Depressione e sofferenza

Buonasera.
La mia è una storia molto dura. Ho iniziato ad avere disturbi depressivi dall'età di 15 anni associati a fobia sociale e disturbi ossessivi(ruminazioni continue). La mia vita è proseguita tra sofferenze e isolamento fino ad alcuni anni fa quando un noto psichiatra mi ricoverò in ospedale per alcuni giorni. Da allora sono migliorato molto prendendo inizialmente fevarin 200mg e 5mg di abilify. Tuttavia permaneva un certo distacco dalla realtà e paura di vivere insieme agli altri, con gli altri. Questo mi ha portato, nonostante il mio temperamento ambizioso, a fallire in molte cose in questi anni e tutt'ora ho difficoltà a trovare lavoro. Attualmente un noto psichiatra mi ha aumentato la dose di fevarin a 300mg. Io però percepisco oggi un atteggiamento rassegnato, disturbi della volontà ed è come se non mi sentissi nè vivo nè volitivo. Io ho letto molto sull'anafranil in merito alla fobia ed all'ansia sociale e sto cercando di convincere il mio attuale psichiatra a prescrivermelo. Lo specialista da cui sono seguito mi ha detto che la mia malattia ha origini fin dall'infanzia e si caratterizza per forte depressione, ansia sociale e ipersensibilità agli altri e disturbi ossessivi- compulsivo. Il problema è che ho un'età nella quale non posso permettermi più di non fare nulla. Vorrei gentilmente chiedere se sulla base di quanto ho scritto è giustificato questo senso di estraneità al tempo ed alla realtà. Inoltre, poichè non riesco a spiegarmi l'isolamento persistente nel quale caddi anni fa, se quest'assenza di rapporti sociali può dipendere da elementi di tipo psicotico in me. Quanto all'anafranil, potrebbe essermi utile?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Attualmente assume una terapia sostanzialmente antiossessiva e/o antidepressiva, c'è un antipsicotico associato ma presumo a dose minore e come coadiuvante antiossessivo.

La diagnosi esattamente quale è ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Lo specialista mi ha detto che sostanzialmente si tratta di disturbo dell'umore con associata forte ansia sociale e doc. In realtà, come già le ho scritto, avverto una profonda rinuncia alla vita nonchè paura crescente degli altri, come se ormai fossi anestetizzato alla sofferenza e non abbia più speranza...cosa può dirmi sull'anafranil?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Disturbo dell'umore è un po' vago, non è chiara la diagnosi. Comunque, la terapia "torna" in generale.

Non si preoccupi Lei di quali medicine potrebbero servire, se si affida a un medico lasci scegliere a lui, se lo ritiene competente.
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