Difficoltà di pensiero
Buonasera a tutti gentili dottori.
Volevo chiedervi consiglio in merito a un problema che influisce molto negativamente sulla mia vita.
Da circa 9 mesi ho una difficoltà di pensiero, mi spiego meglio: quando devo leggere, ragionare, studiare subisco una sorta di interferenza, un fastidio che non riesco meglio a definire e che non mi impedisce di finire l'attività in questione ma me la rende stressante e molto più faticosa del normale.
Mi rendo conto della scarsità di descrizione ma non saprei definre meglio questo "fastidio", ora cerco di farlo.
Innanzitutto prima di svolgere queste attività c'è una sorta di paura anticipatoria, nel senso che mi rendo conto che potrei avere un problema, poi quando inizio l'attività suddetta ecco che il problema si verifica.
Quando leggo per esempio è come se il mio cervello volesse saltare una o due parole e leggere quelle più in la, oppure la riga sottostante, quindi mi devo sforzare imponendomi di seguire il testo; se devo esprimere un ragionamento non riesco ad avere un flusso spontaneo e fisiologico dal cervello alla bocca ma mentre parlo sento che qualcosa va a interferire con il ragionamento o si oppone ad esso cercando di bloccarlo.
Non escludo che sia io stesso a controllare se c'è un' interferenza o un blocco e quindi che sia un qualcosa di autogenerato ma io stò male per questa cosa e non la voglio quindi non mi spiego come sia possibile.
Premetto di essere una persona tendenzialmente ansiosa e ossessiva ma sono restio a pensare che questo problema abbia una matrice di questo tipo.
Voi cosa mi consigliate? Una risonanza magnetica alla testa può essere necessaria?
Grazie molte in anticipo.
Volevo chiedervi consiglio in merito a un problema che influisce molto negativamente sulla mia vita.
Da circa 9 mesi ho una difficoltà di pensiero, mi spiego meglio: quando devo leggere, ragionare, studiare subisco una sorta di interferenza, un fastidio che non riesco meglio a definire e che non mi impedisce di finire l'attività in questione ma me la rende stressante e molto più faticosa del normale.
Mi rendo conto della scarsità di descrizione ma non saprei definre meglio questo "fastidio", ora cerco di farlo.
Innanzitutto prima di svolgere queste attività c'è una sorta di paura anticipatoria, nel senso che mi rendo conto che potrei avere un problema, poi quando inizio l'attività suddetta ecco che il problema si verifica.
Quando leggo per esempio è come se il mio cervello volesse saltare una o due parole e leggere quelle più in la, oppure la riga sottostante, quindi mi devo sforzare imponendomi di seguire il testo; se devo esprimere un ragionamento non riesco ad avere un flusso spontaneo e fisiologico dal cervello alla bocca ma mentre parlo sento che qualcosa va a interferire con il ragionamento o si oppone ad esso cercando di bloccarlo.
Non escludo che sia io stesso a controllare se c'è un' interferenza o un blocco e quindi che sia un qualcosa di autogenerato ma io stò male per questa cosa e non la voglio quindi non mi spiego come sia possibile.
Premetto di essere una persona tendenzialmente ansiosa e ossessiva ma sono restio a pensare che questo problema abbia una matrice di questo tipo.
Voi cosa mi consigliate? Una risonanza magnetica alla testa può essere necessaria?
Grazie molte in anticipo.
[#1]
Una risonanza non ha indicazione.
Sarebbe più utile una visita psichiatrica
Sarebbe più utile una visita psichiatrica
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
Gentile utente,
I sintomi che descrive presentano caratteristiche di tipo psicopatologico. Non spetta a lei il dovere di individuali o fari una diagnosi, ma a uno specialista psichiatra. Faccia una visita, come le ha già consigliato il mio collega.
Cordiali saluti
I sintomi che descrive presentano caratteristiche di tipo psicopatologico. Non spetta a lei il dovere di individuali o fari una diagnosi, ma a uno specialista psichiatra. Faccia una visita, come le ha già consigliato il mio collega.
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Quaranta
giuseppe.quarant@gmail.com
[#7]
Utente
Buongiorno gentili dottori.
