1 mese di daparox e lyrica e residui di ansia
Salve dottori, scrivo qui dopo quasi un mese e mezzo. Decisa mi sono recata da una psichiatra per la mia ansia continua..la poca voglia di fare ...sono caduta in depressione da quasi 2 3 anni per alcuni traumi..separazione dei miei..chiuse zia, perdita di amici. .problemi con l università. .ecc..La psichiatra mi ha diagnosticata ansia generalizzata con depressione. .lei molto fiduciosa mi ha prescritta il daparox inizialmente 10 mg poi 30 mg in concomitanza con il lyrica da 25 mg al mattino. Dal 5 giugno assumo la dose di 20 mg e dopo 2 settimane ho cominciato ad essere più tranquilla. .non avevo più timore di stare con gli altri..ho riacquistato più fiducia in me stessa. Nonostante ciò, dal 15 giugno ho iniziato la pillola contraccettiva novadien per una cisti endometrosica. .a parte qualche piccolo effetto collaterale la dottssa mi ha rassicurata della non interazione. Io però presa ovviamente dall ansia consultando il bugiardino ho letto che le donne che già soffrono di ansia e depressione nn dovrebbero assumere la pillola. Voi cosa ne pensate a riguardo? Inoltre, dal 1 luglio sentendomi meglio di mia iniziativa nn ho preso più il lyrica.. sapendo cmq che la sospensione da 25 mg nn da assuefazione ..eppure oggi ho avuto un attacco di ansia forte..diarrea..mal di testa e nodo in gola.. secondo voi è normale dopo un mese di daparox avere questi sintomi? Da domani ovviamente riprendo il lyrica..senza mai più sospenderlo fino al consulto.. oppure questi sintomi sono dovuti al mio errore di lasciare il lyrica? Ringrazio anticipatamente.
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Gentile utente,
per quanto riguarda la pillola ascolterei il parere della sua psichiatra. Per la terapia invece cercherei di evitare l'autogestione, si finisce solo per fare pasticci. Ad es. i sintomi descritti potrebbero essere dovuti a un rimbalzo della sintomatologia ansiosa.
La terapia che assume è congrua con la diagnosi fatta. Si affidi al suo curante.
cordiali saluti
per quanto riguarda la pillola ascolterei il parere della sua psichiatra. Per la terapia invece cercherei di evitare l'autogestione, si finisce solo per fare pasticci. Ad es. i sintomi descritti potrebbero essere dovuti a un rimbalzo della sintomatologia ansiosa.
La terapia che assume è congrua con la diagnosi fatta. Si affidi al suo curante.
cordiali saluti
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.6k visite dal 06/07/2015.
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