Lutto di mia madre
Gentili dottori
Mi chiamo Pasquale e da appena due mesi ho perso mia madre. Non riesco ad accettare la sua perdita e non sono riuscito a elaborare il lutto nonostante sono in cura presso una psichiatra, che mi ha invitato a frequentare il centro di riabilitazione diurno per tenermi distratto. Non lavoro e i miei pensieri sono sempre rivolti a mamma, che mi ha lasciato un vuoto insopportabile. Ieri sono stato dimesso da una clinica psichiatrica perché ero entrato in una fase di alcolismo cronico e depressione. Premetto che il rapporto che avevo con mia madre era molto caotico e ambivalente: mi proteggeva troppo, diceva di amarmi ma mi spaventava anche con le sue umiliazioni. Durante la separazione dei miei genitori, che avevo nove anni, la vicenda si era connotata da aspetti conflittuali. Adesso mia madre mi manca da impazzire, i colloqui con la psichiatra si basano su due tre volte al mese, e vuole impostare il lavoro del lutto sugli aspetti negativi di mia madre, ma io mi rifiuto. Di lei ricordo solo i momenti belli. Adesso non sono più sicuro e non c' è più nessuno che governa le mie emozioni e orchestra la mia vita. Ho continue idee suicide e non ho ripreso a bere per motivi economici, tra l ' altro ho anche un epatite attiva. Da molti anni mi hanno diagnosticato un disturbo borderline di personalità con tratti narcisistici.
Ho messo al centro della mia vita mia madre, e vorrei tanto raggiungerla. La mia terapia è xeplion 75, zoloft 200 mg, tegretol 400 mg tre volte al giorno e la sera nove gocce di entumin, a parte la terapia antivirale. Mi sento molto smarrito, adesso si è trasferita mia sorella da Roma per aiutarmi e viviamo insieme, ma ho paura di deluderla. Piango tantissimo, vorrei abbracciare la mia mamma. La mia domanda è: da dove devo cominciare? in che modo posso elaborare questo tremendo lutto? il mio mondo interiore è vuoto e frammentato, aiutatemi.
Grazie Cordiali saluti.
Mi chiamo Pasquale e da appena due mesi ho perso mia madre. Non riesco ad accettare la sua perdita e non sono riuscito a elaborare il lutto nonostante sono in cura presso una psichiatra, che mi ha invitato a frequentare il centro di riabilitazione diurno per tenermi distratto. Non lavoro e i miei pensieri sono sempre rivolti a mamma, che mi ha lasciato un vuoto insopportabile. Ieri sono stato dimesso da una clinica psichiatrica perché ero entrato in una fase di alcolismo cronico e depressione. Premetto che il rapporto che avevo con mia madre era molto caotico e ambivalente: mi proteggeva troppo, diceva di amarmi ma mi spaventava anche con le sue umiliazioni. Durante la separazione dei miei genitori, che avevo nove anni, la vicenda si era connotata da aspetti conflittuali. Adesso mia madre mi manca da impazzire, i colloqui con la psichiatra si basano su due tre volte al mese, e vuole impostare il lavoro del lutto sugli aspetti negativi di mia madre, ma io mi rifiuto. Di lei ricordo solo i momenti belli. Adesso non sono più sicuro e non c' è più nessuno che governa le mie emozioni e orchestra la mia vita. Ho continue idee suicide e non ho ripreso a bere per motivi economici, tra l ' altro ho anche un epatite attiva. Da molti anni mi hanno diagnosticato un disturbo borderline di personalità con tratti narcisistici.
Ho messo al centro della mia vita mia madre, e vorrei tanto raggiungerla. La mia terapia è xeplion 75, zoloft 200 mg, tegretol 400 mg tre volte al giorno e la sera nove gocce di entumin, a parte la terapia antivirale. Mi sento molto smarrito, adesso si è trasferita mia sorella da Roma per aiutarmi e viviamo insieme, ma ho paura di deluderla. Piango tantissimo, vorrei abbracciare la mia mamma. La mia domanda è: da dove devo cominciare? in che modo posso elaborare questo tremendo lutto? il mio mondo interiore è vuoto e frammentato, aiutatemi.
Grazie Cordiali saluti.
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Una elaborazione di un lutto richiede almeno sei mesi dall'evento. Prima di allora non sarebbe utile fare alcuna operazione.
Di fatto lei ha un disturbo psichiatrico precedente che può avere qualche peggioramento durante questo periodo.
Segua le indicazioni dei suoi curanti.
Di fatto lei ha un disturbo psichiatrico precedente che può avere qualche peggioramento durante questo periodo.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 22/05/2015.
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