Sono stato visitato da uno psichiatra il quale dopo tre incontri mi ha diagnosticato un disturbo narcisistico di personalità con tratti ossessivi e mi ha proposto un percorso psicoterapico.
Volevo chiedervi se nella vostra esperienza avete curato pazienti che avevano sintomi come quelli da me descritti; la mia non è una bieca curiosità ma mi conforterebbe il saperlo.
Grazie a tutti.
Sono stato visitato da uno psichiatra il quale dopo tre incontri mi ha diagnosticato un disturbo narcisistico di personalità con tratti ossessivi e mi ha proposto un percorso psicoterapico.
Volevo chiedervi se nella vostra esperienza avete curato pazienti che avevano sintomi come quelli da me descritti; la mia non è una bieca curiosità ma mi conforterebbe il saperlo.
Grazie a tutti.
[#8]
Utente
Buongiorno dottori, eccomi di nuovo.
La mia situazione è immutata rispetto alla data in cui scritto.
Per ragioni economiche non ho potuto iniziare la psicoterapia, ora ne sono in grado.
La seduta è fra due settimane e non posso attendere tanto a chiedere questa informazione quindi lo faccio a voi.
Nella mia costante ricerca delle cause del mio problema di pensiero ho rivalutato il periodo antecedente alla comparsa dei sintomi e mi sono ricordato che in un periodo che indicativamente va da un anno e mezzo a due anni fa giocando a calcio sono caduto a peso morto sbattendo violentemente la testa nella parte sopra la nuca per terra sull'erba sintetica.
Mi sono subito rialzato senza problemi tranne il dolore nel punto sbattuto e incoscientemente ho continuato a giocare, non ho avuto ne vomito ne cefalea ne perdita di sangue successivamente.
Solo che non ho mai riferito l'accaduto a nessun medico e solo ora mi sono ricordato dell'episodio; può aver influito sulla comparsa dei sintomi?
Come devo procedere?
Dovrò dirlo al mio psichiatra?
Semba incredibile ma non mi è mai venuto in mente se non recentemente questo episodio
Grazie in anticipo a tutti.
La mia situazione è immutata rispetto alla data in cui scritto.
Per ragioni economiche non ho potuto iniziare la psicoterapia, ora ne sono in grado.
La seduta è fra due settimane e non posso attendere tanto a chiedere questa informazione quindi lo faccio a voi.
Nella mia costante ricerca delle cause del mio problema di pensiero ho rivalutato il periodo antecedente alla comparsa dei sintomi e mi sono ricordato che in un periodo che indicativamente va da un anno e mezzo a due anni fa giocando a calcio sono caduto a peso morto sbattendo violentemente la testa nella parte sopra la nuca per terra sull'erba sintetica.
Mi sono subito rialzato senza problemi tranne il dolore nel punto sbattuto e incoscientemente ho continuato a giocare, non ho avuto ne vomito ne cefalea ne perdita di sangue successivamente.
Solo che non ho mai riferito l'accaduto a nessun medico e solo ora mi sono ricordato dell'episodio; può aver influito sulla comparsa dei sintomi?
Come devo procedere?
Dovrò dirlo al mio psichiatra?
Semba incredibile ma non mi è mai venuto in mente se non recentemente questo episodio
Grazie in anticipo a tutti.
[#9]
Il trattamento psicoterapeutico ha indicazione all'interno di una diagnosi corretta in primo asse.
Attualmente lei ha ricevuto una diagnosi esclusivamente di secondo asse (disturbo di personalità) ma ciò non dirime il dubbio in merito alle sue domande ripetitive ed ai sintomi che lamenta.
Se non ha ricevuto un trattamento farmacologico potrebbe non avere benefici dal trattamento psicoterapeutico proposto.
Sarebbe il caso di sentire un altro parere.
Attualmente lei ha ricevuto una diagnosi esclusivamente di secondo asse (disturbo di personalità) ma ciò non dirime il dubbio in merito alle sue domande ripetitive ed ai sintomi che lamenta.
Se non ha ricevuto un trattamento farmacologico potrebbe non avere benefici dal trattamento psicoterapeutico proposto.
Sarebbe il caso di sentire un altro parere.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.3k visite dal 02/07/2015.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
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