Fidanzata credo borderline
Buongiorno, ho 35 anni e sono stato fidanzato per circa 2 anni con una ragazza di 32 veramente problematica.
Il padre l'ha abbandonata da piccola, la madre, un'oca giuliva di 50 anni con la quale ha sempre avuto un rapporto difficile, si è risposata 2 volte e dai patrigni a suo avviso non ha avuto grandi attenzioni.
Appena ha potuto infatti è uscita di casa e non ha parlato con la madre per molti anni.
Ha tentato la via della psicoterapia più volte ma ha sempre abbandonato, ora nega addirittura di esserci andata.
Il mio rapporto è stato speciale all'inizio, cercava protezione e mi ha fatto sentire il prescelto, dopo pochi mesi è iniziata l'altalena emozionale, era insofferente, spariva per giorni e giorni salvo poi tornare dolce con un agnellino.
Alla fine ho scoperto poi che duranti questi periodi di abbandono frequentava altri ragazzi, con la maggior parte di loro aveva rapporti allumistici, con altri invece giungeva al tradimento fisico vero e proprio.
Ha sempre negato negato tutto dandomi del paranoide, malato di mente e si inventava miei tradimenti e episodi in cui l'avrei trattata male mai avvenuti.
Mi ha destabilizzato parecchio, ho perso 10kg in pochi mesi, tra 1000 sofferenze l'ho lasciata e ripresa più volte perchè quando lo facevo mi trovavo di fronte una bambina indifesa, fragile... sbagliando perchè non riuscivo mai a chiarire nulla ma venivo incolpato di tutto, soprattutto dell'abbandono.
Abusa d'alcool, è esibizionista, non mangia con regolarità ma si abbuffa, zero empatia, trova sempre una scusa per procastinare tutto, soffre di solitudine in maniera mostruosa, un vuoto interiore spaventoso, sessualmente disturbata, pensa sempre a quello e le piacciono anche le donne.
Ora l'ho lasciata per l'ultima volta, mi trasferisco all'estero per 1 anno anche per non vederla più e penserò a sistemare me stesso, chiederò l'aiuto di uno psicologo, sento di averne bisogno.
Vorrai fare un'ultima cosa per lei perchè le voglio davvero bene, credo di essere stato l'unica persona che le sta vicino ad arrivare così vicino al suo IO più profondo venendo però sistematicamente allontanato da lei.
Dice che vuole dimenticarmi presto e ha individuato la soluzione nel trovare un nuovo ragazzo, esce ogni giorno con un uomo diverso, accettando di farsi trattare come una donna di facile.
Vorrei dirle di fermarsi, di riflettere e di farsi aiutare, come fare? Le persone che ha attorno non le sono di aiuto, quelli che le volevano bene presto o tardi ha fatto in modo che si allontanassero da lei.
Vi ringrazio
Il padre l'ha abbandonata da piccola, la madre, un'oca giuliva di 50 anni con la quale ha sempre avuto un rapporto difficile, si è risposata 2 volte e dai patrigni a suo avviso non ha avuto grandi attenzioni.
Appena ha potuto infatti è uscita di casa e non ha parlato con la madre per molti anni.
Ha tentato la via della psicoterapia più volte ma ha sempre abbandonato, ora nega addirittura di esserci andata.
Il mio rapporto è stato speciale all'inizio, cercava protezione e mi ha fatto sentire il prescelto, dopo pochi mesi è iniziata l'altalena emozionale, era insofferente, spariva per giorni e giorni salvo poi tornare dolce con un agnellino.
Alla fine ho scoperto poi che duranti questi periodi di abbandono frequentava altri ragazzi, con la maggior parte di loro aveva rapporti allumistici, con altri invece giungeva al tradimento fisico vero e proprio.
Ha sempre negato negato tutto dandomi del paranoide, malato di mente e si inventava miei tradimenti e episodi in cui l'avrei trattata male mai avvenuti.
Mi ha destabilizzato parecchio, ho perso 10kg in pochi mesi, tra 1000 sofferenze l'ho lasciata e ripresa più volte perchè quando lo facevo mi trovavo di fronte una bambina indifesa, fragile... sbagliando perchè non riuscivo mai a chiarire nulla ma venivo incolpato di tutto, soprattutto dell'abbandono.
Abusa d'alcool, è esibizionista, non mangia con regolarità ma si abbuffa, zero empatia, trova sempre una scusa per procastinare tutto, soffre di solitudine in maniera mostruosa, un vuoto interiore spaventoso, sessualmente disturbata, pensa sempre a quello e le piacciono anche le donne.
Ora l'ho lasciata per l'ultima volta, mi trasferisco all'estero per 1 anno anche per non vederla più e penserò a sistemare me stesso, chiederò l'aiuto di uno psicologo, sento di averne bisogno.
Vorrai fare un'ultima cosa per lei perchè le voglio davvero bene, credo di essere stato l'unica persona che le sta vicino ad arrivare così vicino al suo IO più profondo venendo però sistematicamente allontanato da lei.
Dice che vuole dimenticarmi presto e ha individuato la soluzione nel trovare un nuovo ragazzo, esce ogni giorno con un uomo diverso, accettando di farsi trattare come una donna di facile.
Vorrei dirle di fermarsi, di riflettere e di farsi aiutare, come fare? Le persone che ha attorno non le sono di aiuto, quelli che le volevano bene presto o tardi ha fatto in modo che si allontanassero da lei.
Vi ringrazio
[#1]
La sua descrizione e il suo malessere sono oggi terribili.
Bisogna che inizi il percorso di guarigione, che va sotto il nome di lutto.
Il lutto dura dai due ai sei mesi, e nel suo caso è forse opportuno passare attraverso un sostegno psicologico.
Il problema è che il lutto nel suo caso non può iniziare se lei non interrompe del tutto la relazione, fisica, psicologica, emotiva, con la sua ex.
Se lei parte ed ha rinunciato al suo ruolo di cura nei suoi confronti, come è giusto per sè stesso che sia, non può pensare di interferire più in quella storia, anche se si rende conto che finirà male.
Bisogna che inizi il percorso di guarigione, che va sotto il nome di lutto.
Il lutto dura dai due ai sei mesi, e nel suo caso è forse opportuno passare attraverso un sostegno psicologico.
Il problema è che il lutto nel suo caso non può iniziare se lei non interrompe del tutto la relazione, fisica, psicologica, emotiva, con la sua ex.
Se lei parte ed ha rinunciato al suo ruolo di cura nei suoi confronti, come è giusto per sè stesso che sia, non può pensare di interferire più in quella storia, anche se si rende conto che finirà male.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
Dr. Manlio Corventi
la ringrazio per il suo intervento.
Il mio percorso di guarigione procede aimè molto lentamente, i sei mesi da quando ho capito che non avremmo avuto futuro sono già passati ma in questo periodo ho avuto ancora contatti con lei.
Sono convinto di aver bisogno di aiuto per uscire da questa situazione, inizierò il mio percorso all'estero, lontano da lei, spero di non incontrare particolari difficoltà linguistiche.
la ringrazio per il suo intervento.
Il mio percorso di guarigione procede aimè molto lentamente, i sei mesi da quando ho capito che non avremmo avuto futuro sono già passati ma in questo periodo ho avuto ancora contatti con lei.
Sono convinto di aver bisogno di aiuto per uscire da questa situazione, inizierò il mio percorso all'estero, lontano da lei, spero di non incontrare particolari difficoltà linguistiche.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 25/05/2015.
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