Ipnosi e training autogeno

salve a tutti ringrazio anticipatamente per le risposte.

la mia storia la trovate in ananmesi.

volevo chiedervi, siccome la psicoterapia non sta molto funzionando per me e non ho nessuna intenzione di prendere farmaci se il training autogeno/ipnosi potessere essere di qualche giovamento e se sopratutto questi hanno basi neurofisiologiche o giocano solo su un effetto placebo.

grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

A parte il fatto che non specifica la diagnosi, ma in ogni caso questo tipo di posizione è assurda.

Non è Lei che sceglie come si curano le malattie. Per cui "non ho intenzione di prendere farmaci" è come dire: io mi rifiuto di farmi operare, non mi spoglio davanti al medico.

Se intende curarsi, lo faccia seriamente. Senza queste posizioni prive di costrutto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
1) la diagnosi l ho comunicata... è scritta in anamnesi sul mio profilo (in ogni caso disturbo d ansia generalizzata (fatta da uno psichiatra ) e disturbo ossessivo compulsivo di tipo narcisistico (fatto dalla psicoterapeuta)
2) la terapia è concordata come ci insegna il modello patient-centered dal medico e dal paziente...
il modello di approccio biomedico dove il medico da la terapia e il paziente l accetta passivamente è oramai sorpassato
3)la farmacocinetica dei farmaci psichiatrici è empirica...
sulla neurofisiologia la medicina non conosce molto e la maggioranza dei concetti sono ipotesi...
se mi permette mi pare del tutto inaffidabile alzare un livello di neurotrasmettitori (nel mio caso serotonina) solo perché si è visto che così la gente sta meglio... quando parte dei circuiti neuronali e gruppi neuronali (es. formazione reticolare) hanno una funzione che è quasi sconosciuta e sulla quale si possono fare solo ipotesi...
quindi capirà perché non voglio prenderli... considerato il fatto che il mio sntomo principale è l ansia ma non ho mai avuto attacchi di panico...

n.b la mia risposta non è a titolo polemico ma puramente di confronto al fine di arrivare ad una soluzione.
la ringrazio del tempo che mi dedica
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

1. Si vedono solo i titoli dei suoi consulti, non la diagnosi.

2. La terapia è concordata tra quelle utili, non a caso.

Non faccia discorsi inutilmente polemici sul rapporto medico-paziente. Lei non decide, e neanche il medico, quale siano le cure utili. Il medico sceglie tra le cure utili, e il paziente può orientarsi come crede tra le cure equivalenti, o anche decidere di non farne. Per cui se chiede: voglio una cura che inizia con la "a" e non c'è, non c'è e basta.

Lei non ha la minima idea di come funzionino i medicinali di cui ragiona, "alzare i lvelli di neurotrasmettitori"...abbia pazienza, lasci fare ai medici il loro lavoro e lei faccia la parte del paziente, non dell'esperto per aver letto due parole in rete.
Non sa cosa sono i neuroni, i neurotrasmettitori. Non è assolutamente vero che non si sa come funzionino è una sciocchezza.

Quindi lei non vuole prenderli per partito preso, sulla base di conoscenze inesistenti e di convinzioni che usa come scusa per non prenderli.

[#4]
Utente
Utente
preferiva che avessi usato il termine "inibire il reuptake dello stesso"? al posto che "alzare i livelli di NT".
scusi ma come si permette di dire che non ho la minima idea di come tutto questo funzioni?
non le viene in mente che forse è quello che studio nella vita e non ho semplicemente letto 2 parole online?

è il secondo post che io le scrivo per confrontarsi e lei mi tratta come fossi un bambino senza la minima cortesia.
se permette la salute è la mia.
ora...
se vuole rispondermi in maniera cortese sarò più che felice di leggere e ringraziarla per il tempo dedicatomi.
ma se deve fare l ennesimo sproloquio del tipo "io sono il medico e lei il paziente " si astenga pure

cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Se è quello che studia nella vita non sembrerebbe da come si esprime, francamente. Reuptake è la tipica cosa che si legge su internet, e certamente non è in questo che si esaurisce l'azione di (alcuni) antidepressivi. Peraltro non si sa chi ha stabilito che stiamo parlando di cura a base di antidepressivi. E' Lei che faceva riferimento a innalzamento di livelli di neurotrasmettitori, così in maniera molto grossolana, cosa che non significa niente.

Probabilmente questo suo modo di porsi ha qualcosa di anomalo, ad esempio chiedere direttamente di una terapia dando per scontato che funzioni, e poi perdersi in confronti "da pari a pari" con toni arroganti.

Insomma, o chiede un consulto o viene qui a insegnare quali sono le cure.

Si astenga pure Lei da chiedere ulteriori consulti se non accetta il ruolo di chi sta chiedendo informazioni ma pretende di insegnare non si sa cosa.

Non serve a Lei e men che meno a chi prova a portare il discorso su una linea logica.

[#6]
Utente
Utente
il fatto che mi fossi espresso in maniera grossolana non era per ignoranza ma proprio per riconoscere la sua autorità e competenza, non era assolutamente mia intenzione creare un discorso tra pari (anche perchè non sono sicuramente un suo pari).

le pongo questa domanda allora:

parlando degli SSRI (che erano quelli consigliatomi dallo psichiatra) io so che sono degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina.
le mie domande sono:
1) essi inducono un overespressione del recettore della serotonina a causa degli aumentati livelli dello stesso nello spazio sinaptico, ciò non porta a rischio di dipendenza?
2) com'è possibile (a livello fisiologico) che terminata la cura i livelli di serotonina non ritornino al livello precedente?
la plasticità sinaptica può aiutare in questo caso?
3)la mia grande preoccupazione è quella di andare ad alterare delle connessioni estremamente raffinate e delle quali la medicina ignora una gran parte...
mi può spiegare come mai non cè questo rischio e questi sono considerati farmaci relativamente sicuri?

la ringrazio...
e torno a precisare che il mio non era un tono offensivo.

(il termine reuptake l'ho sempre utilizzato studiando perchè lo preferisco a "recaptazione", non l'ho trovato in rete)

cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
va beh... arrivederci
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
1) no
2) non stiamo parlando di "livelli di serotonina", comunque non capisco perché non sia possibile, ammesso che di questo si parli
3) si intuisce che pensa in maniera eccessivamente analitica a questioni in gran parte indefinite, e questo peggiora la sua capacità di prendere decisioni semplici

Il suo era un tono offensivo. Nessuno pretende scuse o altro, ma tenga presente che è su una strada poco costruttiva, crede di poter fare il paziente "esperto" che guida a quattro mani col medico, per carità...
[#9]
Utente
Utente
stante cosi le cose le porgo le mie scuse.

buona giornata
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