Dopo un lungo periodo ricompare l'ansia e sintomi vari

Salve, mi accingo ad esporre il mio caso in sintesi, cercando di spiegare il mio stato di sofferenza attuale,
Premetto di aver chiesto aiuto + volte alla vostra redazione x problemi fisici-diabete- prostatite ipertrofica. La mia esistenza è stata costellata sempre di una continua ricerca di emozioni, e di sentimenti alquanto precoci in virtu' della mia età. Fin da adolescente in virtu' del mio carattere esuberante e comunicativo ho cercato di portare la mia naturale creatività con la musica (autodidatta) con la mia prima batteria anni 60. Scelta scuola congegnatore meccanico diplomato anni 67/68.Prima bellissima esperienza sentimentale giovanissimo anni14/15 follemente innamorato e corrisposto x ragioni culturali e familiari, relazione interrotta x un forte volere de genitori. Sempre molto giovane nuova relazione e matrimonio Continua ricerca di affermazione nell' ambito lavoro, x alcuni anni vari lavori, (creativi) x poi raggiungere la sicurezza.
Infatti i miei primi stati di sofferenza interiori risalgono proprio negli anni pre esami, pre militare, pre assunzione .In virtu' del mio stato di sofferenza forte ansia angoscia e stato depressivo dopo un periodo di tormento approdo con reticenza e paura ad intraprendere una psicoterapia analitica con supporto farmacologico . Tavor x poi intraprendere terapia di gruppo con un ottimo esito. Piano piano riconquistai la fiducia in me stesso, successo nel mio doppio lavoro fino a decidere di lasciare il lavoro con una legge speciale, infatti nell' anno 1990 lasciai definitivamente il mio lavoro x intraprendere una nuova e bellissima avventura (una storia di conflitti familiari e varie) l'esercizio commerciale locale creato da me, infatti inizia un lungo periodo di una storia avventurosa, fatta di grandi gratificazioni ed un forte impegno e responsabilità attinente alla tipologia della stessa, insomma mi sono trovato catapultato in un vortice, di problemi amministrativi ed economici) ,il successo della mia idea è stato enorme ed anche il prezzo da pagare) Finalmente oberato da debiti riesco a liberarmi di questa assordante e continua persecuzione di vendette politiche purtroppo ancora una volta mi ritrovo in altri guai, gli acquirenti risprofondo in angosce ed ansie, nel frattempo muore mio padre, e da circa un mese sto male
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Qual'à la domanda ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Salve DR. Matteo Pacini, grazie x avermi risposto, dunque lei giustamente mi annota al mio consulto –Quale è la domanda--? con onestà le dico purtroppo lo spazio dei caratteri concesse era terminato -(tremila) quindi non ho potuto inserire ulteriore scritto- in effetti vorrei chiedervi, dopo aver raccontato in parte ed in sintesi le vicende degli ultimi 30/40 anni della mia avventurosa esistenza affrontando vicissitudini- gratificanti ed estremamente frustranti x problematiche scaturite da fonti esterne al mio lavoro, - si sono accumulati debiti, problemi giudiziari, e nonostante mille ragioni ho cercato di risolvere, - verso la fine di febbraio , inizio marzo lentamente incomincia a pervadere un forte ansia, persistente accompagnata da una sintomatologia di respirazione affannata, pensieri aggressivi, spossatezza, mancanza di concentrazione con difficoltà di addormentarmi,, senso di vuoto e sebbene mi sforzi tantissimo di riordinare le mie idee cercando di trovare una dimensione di tranquillità, l'ansia inevitabilmente si ripresenta con forte apprensione, persistendo nell'arco della giornata, facendomi investire molte energie, e creandomi una forte angoscia, e una forma di ipocondria, mi sento soffocato in una stretta, analiticamente cerco di dare delle risposte al mio stato di malessere psicofisico, cerco di uscire da questo stato ansioso, sperando che il giorno successivo sia migliore, ho letto ed interpellato vari siti che trattano argomento ansia, sarei molto tentato - di interpellare un psicoanalista, meglio se anche psichiatra, e non intraprendere cure farmacologiche, ovviamente il mio essere -è stato sempre un soggetto ansioso, premetto di aver fumato fino a 5 mesi fa, ritengo la mancanza del fumo in questo momento una concausa di questo stato ansioso, oltre ai reali problemi economici che persistono da molti anni, non vorrei sembrare scortese ma in questo delicato momento ho bisogno di un vero aiuto, ho sempre pensato ed avuto sicurezza dalla mia esperienza psicoanalitica. la mancanza di un vero punto di riferimento il mio analista -di cui ci sentivamo e spesso era solito venire al mio locale x sentire concerti, il nostro rapporto era rimasto con stima e affetto reciproco, la figura di mio padre molto interiorizzata, oltre al profondo ed incommisurabile affetto, e morto nelle mie braccia. Credo che lei abbia capito perfettamente il mio stato d'animo e parte del mio carattere, le chiedo con rispetto ..come posso raggiungere un equilibrio interiore e uno stato di tranquillità x la restante parte di vita che mi resta-- con sincerità la ringrazio - con stima.?????
