TSO e delirio di gelosia

Gentili dottori,
Vorrei parlarvi del caso della madre del mio ragazzo, donna di 68 anni. Da circa 6 anni, ossia dall'inizio del pensionamento, ha iniziato ad assumere atteggiamenti ossessivi nei confronti del marito, perché convinta di essere vittima di tradimenti: non lo lascia mai solo, lo insegue per le stanze della casa ed è alla continua ricerca di prove che diano conferma ai propri dubbi, riuscendoci con logiche irreali (crede che il marito nasconda un cellulare nella terra per chiamare l'amante, quando lui non ne possiede nemmeno uno; è convinta che il marito le somministri sonniferi affinché la notte sia libero di uscire di casa e tradirla; non trova più oggetti della casa, nella convinzione che il marito li regali all'amante, per poi a volte ritrovarli). La situazione è davvero drammatica: mio suocero non ha più la libertà, è segregato in casa e qualora esce deve obbligatoriamente farlo con lei, ovunque e sempre. Allo stesso tempo lei non ha più una vita, ossessionata dalla estenuante ricerche e investigazioni impiega la totalità del suo tempo e delle sue energie in merito. Lei, come ho letto in altri casi simili in rete, non è cosciente di essersi distaccata dalla realtà e rifiuta categoricamente qualsiasi consulto medico, qualsiasi medicinale (a volte si convince ma all'atto concreto trova scuse, rimanda appuntamenti), perché "voi credete che io SONO pazza ma non lo sono". Lei è molto sofferente, infelice e depressa e in questo vortice ha trascinato e trascina le vite delle persone che le stanno attorno: il marito e i figli.
Nessuno psicologo (forse sono riusciti ad andarci da uno o due) le ha diagnosticato il delirio di gelosia, ma personalmente da profana sembra coinciderci al 100%. Chiedo un vostro parere in merito.
Ora poiché il marito non riesce a reagire perché vittima diretta, io tendo a spronare il mio ragazzo affinché faccia qualcosa. Lui ritiene che, rifiutandosi la madre di curarsi, l'unica possibilità sia il trattamento sanitario obbligatorio, scelta drastica difficile e dolorosa soprattutto perché dovrebbe essere lui a compierla. Secondo voi ci sono altre possibilità? Si riesce a convincerla, come in passato anche se la situazione è molto peggiorata, ad andare da uno psichiatra o psicologo? In che modalità? Inoltre come gestire i momenti di crisi di questa donna? I figli e il marito le vanno contro, dicono che ciò che dice è inventato,che vede cose che non esistono, mentre io trovo distruttivo contrastarla perché lei non si sente capita e ancora più distante e abbandonata da tutti noi e credo che essere accondiscendente potrebbe aprire nuove strade verso un rapporto di fiducia e di nonesclusione. Voi cosa consigliate in merito?
Vi ringrazio di cuore per voler condividere il vostro sapere e aiutarci nella risoluzione o meglio gestione di questo problema.

P.S. Recentemente abbiamo scoperto che la sorella di mia suocera anch'essa soffre degli stessi disturbi, ossessioni e deliri nei confronti del proprio marito.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Per prima cosa occorre precisare che lo specialista competente é lo psichiatra.
I deliri, per definizione, sono inconfutabili. Per questo motivo, se realmente le idee di sua suocera sono deliranti, a nulla serve obiettare o richiedere di andare dal medico per queste idee. A volte può essere utile far leva su disturbi o fastidi diversi, per esempio l'ansia correlata alle difficoltà con il marito, l'umore altalenante, le difficoltà del sonno, cercando di mostrare comprensione per il disagio e non avversione per il comportamento. Lo specialista saprà poi su quali canali iniziare la comunicazione terapeutica e valutare la possibilità di intervento farmacologico.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Dottor Vassilis, la ringrazio molto per la sua risposta. La strada da lei suggeritaci è davvero concreta. Grazie anche per averci chiarito il dubbio sulla figura più idonea al caso e indirizzato verso quella dello psichiatra.