predisposto a questo tipo di infiammazione. Fra i 15 e i 18 anni ho sofferto spesso di raffreddore e mal di gola con febbri leggere, ma frequenti. Se il mal di gola durava più di 4 giorni prendevo l'antibiotico. Non mi sono mai rotto nulla.
Non vivo nelle migliori condizioni igieniche perché ho una casa in campagna molto grande - quindi difficile da pulire da cima a fondo - e vivo con un cane ed un gatto. Però curo molto l'igiene personale.
Amo molto il freddo e trovo insopportabile il caldo di quest'estate. Ho una vista perfetta.
Credo di aver detto tutto.
Quando avevo due anni circa caddi dalle braccia di mia madre e sbattei la testa sul bidet, mi restò gonfio metà cranio per un bel po' di tempo. Mio nonno, che era medico (anche se cardiologo), non mi fece andare in ospedale perché disse che non era nulla di grave.
Tempo avanti caddi di nuca su un sasso (credo di aver avuto quattro anni) da una sedia. A circa otto anni caddi di tempia per terra su un tappeto abbastanza soffice, ma per un decimo di secondo vidi tutto bianco.
Per quanto riguarda lo studio non mi sono mai applicato con metodo e costanza, tuttavia fino all'ultimo anno di liceo classico sono riuscito ad avere risultati scolastici soddisfacenti e talvolta brillanti. Da bambino e da preadolescente ero un lettore accanito di narrativa, da adolescente passavo molto tempo al computer e presi molta familiarità con i sistemi informatici. Però come attività ricreativa preferii i videogiochi alla lettura. Attualmente studio informatica all'Università, o meglio ci sto provando ma ho i problemi già citati, e come attività ricreativa leggo per lo più autori di filosofia, con i quali mi concentro facilmente. Ho avuto una memoria eccellente e dettagliata fino alla fine del 2013. Dopo, avendo smesso con il consumo di marijuana ed intraprendendo un rimettere-in-ordine i miei ragionamenti in maniera selettiva e coerente, la mia memoria è lievemente peggiorata, soprattutto nei dettagli.
Ho fatto nuoto agonistico, con risultati anche soddisfacenti, dai 10 ai 18 anni. Avevo, sia nell'infanzia che nell'adolescenza, un metabolismo piuttosto rapido. Mangiavo moltissimo, ben più di tutte le persone che mi circondavano, talvolta arrivavo persino al doppio. Il mio peso oscillava fra i 76 e gli 82 chili. I miei problemi con l'alimentazione arrivarono dopo aver smesso nuoto ed essermi accorto di aver preso 10 chili. Sono cresciuto facendo sempre colazione con latte e cereali fino ai 18, anche se talvolta cambiavo regime per poco tempo; ho sempre avuto a che fare con il peperoncino ed altri aspetti della cucina mediterranea come le bistecche. Ho sempre mangiato molta frutta ed almeno un piatto d'insalata a pranzo e a cena. Non sono mancati merendine, patatine e altre cose poco sane.
Oltre ai già citati funghi e marijuana. Una volta presi del presunto lsd insieme all'ashish che ebbe un effetto molto blando a livello di allucinazioni (ben più blando dei funghi) e più che altro mi provocò stordimento per tutta la notte ed il giorno seguente. Un'altra volta presi della ketamina in polvere sempre in combinazione con ashish che ebbe degli effetti per lo più anestetici (rilassamento, sensazioni tattili alterate, etc.), non ricordo di aver avuto l'effetto dissociativo di cui ho tanto sentito parlare a riguardo. Entrambi fra i 19 e i 20 anni di età. Cominciai a bere alcolici a 15 anni e smisi ad agosto dell'anno scorso con una ricaduta a marzo di quest'anno: comunque ho sempre bevuto alcool saltuariamente e in grandi quantità. Ossia massimo due o tre volte al mese, ma bevendo moltissimo, anche in combinazione con la marijuana o l'ashish, per lo più superalcolici e raramente ciò mi ha portato al rigurgito (5 o 6 volte forse). Non ho mai perduto la memoria di ciò che avveniva mentre ero sotto l'effetto di alcolici.