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

La cosa più semplice è avere un parere psichiatrico medico, e relativa proposta terapeutica. Non è solo da questo che dipende un concetto generale di "stato di tranquillità" o di felicità, ma l'idea di un equilibrio interiore invece sì.
Lei citava un'esperienza con una psicanalisi, non saprei, io mi riferisco agli standard della psichiatria medica che cercano di abbinare sindromi a terapie che su di esse funzionino.
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Utente
Utente
Salve, rieccoci grazie sempre x la sua risposta in merito alla mia richiesta, in effetti ho cercato di spiegarle un mio intenso vissuto -di circa un ventennio di vita-tra successi e problemi di varia natura di cui - economiche
La sintomatologia attuale di questa forte ansia e senso di smarrimento .Un approccio di un parere psichiatrico e terapeutico sarebbe opportuno, infatti il mio attuale conflitto e proprio di avare un parere medico, anni fa x ragioni similari iniziai un percorso terapeutico - psicoanalitico nel lontano 1979-proprio continui e persistenti stati di malessere fino all'anno 1982/83- recuperando il mio equilibrio interiore conseguendo un'ottima esperienza anche di terapia di gruppo, e nonostante tantissimi problemi di varia natura sono andato sempre avanti vincendo tantissime battaglie, adesso purtroppo vivo un forte malessere e disagio, ho raggiunto oltre i 66 anni, i principali problemi attuali sono anche economici sono assillato da anni da debiti semplicemente x un fatto di dignità e morale, non ho mai voluto chiudere l'attività, x poi svenderla accollandomi tantissimi debiti- nonostante la crisi e tante problematiche sto pagando con enormi sacrifici. quindi è opportuno un parere medico (oppure x debellare momentaneamente i sintomi assumo dei farmaci ? ansiolitici) Chiudo questo mio scritto salutandola con stima
Saluti e grazie ancora --
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Non è che i farmaci si assumano sui sintomi (e abbiano solo questo significato), si assumono a partire dai sintomi e ovviamente le terapie (di qualunque tipo) devono dare una risposta nei termini in cui si è definito il problema. In altre parole, una cura in un certo tempo deve migliorare il complesso dei sintomi, non è detto che lo strumento sia uno strumento che è mirato solo a uno particolare di quei sintomi, e che agisca subito.
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Utente
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Salve -grazie x la sua risposta, lei mi deve scusare, credo di aver capito ben poco
in sintesi il mio attuale malessere (persistente) tra ansia -fobie- e varie,, sarebbe il caso di intraprendere una visita e relativa cura -
grazie saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Sostanzialmente si
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Utente
Utente
Salve - ok grazie - sistematicamente - concreto,
anche se dopo aver spiegato alcuni episodi rilevanti con estrema difficoltà e sofferenza,( in un momento delicato della mia vita visto anche l'età) credo concause del mio stato attuale -forse una maggiore delucidazione di una formale rassicurazione + chiara sia stata opportuna
distinti saluti e ancora grazie x il vostro operato
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Rischia di scambiare le conseguenze per cause se passa troppo tempo "immerso" nei sintomi, anche perché è umano che quando si sta male si cerchi un perché (con l'idea che togliendo questo perché le cose tornerebbero a posto o non sarebbero iniziate). Questo però non è molto costruttivo. Si parte dalle diagnosi per riuscire a far star meglio le persone, dopo di che nella maggior parte dei casi i fattori esterni, pur essendo ovvi e evidenti, non è che siano sempre modificabili né che uno non si sia accorto che poteva modificarli, il problema è in che condizioni uno è. Poiché il cervello si stanca e si altera così come tutte le altre parti del corpo, va curato e medicato quando accade.
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Utente
Utente
Salve Dott. Pacini, rieccomi Grazie x la sua attenta e professionale risposta, le sono molto grato, infatti dopo varie settimane di forte ansia e sintomatologie varie - di cui anche somatiche, stamane sono stato a colloquio presso un collega Psichiatra e Psicoanalista, (VARI ANNI DI ESPERIENZA) dopo una panoramica generale dell'attuale situazione clinica lo stesso mi ha prescritto n 2 farmaci -Sertralina 100 mg , EN 0,50 mg. da assumere gradatamente Sertralina x la prima sett. 0,50 mg. e le pasticche di EN o,50 la sera prima di andare a letto, ovviamente x risentirci fra 10 giorni, le chiedo la cortesia di delucidarmi in merito alla cura farmacologica, in quanto ho letto degli effetti collaterali dei farmaci e la Sertilina mi ha particolarmente angosciato, ci sono veramente tanti effetti collaterali sono veramente preoccupato x la dipendenza del farmaco. premetto di essere diabetico insulinico, già in questo periodo la mia glicemia e incontrollabile ritengo che sia questo stato ansioso, essendo stato gentile credo anche attraverso il mio consulto lei abbia focalizzato la mia situazione, e necessario che assuma i farmaci x un miglioramento nonostante i rischi associati ad essa, con estrema sincerità la ringrazio anticipatamente con Stima saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Dunque, Lei è andato da un collega che le ha spiegato e indicato una prescrizione, quindi che senso ha ora porsi delle domande che o sono già state chiarite o può chiarire direttamente con il collega ?

