Ho sentito parlare di farmaci "antirimbalzo" che aiutano nella sospensione da benzodiazepine
Gentili Dottori,
ho 24 anni e sono uno studente universitario molto ambizioso e pieno di interessi. Per degli attacchi di panico (anche se paucitari) sono in cura con Citalopram (10 gocce al giorno da ormai 3 mesi) e Xanax che nella prima fase acuta ho aumentato fino a 20-20-40 gocce al giorno.
Adesso il mio specialista , dal momento che la situazione s'è sbloccata e sto bene essendo tornato alla mia vita normale, ha incominciato a farmi scalare le gocce di Xanax ( 1 goccia in meno ogni 5 giorni) e sono quindi passato in 15 giorni da 20-20-40 a 19-19-39. Va ,ad oggi, tutto bene. Aggiungo che ho imparato a praticare anche il Training autogeno di Schultz che m'ha molto aiutato.
Adesso vorrei un vostro parere su:
1. Ho sentito parlare di farmaci "antirimbalzo" che aiutano nella sospensione da benzodiazepine. Sono farmaci sicuri ed efficaci? In genere sono scettico sui farmaci molto nuovi perchè poco testati.
2. Anche se sono tornato alla vita normale (quindi studio intenso) , ho
sempre qualche lieve malessere ( tremore, o agitazione) in seguito a un evento che m'ha causato un forte stress e richiesto tante energie( es. un esame). Mi aiuto col training autogeno e non ci sono grossi problemi ma è una cosa che prima non mi capitava. Prima in seguito a uno stress (esame o altro) mi sentivo stanco,esausto ma non agitato o con tremori.
Cosa mi consigliate?
Grazie
Cordiali Saluti
ho 24 anni e sono uno studente universitario molto ambizioso e pieno di interessi. Per degli attacchi di panico (anche se paucitari) sono in cura con Citalopram (10 gocce al giorno da ormai 3 mesi) e Xanax che nella prima fase acuta ho aumentato fino a 20-20-40 gocce al giorno.
Adesso il mio specialista , dal momento che la situazione s'è sbloccata e sto bene essendo tornato alla mia vita normale, ha incominciato a farmi scalare le gocce di Xanax ( 1 goccia in meno ogni 5 giorni) e sono quindi passato in 15 giorni da 20-20-40 a 19-19-39. Va ,ad oggi, tutto bene. Aggiungo che ho imparato a praticare anche il Training autogeno di Schultz che m'ha molto aiutato.
Adesso vorrei un vostro parere su:
1. Ho sentito parlare di farmaci "antirimbalzo" che aiutano nella sospensione da benzodiazepine. Sono farmaci sicuri ed efficaci? In genere sono scettico sui farmaci molto nuovi perchè poco testati.
2. Anche se sono tornato alla vita normale (quindi studio intenso) , ho
sempre qualche lieve malessere ( tremore, o agitazione) in seguito a un evento che m'ha causato un forte stress e richiesto tante energie( es. un esame). Mi aiuto col training autogeno e non ci sono grossi problemi ma è una cosa che prima non mi capitava. Prima in seguito a uno stress (esame o altro) mi sentivo stanco,esausto ma non agitato o con tremori.
Cosa mi consigliate?
Grazie
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile utente,
la riduzione e lo scalaggio delle benzodiazepine e' utile dopo un periodo di tempo di assunzione.
C'e' da considerare pero' che il trattamento con Citalopram e' attualmente sottodosato e questo potrebbe comportare una ricaduta della sintomatologia in condizioni di particolare stress.
Credo che sia anche opportuno segnalare che sottodose vanno tenuti maggiormente d'occhio gli effetti collaterali come ad esempio l'aumento di peso, qualora possa essere presenti in lei questo effetto collaterale.
La presenza di lievi malesseri puo' essere spiegata appunto con il sottodosaggio.
Il training autogeno puo' aiutare ma non e' risoltivo in ogni caso.
Chiarisca con il suo psichiatra la problematica relativa al basso dosaggio del citalopram.
la riduzione e lo scalaggio delle benzodiazepine e' utile dopo un periodo di tempo di assunzione.
C'e' da considerare pero' che il trattamento con Citalopram e' attualmente sottodosato e questo potrebbe comportare una ricaduta della sintomatologia in condizioni di particolare stress.
Credo che sia anche opportuno segnalare che sottodose vanno tenuti maggiormente d'occhio gli effetti collaterali come ad esempio l'aumento di peso, qualora possa essere presenti in lei questo effetto collaterale.
La presenza di lievi malesseri puo' essere spiegata appunto con il sottodosaggio.
Il training autogeno puo' aiutare ma non e' risoltivo in ogni caso.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva ed esauriente risposta.
Purtroppo volendo essere conciso, ho sorvolato su alcuni elementi che forse l'avrebbero aiutata a rispondere.
Inizialmente m'era stato data la paroxetina (Dapagut) ma non la sopportavo al dosaggio di 15 gocce al giorno e sembrava mi desse effetti opposti a quelli per cui l'avevo assunta.