Da un punto di vista fisiognomico del viso ho il naso leggermente storto verso sinistra. Dopodiché ho la radice del premolare superiore sinistro al posto di quella del canino e viceversa. Inoltre il canino è spuntato al posto del premolare, cioè dove si trova la radice del canino, e ne occupa lo spazio anteriore, mentre il premolare occupa lo spazio posteriore della stessa posizione ed è spuntato obliquo rispetto alla sua radice; ne consegue un posto vuoto fra l'incisivo ed il premolare-canino. La gengiva superiore sinistra è un po' più in alto della destra ed il palato segue questa asimmetria. Non ho mai messo l'apparecchio, ma dai 15 anni fino a giugno di quest'anno ho fatto degli assurdi movimenti con la lingua per spingere a destra il premolare, che presumibilmente mi hanno provocato delle contratture croniche al trapezio sinistro. Tuttora, anche se ho smesso di farlo, il trapezio sinistro mi appare leggermente contratto o forse è soltanto diverso dal destro. Fra i quindici e i 18 anni provavo anche a raddrizzare il naso spingendolo con le dita, ma quando cominciarono a venirmi forti emicranie smisi e dopo aver smesso le emicranie passarono. Ho una percezione diversa della respirazione fra la narice destra e la sinistra, inoltre al lato sinistro della gola ho sempre la sensazione di secernere dei liquidi simili al catarro: questa sensazione diminuì durante l'astinenza da sigarette. Saltuariamente pratico tecniche di respirazione provenienti dallo Yoga o dal Qi Gong.
A circa quindici anni di età presi l'abitudine di masturbarmi insieme alla stimolazione dei capezzoli. A sedici anni provai ad avere un rapporto sessuale con la mia ragazza di allora, ma ebbi un mezzo deficit erettivo. Ho generalmente sempre avuto imbarazzo, ansia e incapacità di rapportarmi con le ragazze. Fino ai diciotto anni quello fu l'unico tentativo di rapporto sessuale. A diciassette anni presi, a causa di internet, interesse per la stimolazione diretta della prostata: questo mi portò, a diciotto anni, a vedere alcuni video porno di dominazione femminile, ma pochi e saltuariamente, di quelli in cui la donna indossa il dildo per penetrare l'uomo. A diciotto anni, dopo l'esame di maturità, mi recai ad Amsterdam e, il giorno dopo aver preso per la prima volta i funghi magici, provai quella pratica con una "peripatetica" del quartiere a luci rosse.
Successivamente mi appassionai a quel genere di pornografia e gradualmente giunsi ad avere sempre più fantasie al riguardo, in modo prevalente per il feticismo del piede, mettendole in pratica alcune (poche) volte.
Di rapporti sessuali normali ne ho avuti pochi, fra i 19 e i 20 anni, e soltanto due completi. Altre 3 o 4 volte ebbi delle disfunzioni erettili e tutte le altre volte non riuscivo ad eiaculare.
Da quella volta ad Amsterdam mi capita di avere dolori rettali che credo siano emorroidi infiammate. Per lo più blandi. Mio padre ha da molti anni un prolasso del retto, quindi forse sono predisposto a questo tipo di infiammazione. Fra i 15 e i 18 anni ho sofferto spesso di raffreddore e mal di gola con febbri leggere, ma frequenti. Se il mal di gola durava più di 4 giorni prendevo l'antibiotico. Non mi sono mai rotto nulla.
Non vivo nelle migliori condizioni igieniche perché ho una casa in campagna molto grande - quindi difficile da pulire da cima a fondo - e vivo con un cane ed un gatto. Però curo molto l'igiene personale.
Amo molto il freddo e trovo insopportabile il caldo di quest'estate. Ho una vista perfetta.
Credo di aver detto tutto.
[#7]
Gentile utente,
La diagnosi psichiatrica si fa facendosi visitare, le informazioni che ha raccolto le può utilizzare come appunto da portare al medico eventualmente, ma è importante che vi sia un contatto, un'osservazione diretta e domande mirate.
La diagnosi psichiatrica si fa facendosi visitare, le informazioni che ha raccolto le può utilizzare come appunto da portare al medico eventualmente, ma è importante che vi sia un contatto, un'osservazione diretta e domande mirate.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.7k visite dal 12/07/2015.
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