La lettura del foglietto illustrativo così come la fa non ha molto senso pratico.
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Utente
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Buongiorno caro Dott Matteo Pacini, mi soffermo anc ' ora con lei 1) x ringraziarla il suo delicato lavoro non e' facile--anzi?? la ricerca disperata di bisogno d'aiuto pone l'uomo in una condizione di estremo disagio, ma lo innalza nella sua natura di essere umano con le sue debolezze.
Spero di poter raggiungere un equilibrio i suoi consigli e pareri medici sono fondamentali x tutti coloro che soffrono.
Un sincero affetto so saluto GRAZIE......................DI CUORE
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Utente
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Utente
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Salve, mi accingo a riscrivervi dopo alcuni mesi, anticipando i miei saluti e ringraziamenti a tutti coloro che rendono utile questo prezioso spazio di cui molta gente trova benefici rivolgendosi a persone specifiche e competenti.
Dall'ultimo mio scritto, con il dott Pacini, la quale saluto, vorrei informarvi l'antidrepressivo prescrittomi dal Psichiatra, Psicotarapeuta, Sertralina 100mg, e EN 0,5
dal 13 giugno ho assunto come prescrittomi 50mg a pranzo e 100mg la sera il 13 novembre sono 5 mesiche assumo il farmaco, dopo il periodo iniziale degli effetti collaterali, sudorazione, formicolii, irritazione, nervosismo, ansia, umore pessimo, e iniziato dopo oltre un mese un periodo di alternanza di bassi ed alti, spossatezza, difficolta ad addormentarmi, ad oggi 09 11 15 , avverto alcuni piccoli miglioramenti nella fase della giornata,ho letto molto attentamente gli effetti collaterali del farmaco sono alcuni giorni che mi destano ansia avverto come delle forme di distonia ambedue le orecchie e come avessi una testa vuota, cioè tipo acufene, questo non sempre, se mi distraggo con il lavoro o altro scompare x ripresentarsi varie volte durante la giornata, questo sintomo l'ho avverto da circa un mese ho parlato anche con lo psichiatra credo che possa essere anche un'ansia di testa ho la senzazione di stare con la testa in un contenitore, ho letto sempre sulla sertralina tra gli effetti collaterali durante l'assunzione si possono sentire come un tinnito alle orecchie un disturbo uditivo caratterizzato dalla percezione di rumori come fischi,ronzii,frusciii ecc,è un sintomo che oltre a creare un forte fastidio sviluppa ulteriore ansia, e paura, e successo che alcuni vostri pazienti oppure coloro che assumono la sertralina abbiano avuto questa tipologia di sintomo, e un fatto momentaneo della cura, cosa posso fare ?????- riconosco di aver avuto dei benefici in questi quattro mesi ma la presenza di questo fastidio oltre che preoccuparmi non saprei cosa fare, andare da un otorino x una visita, da ipocusia da rumore, confido in una vostra risposta ringraziandovi distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

A 5 mesi con un miglioramento piccolo e instabile la cura è sicuramente da rivedere. La dose è quella mediamente efficace, ma se non funziona si può pensare di cambiarlo. Non ha più sentito il suo psichiatra ?
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Utente
Utente
Salve Dott. Pacini, innanzitutto grazie x la sua risposta,in virtrù della cura iniziata il 13 giugno con sertralina con dose come le ho descritto, sicuramente ha apportato un miglioramento di alcuni sintomi (ansia) ovviamente come le dicevo con alti e bassi, mentre altri sintomi sono sporadici come pensieri aggessivi, umore basso, e senzo di estraneità, tipo depersonalizzazione,derealizzazione,poca emozionalità, e sfera affettiva, insieme alla cura prescrittomi ho iniziato anche una psicoterapia dallo stesso medico in quanto psichiatra -psicoterapeuta, infatti ci vediamo una volta a settimana, valutando sia la cura il quale sostiene di continuare con la stessa posologia, in contemporanea la psicoterapia,come le ho detto fin dall'inizio il tutto è iniziato dopo la morte di mio padre, e purtroppo x ragoini varie (economiche, persecutorie, e varie ho dovuto svendere la mia attività fondamentalmente creativa)- in virtù del tempo trascorso non saprei dirle se cambiare farmaco apporterebbe dei benefici, io spero molto anche nella mia volontà, la perdita di mio padre x me è stata profondamente dolorosa ancora oggi a circa un anno non sono (credo) riuscito a capacitarmi e ad elaborare la perdita oltre a vari problemi economici irrisolti forse potrebbe essere questo mio continuo e inevitabile stress La ringrazio x la sua attenzione e cortesia la saluto con stima-
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