Siamo passati al Citalopram e anche con questo non siamo riusciti ad arrivare al dosaggio minimo terapeutico di 20 gocce al giorno.
C'è da considerare che in quel periodo non m'era stato dato l'alprazolam (Xanax) come benzodiazepina ma il Clotiazepam ( Tienor) a un dosaggio di 10 10 20.
Inoltre, il primo vero attacco di panico ( anche se paucocitario ) l'ho avuto dopo 5 anni nei quali assumevo regolarmente una compressa di 75 mg di venlafaxina (efexor) che m'era stata data per un episodio di depressione con ansia generalizzata all'età di 18 anni e, sotto consiglio dello specialista, avevo continuato ad assumere a scopo cautelativo e soprattutto per combattere l'ansia generalizzata. Tale farmaco, anche se tollerato in maniera eccellente dal mio organismo (mai un effetto collaterale neanche all'inizio del trattamento) non è servito però a proteggermi dall'attacco di panico di qualche mese fa.
Adesso che ho dettagliato meglio la mia situazione, le chiedo nuovamente un consulto (anche per quanto riguarda quei farmaci "antirimbalzo"). Inoltre, essendo un ragazzo pieno di interessi mi piacerebbe poter disporre a pieno del mio corpo e della mia mente e poter affrontare anche gli stress che un lavoro impegnativo (come quello di ricercatore a cui inizio a pensare) o una situazione familiare poco felice comportano senza entrare in crisi.
Mi devo rassegnare al fatto che gli uomini non sono tutti uguali e che io ho dei limiti che devo considerare nelle mie scelte di vita o c'è una via di uscita che mi può portare a una vita normale?
Grazie
Cordiali Saluti
Purtroppo volendo essere conciso, ho sorvolato su alcuni elementi che forse l'avrebbero aiutata a rispondere.
Inizialmente m'era stato data la paroxetina (Dapagut) ma non la sopportavo al dosaggio di 15 gocce al giorno e sembrava mi desse effetti opposti a quelli per cui l'avevo assunta.
Siamo passati al Citalopram e anche con questo non siamo riusciti ad arrivare al dosaggio minimo terapeutico di 20 gocce al giorno.
C'è da considerare che in quel periodo non m'era stato dato l'alprazolam (Xanax) come benzodiazepina ma il Clotiazepam ( Tienor) a un dosaggio di 10 10 20.
Inoltre, il primo vero attacco di panico ( anche se paucocitario ) l'ho avuto dopo 5 anni nei quali assumevo regolarmente una compressa di 75 mg di venlafaxina (efexor) che m'era stata data per un episodio di depressione con ansia generalizzata all'età di 18 anni e, sotto consiglio dello specialista, avevo continuato ad assumere a scopo cautelativo e soprattutto per combattere l'ansia generalizzata. Tale farmaco, anche se tollerato in maniera eccellente dal mio organismo (mai un effetto collaterale neanche all'inizio del trattamento) non è servito però a proteggermi dall'attacco di panico di qualche mese fa.
Adesso che ho dettagliato meglio la mia situazione, le chiedo nuovamente un consulto (anche per quanto riguarda quei farmaci "antirimbalzo"). Inoltre, essendo un ragazzo pieno di interessi mi piacerebbe poter disporre a pieno del mio corpo e della mia mente e poter affrontare anche gli stress che un lavoro impegnativo (come quello di ricercatore a cui inizio a pensare) o una situazione familiare poco felice comportano senza entrare in crisi.
Mi devo rassegnare al fatto che gli uomini non sono tutti uguali e che io ho dei limiti che devo considerare nelle mie scelte di vita o c'è una via di uscita che mi può portare a una vita normale?
Grazie
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile utente,
visto lo scalaggio molto lento che sta facendo delle bzd io non vedo la necessità di usare farmaci che lei definisce "antirimbalzo". Il problema del sottodosaggio è reale e dovrebbe essere affrontato ricercando un ssri che lei riesca a tollerare,. Lei ha usato paroxetina e citalopram, esistono sertralina, escitalopram, (e fluvoxamina e fluoxetina, a dire il vero poco usate per attacchi di panico). esistono poi altri farmaci da usare in seconda battuta rispetto agli ssri. Il citalopram sottodosato non è terapeuticamente efficace. L'approccio psicoterapeutico più validato scientificamente è quello cognitivo-comportamentale, che lei potrebbe affiancare al training autogeno e alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti
visto lo scalaggio molto lento che sta facendo delle bzd io non vedo la necessità di usare farmaci che lei definisce "antirimbalzo". Il problema del sottodosaggio è reale e dovrebbe essere affrontato ricercando un ssri che lei riesca a tollerare,. Lei ha usato paroxetina e citalopram, esistono sertralina, escitalopram, (e fluvoxamina e fluoxetina, a dire il vero poco usate per attacchi di panico). esistono poi altri farmaci da usare in seconda battuta rispetto agli ssri. Il citalopram sottodosato non è terapeuticamente efficace. L'approccio psicoterapeutico più validato scientificamente è quello cognitivo-comportamentale, che lei potrebbe affiancare al training autogeno e alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 21/09/2008.
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