Anoressia

Buongiorno a tutti,

Inizio ringraziando qualunque specialista mi dia una mano.

Allora, mio fratello di 13 anni, purtroppo, è caduto nell'anoressia nervosa(diagnosi da uno psichiatra)
Il suo umore è sempre cattivo, si irrita per qualsiasi cosa, se non gli si da la possibilità di fare qualcosa(es. uscire di casa) si mette a sbattere pugni sul tavolo.
Non mangia nulla e ogni volta controlla mia madre, per vedere quanta pasta gli mette, se per caso ne mette un poco di più, non la mangia.

Stiamo già andando da uno psichiatra, però mi sembra di andare indietro che fare passi avanti...

Molto spesso si arrabbia per delle pubblicità in tv, magari si arrabbia perchè dice ''guarda quelli che si mangiano il gelato che non ingrassano''.

Durante il pranzo, o la cena, se mia madre gli chiede di mangiare un po di più, lui dice ''non c'è la faccio con la testa, altrimenti dopo c'è il problema''.

Avvolta si mette a piangere, per nulla. Però so che l'anoressia ''sopprime'' le emozioni, quindi credo che il fatto che pianga sia una cosa buona.

Insomma vorrei un consiglio su cosa fare, su come comportarsi.

Grazie in anticipo.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
La condizione descritta è molto complessa e prevede molti livelli, che vanno dall'assunzione del proprio corpo come desiderato o del desiderio dell'altro corpo, di uomini o di donne, fino all'ipotesi nevrotica, depressiva, ossessiva o psicotica.
Suo fratello essendo un adolescente potrebbe essere affetto dall'una o l'altra cosa di cui l'anoressia sarebbe solo il sintomo più grave. Ci sono anche persone che hanno solo questo come problema, cioè che non se ne capisce la causa.

Spetta allo psichiatra cercare prima di capire dentro questa complessità quale sia il problema principale, per poi decidere quale sia la strategia terapeutica e riabilitativa da mettere in atto.

Lei non ci ha detto se assume già dei farmaci, nel caso fosse così si ricordi che ci vogliono almeno due settimane, se non due mesi per capire se sono efficaci e lo stesso periodo di tempo è necessario per capire se una strategia di psicoterapia o di riabilitazione diventa efficace.

Avere pazienza e aspettare affidandosi ai professionisti e sapendo che ci vorrà del tempo per aiutare suo fratello, senza esasperare le situazioni ed accogliendo anche il suo disagio senza giudicarlo, sarà di grande aiuto.

Dr. Manlio Converti

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