Schizofrenia

Sono stata una studentessa sempre precisa e ordinata.
 Ho vissuto con i miei genitori da sempre. Anche adesso che sono all'università vivo con loro. I miei genitori sono dei tipi molto protettivi. Rientro a casa alle 11. Se mi fanno uscire, devo essere accompagnata dalle mie sorelle. Mi permettono di uscire una volta a settimana. Quando studio loro vengono in camera 5/8 volte per verificare se veramente studio. A volte capita che vada in cucina per fare merenda o bere. E loro mi sgridano per il fatto che io non stia studiando. Mia mamma in passato mi ha cercato lei stessa il fidanzato, creando matrimoni combinati con altri ragazzi. Non solo, ma quelli che piacciono a me lei non li accetta. Devono piacere a lei. Devono avere dei precisi criteri: studiare all'università, ed essere economicamente avvantaggiati. Addirittura una volta ero fidanzata con un ragazzo con queste caratteristiche, e l'ho lasciato perché mi ha tradita. Mia mamma é stata 5 mesi, a parlare sempre di lui, mattina, pomeriggio e sera, e a volte mi veniva a svegliare mentre dormivo per parlarmi di lui, pur di rimettermerci insieme. Anche se io non lo volevo più. Nella mia vita hanno sempre deciso tutto loro. Che scuola frequentare, quali amici avere( ossia di un certo livello sociale), cosa indossare, quale università scegliere, cosa mangiare. Non sono mai stata autonoma. Mia mamma poi é una tipa fissata con la bellezza, e io all'età di 16 anni, facevo tantisssimo sport da essere passata da 95 kg a 40 kg per 180 di altezza. E mia madre invece di rifarmi tornare a mangiare mi elogiava per la mia magrezza. Subito dopo una sera mentre parlavamo come eravamo soliti fare, abbiamo litigato. Allora io gli ho detto: io me ne vado. Sono uscita di casa.I miei mi hanno seguito. E giunti quasi a casa di una mia amica sono ritornata con loro. Dopodiche mi tenevano in casa, chiudendomi a chiave. Senza farmi uscire. E stavo 24 ore su 24 sotto il controllo di uno di loro. Per tutto il tempo anche quando andavo in bagno. Mi sono iniziate a venire delle crisi nervose. Rispondevo a tutti male. Mi arrabbiavo. Gridavo.
Questa cosa é durata a lungo. Tipo mi seguivano e io cambiavo stanza. Così per tutto il giorno. Hanno chiamato lo psicologo che mi ha somministrato il farmaco Abilify. Dopodiché io ho spiegato le cose che mi davano fastidio e i miei genitori il giorno seguente hanno aperto la porta e non mi hanno seguita più. Così io ho smesso di gridare, scappare da una stanza ad un altra. E stavo tranquilla per i fatti miei a leggere. Sono ritornata a fare la mia vita normale come sempre. I miei genitori hanno raccontato queste cose ai miei professori, ai miei compegni, ai loro colleghi e a tutti i parenti e a tutti i loro amici. Questo mi fa vergognare..chissà cosa pensano di me. Dopo un anno lo psicologo mi ha definita guarita e mi ha tolto le pillole. Dicendomi più volte, che me le dava per sicurezza e che il mio é stato un evento episodico, solamente. Lei mi considera, malata? Ora per la specializzazione, non c'é nel mio paese e dovrei andare fuori. Ma i miei non vogliono, per gli episodi passati e hanno paura. Ma io voglio specializzarmi, per fare il lavoro che mi piace! Lei pensa, che sia meglio, restare con loro o partire? Inoltre anche quando lavorerò ritengono che io debba stare con loro finché non mi sposo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Gentile utente,

Quindi la diagnosi quale sarebbe ? Perché la terapia è stata somministrata durante la crisi, per cui come si fa a dire che la crisi sarebbe stata "breve" ? Di fatto ha preso poi la cura di lì in avanti.
Inoltre, non è chiaro il motivo, perché nella storia che racconta non riferisce alcun sintomo, solo litigi con i suoi familiari.

Le è stato spiegato che cosa ha, che cosa ha avuto, ad esempio la sera in cui il medico è venuto e ha deciso di somministrare l'abilify (suppongo perché aveva deliri o allucinazioni).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Il dottore non mi ha detto nulla a riguardo, di cosa avessi e come sia successo. Mi chiedeva come stavo, se riuscivo a studiare, come mi sentivo, il rapporto con i genitori. Poi Non ricordo Poiil motivo per cui sono scappata. Ricordo solo che litigavo, fino al pomeriggio alle 4 in poi i miei ricordi sono spariti, come rimossi per sempre!!! Pero ri ordo il momento in cui ero fuori casa. Poi comunque la crisi é durata 7 giorni, in un evento di crisi, mentre litigavo, ho buttato un piatto dalla finestra, poi ho preso la radio e l'ho messa a tutto volume, ho staccato tutte le spine del pc fisso e l'ho portato in camera. All'ottavo giorno hanno chiamato il dottore. E non mi hanno più seguita, inchiusa in casa . E io ero tranquilla per i fatti miei e non gridavo , non correvo, non saltavo da una.stanza all'altra.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Gentile utente,

Molto probabilmente deve avere avuto un episodio di cui appunto non ricorda bene i connotati, e che in ultimo ha portato i familiari a cercare di evitare il peggio contenendola.