Schizofrenia paranoica

Buongiorno dottori,sono una ragazza di 25 anni ed ho un cugino di 20 anni che soffre di schizzofrenia paranoica inizialmente si curava prendendo una pillola da 100mg di clozapina e facendo ogni quindi giorni una puntura di risperdal,adesso si rifiuta di curarsi perchè dice che queste pillole lo fanno dormire sempre e che in questo modo lui non ha una vita sociale, i miei zii l'hanno portato dal suo medico curante e gli ha ridotto le dosi passando da 100mg a 25mg di clozapina e mio cugino ha avuto una ricaduta, le ricadute lo portano ad avere un odio verso la mamma e lui trova "riparo" a casa di mio nonno abbiamo chiamato il medico e ci ha suggerito per i primi giorni di nascondergli la pillola nel mangiare ed ho fatto così adesso siamo tornati e ci ha detto che queste malattie sono disgrazie e che dobbiamo smettere di nascondergli la pillola finchè non sbatte la testa al muro e non si convince di farla spontaneamente la cura adesso io mi chiedo possibile che bisogna passare a questi metodi drastici?noi siamo calabresi possibile che non ci sono strutture che lo possono accogliere anche per abituarlo ad avere una vita sociale?come ci dobbiamo comportare che vie dobbiamo prendere siamo tutti avviliti perchè vorremmo aiutarlo ma non sappiamo come....vi ringrazio anticipatamente spero essere stata chiara e spero possiate aiutarmi

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

le strutture di riferimento per il trattamento di queste patologie sono quelle pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale che possono indirizzarvi al meglio anche sulle strategie terapeutiche e su eventuali variazioni dell'ambiente familiare da adottare.
Si rivolga al centro di salute mentale competente per territorio.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Una persona affetta da schizofrenia non si rende conto della natura della propria malattia, ne coglie alcuni aspetti ma se ha i sintomi non li "vede" come cosa artefatta, ma come realtà per quanto priva di senso.
Con la clozapina è necessario a) fare controlli ematologici, settimanali se all'inizio del trattamento, il che richiede la collaborazione della persona; b) non sospendere di colpo, se non ci sono motivi medici, perché esiste una sindrome da sospensione con sintomi di aggressività;
Detto questo, non conosco direttamente la realtà calabrese, anche se ho diversi pazienti che mi dicono le stesse cose. Però, per esempio all'ospedale di cosenza ho avuto modo di comunicare con colleghi che mi sono sembrati decisamente competenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini