Depressione e serotonina

Salve, sono una ragazza di 22 anni e da 3 soffro di depressione ed ipocondria.
Sto assumendo il Cipralex da un paio di anni ma ormai non sento mi stia aiutando più di tanto.
Vorrei avere delle risposte riguardo la mia depressione:
Ogni depressione che dura tanto quanto la mia è collegata, oltre ad un problema psicologico anche ad un malfunzionamento di tipo biologico e quindi a una mancata produzione di serotonina?

La serotonina c'entra sempre con la depressione oppure ci sono diversi tipi di problemi biologici?

Vorrei avere le idee più chiare a riguardo perchè i medici che ho visto sui fogli scrivono solo "Depressione e ansia" ma vorrei sapere cosa succede di preciso nel mio cervello lasciando perdere l'aspetto psicologico.

Grazie in anticipo se riceverò risposte.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Se noi sapessimo cosa succede nel suo o nel nostro o nel cervello di chicchessia, avremmo il premio nobel.
Tutte le spiegazioni sulla serotonina che troverà in rete, sono spesso contraddittorie, perché appunto non sappiamo nulla nel merito effettivo del funzionamento del cervello.

Data la descrizione dei suoi sintomi, sulla base esclusivamente empirica delle nostre conoscenze nel merito, può chiedere allo psichiatra che la conosce meglio se ha pensato di usare anche farmaci come il Seroquel 150 mg oppure Depakin 750 mg.

Non sono in grado di dirle se sarebbero utile per lei, solo di chiedere a chi la conosce dal vivo in modo adeguato cosa ne pensa.

Dr. Manlio Converti

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Utente
Utente
Quindi non è vero che se mi è stata diagnosticata la depressione nel mio cervello c'è sicuramente mancanza di serotonina? sto cercando di capirci qualcosa ma mi è complicato eheh
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
La depressione è la patologia del soggetto, un nome usato per descrivere un comportamento anche dai greci e dagli egiziani.
La serotonina è uno degli elementi che può essere alla base del funzionamento o del mancato funzionamento di alcune, ma non di altre, aree del cervello, per cui i farmaci, agendo su queste, ma anche su quelle che non c'entrano niente, finiscono per produrre benefici sul paziente.
Questa è un'ipotesi teorica vaga, non supportata dalla conoscenza effettiva delle cause, un modello teorico che ci serve a spiegare l'efficacia dei farmaci, ma senza grandi basi scientifiche.
Di fatto la psichiatria oscilla tra descrizioni e modelli empirici, ricerche epidemiologiche e ipotesi personali solo teoriche e senza fondamento scientifico.
Alla sua domanda non c'è risposta.
Le ho solo spiegato in che modo usiamo quelle parole, che però non hanno basi scientifiche e sono solo descrizioni di comportamenti oppure modelli teorici vaghi.


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