Depressione, distimia
Buongiorno,
Vi scrivo per chiedervi un parere, in quanto mi sento un po' confuso circa la terapia che sto facendo.
Riassumo in poche righe quella che è la mia situazione, prima di parlare dei farmaci. Da quando sono piccolo (circa 8 anni) ho sempre avuto qualche difficoltà, paura, ansia, depressione, attacchi di panico. Mai nulla di veramente grave, però in alcuni periodi me la sono vista veramente brutta, nel senso che non sapevo se avrei mai avuto una vita normale, senza queste piccole, ma per me grandi, difficoltà.
Sto facendo un percorso di psicanalisi da circa 5 anni, e devo dire che i miglioramenti ci sono stati! E mi rendo conto sempre di più che certi problemi non hanno soluzioni o risposte, e questo non dipende tanto da me, quanto fatto che sembra proprio che sia la vita ad essere così piena di incertezze, decisioni né giuste né sbagliate, eccetera.
Per quello che riguarda il trattamento farmacologico sono seguito dalla prima superiore (quindi circa 10 anni fa) da uno psichiatra specialista in neuropsichiatria infantile e dell'età evolutiva, con cui mi sono sempre trovato molto bene dal punto di vista umano. Dal punto di vista medico invece non riesco a capire se mi sta aiutando in modo corretto.
- l'ultimo mese di scuola del 1° anno di liceo ho iniziato ad avere attacchi di panico e depressione e ho preso zoloft per 2-3 anni, insieme a psicoterapia 1/sett. Con benefici e ritorno alla normalità, anzi direi un periodo d'oro!
- tra l'ultimo anno di liceo e il primo di università ho ricominciato ad avere attacchi di panico e ho iniziato a prendere escitalopram (20 mg) e lorazepam (2 mg).
- Nonostante gli attacchi di panico si siano lentamente risolti, ho avuto problemi con l'università e ho perso un'anno, entrando in una spirale di delusione, senso di fallimento, perdita di tanti contatti sociali, ecc.
Il dottore ha allora consigliato (2 anni fa) il Wellbutrin (150 mg), che dopo un paio di mesi ha dato i suoi effetti.
Adesso lentamente mi sono rimesso in carreggiata, tuttavia mi sembra in questi ultimi mesi di essere peggiorato, nel senso che sono sempre molto in ansia, teso, la sera non andrei mai a dormire, mentre al mattino non mi alzerei mai dal letto (in media dormo dalle 02:00 alle 11:00). Durante il giorno ho spesso la sensazione di non essere mai sveglio, lucido, di essere come in uno stato di ebbrezza da alcol in cui non sono ben presente e lucido.
Il mio problema più grande in questo momento non è tanto la l'umore depresso, quanto la difficoltà di concentrazione, la scarsa energia mentale e la difficoltà a regolarizzare il ritmo sonno/veglia.
Io ho sempre dormito tanto, fin da piccolo, però in periodi come questo mi sembra veramente che le cose mi sfuggano di mano, e si instaura un circolo vizioso (chiaramente svegliandomi alle 11 sono un po' scombussolato, allora bevo un paio di caffè e la sera non riesco a dormire e via così).
Cosa posso fare? La terapia che sto facendo (attualmente escitalopram 10 mg, wellbutrin 150 mg) è giusta? Perché a me sembra quasi inutile!
Vi scrivo per chiedervi un parere, in quanto mi sento un po' confuso circa la terapia che sto facendo.
Riassumo in poche righe quella che è la mia situazione, prima di parlare dei farmaci. Da quando sono piccolo (circa 8 anni) ho sempre avuto qualche difficoltà, paura, ansia, depressione, attacchi di panico. Mai nulla di veramente grave, però in alcuni periodi me la sono vista veramente brutta, nel senso che non sapevo se avrei mai avuto una vita normale, senza queste piccole, ma per me grandi, difficoltà.
Sto facendo un percorso di psicanalisi da circa 5 anni, e devo dire che i miglioramenti ci sono stati! E mi rendo conto sempre di più che certi problemi non hanno soluzioni o risposte, e questo non dipende tanto da me, quanto fatto che sembra proprio che sia la vita ad essere così piena di incertezze, decisioni né giuste né sbagliate, eccetera.
Per quello che riguarda il trattamento farmacologico sono seguito dalla prima superiore (quindi circa 10 anni fa) da uno psichiatra specialista in neuropsichiatria infantile e dell'età evolutiva, con cui mi sono sempre trovato molto bene dal punto di vista umano. Dal punto di vista medico invece non riesco a capire se mi sta aiutando in modo corretto.
- l'ultimo mese di scuola del 1° anno di liceo ho iniziato ad avere attacchi di panico e depressione e ho preso zoloft per 2-3 anni, insieme a psicoterapia 1/sett. Con benefici e ritorno alla normalità, anzi direi un periodo d'oro!
- tra l'ultimo anno di liceo e il primo di università ho ricominciato ad avere attacchi di panico e ho iniziato a prendere escitalopram (20 mg) e lorazepam (2 mg).
- Nonostante gli attacchi di panico si siano lentamente risolti, ho avuto problemi con l'università e ho perso un'anno, entrando in una spirale di delusione, senso di fallimento, perdita di tanti contatti sociali, ecc.
Il dottore ha allora consigliato (2 anni fa) il Wellbutrin (150 mg), che dopo un paio di mesi ha dato i suoi effetti.
Adesso lentamente mi sono rimesso in carreggiata, tuttavia mi sembra in questi ultimi mesi di essere peggiorato, nel senso che sono sempre molto in ansia, teso, la sera non andrei mai a dormire, mentre al mattino non mi alzerei mai dal letto (in media dormo dalle 02:00 alle 11:00). Durante il giorno ho spesso la sensazione di non essere mai sveglio, lucido, di essere come in uno stato di ebbrezza da alcol in cui non sono ben presente e lucido.
Il mio problema più grande in questo momento non è tanto la l'umore depresso, quanto la difficoltà di concentrazione, la scarsa energia mentale e la difficoltà a regolarizzare il ritmo sonno/veglia.
Io ho sempre dormito tanto, fin da piccolo, però in periodi come questo mi sembra veramente che le cose mi sfuggano di mano, e si instaura un circolo vizioso (chiaramente svegliandomi alle 11 sono un po' scombussolato, allora bevo un paio di caffè e la sera non riesco a dormire e via così).
Cosa posso fare? La terapia che sto facendo (attualmente escitalopram 10 mg, wellbutrin 150 mg) è giusta? Perché a me sembra quasi inutile!
[#1]
In evidenza di mancanza di efficacia dal trattamento, andrebbe rivalutato ed eventualmente cambiato.
In presenza di una efficacia parziale al trattamento con antidepressivi andrebbe valutata la possibilità di prescrivere altre classi farmacologiche.
In presenza di una efficacia parziale al trattamento con antidepressivi andrebbe valutata la possibilità di prescrivere altre classi farmacologiche.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 01/07/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?