Cambio di farmaco antidepressivo
Gent. dott.,
dal 2006 al 2010 ho assunto Cymbalta mg 60/dì (con beneficio) per un problema di forte stanchezza (soprattutto mattutina) sproporzionata al tipo di vita che conducevo che mi impediva di svolgere anche le più semplici attività.
Purtroppo nel 2010 ho dovuto interrompere tale cura perchè per un tumore al seno ho iniziato l'assunzione di Tamoxifene e l'oncologo disse che duloxetina andava ad inibire l'azione del farmaco anti-cancro. Mi è stato consigliato il passaggio a venlafaxina (compatibile con Tamoxifene) 37,5 mg/dì (perchè mg 75 non lo tolleravo e perchè mi serviva anche solo per una sicurezza e per tenere sotto controllo vampate di calore insopportabili che le cure contro il tumore al seno mi procuravano).
Ora che finalmente, alla luce dello stadio e delle caratteristiche biologiche mi hanno consigliato la sospensione della terapia con Tamoxifene 20 mg die avendo completato i 5 anni complessivi di terapia, volevo riprendere il Cymbalta (duloxetina) e sospendere Zarelis (venlafaxina).
L'oncologo dice di attendere un mese dalla sospensione di Tamoxifene prima di iniziare con Cymbalta ma nello stesso tempo mi ha detto di chiedere ad uno specialista del settore per sapere come fare il passaggio da Zarelis mg 37,5 rilascio prolungato a Cymbalta mg 60.
Domande:
- il passaggio da Zarelis mg 37,5 r.p. a Cymbalta può avvenire da un giorno all'altro oppure occorre sospendere gradualmente Zarelis mg 37,5 r.p. e solo dopo un tot di tempo iniziare Cymbalta?
- dato che la mia stanchezza mattutina e la difficoltà ad alzarmi la mattina compaiono soprattutto nel periodo primavera-estate è possibile assumere duloxetina a cicli ossia solamente nei mesi estivi? Per quanto tempo minimo va assunta?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.
dal 2006 al 2010 ho assunto Cymbalta mg 60/dì (con beneficio) per un problema di forte stanchezza (soprattutto mattutina) sproporzionata al tipo di vita che conducevo che mi impediva di svolgere anche le più semplici attività.
Purtroppo nel 2010 ho dovuto interrompere tale cura perchè per un tumore al seno ho iniziato l'assunzione di Tamoxifene e l'oncologo disse che duloxetina andava ad inibire l'azione del farmaco anti-cancro. Mi è stato consigliato il passaggio a venlafaxina (compatibile con Tamoxifene) 37,5 mg/dì (perchè mg 75 non lo tolleravo e perchè mi serviva anche solo per una sicurezza e per tenere sotto controllo vampate di calore insopportabili che le cure contro il tumore al seno mi procuravano).
Ora che finalmente, alla luce dello stadio e delle caratteristiche biologiche mi hanno consigliato la sospensione della terapia con Tamoxifene 20 mg die avendo completato i 5 anni complessivi di terapia, volevo riprendere il Cymbalta (duloxetina) e sospendere Zarelis (venlafaxina).
L'oncologo dice di attendere un mese dalla sospensione di Tamoxifene prima di iniziare con Cymbalta ma nello stesso tempo mi ha detto di chiedere ad uno specialista del settore per sapere come fare il passaggio da Zarelis mg 37,5 rilascio prolungato a Cymbalta mg 60.
Domande:
- il passaggio da Zarelis mg 37,5 r.p. a Cymbalta può avvenire da un giorno all'altro oppure occorre sospendere gradualmente Zarelis mg 37,5 r.p. e solo dopo un tot di tempo iniziare Cymbalta?
- dato che la mia stanchezza mattutina e la difficoltà ad alzarmi la mattina compaiono soprattutto nel periodo primavera-estate è possibile assumere duloxetina a cicli ossia solamente nei mesi estivi? Per quanto tempo minimo va assunta?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.
[#1]
E' necessario parlare con uno psichiatra dal vivo, non tanto per il passaggio più o meno rapido da un farmaco all'altro, quanto per monitorare gli effetti di questo passaggio e capire quale dosaggio sia utile.
E' interessante, essendo anche basso il dosaggio che lei attualmente assume, l'ipotesi di prenderla solo per sei mesi l'anno.
Dovrà essere monitorata nei suoi effetti, ma è possibile, sotto controllo dal vivo dello psichiatra.
E' interessante, essendo anche basso il dosaggio che lei attualmente assume, l'ipotesi di prenderla solo per sei mesi l'anno.
Dovrà essere monitorata nei suoi effetti, ma è possibile, sotto controllo dal vivo dello psichiatra.
Dr. Manlio Converti
[#2]
Utente
Gent. dott., la ringrazio innanzitutto per la tempestiva risposta anche se volevo fare alcune precisazioni. Come da suo suggerimento contatterò senz'altro il neurologo che in passato mi diede Cymbalta anche se non lo ritenevo strettamente necessario perchè appunto già lui me lo aveva ordinato nel 2006 al dosaggio di mg 60/die e tale dosaggio (preso per 4 anni consecutivi) mi aveva dato miglioramenti ed era da me ben tollerato. Ora io vorrei riprenderlo allo stesso dosaggio senza cambiamenti rispetto a quello che mi era stato consigliato pertanto spero di ottenere gli stessi benefici senza effetti collaterali come allora.
Tenga presente che, se non avessi dovuto nel frattempo assumere Tamoxifene per 5 anni, probabilmente non avrei mai smesso l'assunzione di duloxetina ma col neurologo non ci sentivamo da tempo perchè lui mi disse che ci saremmo sentiti nel caso in cui io avessi avuto bisogno o se avessi avuto problemi con tale farmaco cosa che non ho avuto.
Una volta sospeso Cymbalta (nel 2010) non iniziai subito con venlafaxina perchè volevo provare (dopo 4 anni) se riuscivo a stare senza un antidepressivo. Dopo alcuni mesi però, iniziarono disturbi con le terapie ormonali (Tamoxifene ma soprattutto punture i Decapeptyl che feci per 2 anni) e venlafaxina mi fu consigliata al dosaggio di mg 37,5 dall'oncologa per tenere sotto controllo vampate di calore terribili. Questo mi aiutò anche se ero consapevole che mg 37,5 erano un sottodosaggio e non erano sufficienti sicuramente per curare problemi di depressione mascherata (come potrebbe assere la mia astenia mattutina) ma per le attenuare le vampate è stato un dosaggio sufficiente.
Comunque sono andata avanti così sino ad ora (perchè non potevo prendere duloxetina nè tantomeno paroxetina).
Ora pensavo di poter tornare a Cymbalta mg 60 perchè ho un buon ricordo dei risultati che ottenni con quel farmaco e per quanto riguarda monitorare l'assunzione, tenga conto che io (a causa della patologia tumorale per la quale sono stata operata nel 2010) faccio tuttora controlli regolari semestrali (esami sangue, ecografia addome completo ecc.).
Le ricordo che duloxetina mi era stata data in particolare per astenia ma poi mi aiutava comunque anche per il mio carattere sensibile e ansioso che tende a somatizzare (da ragazza ho sofferto di agorafobia e attacchi di panico).
Che ne dice dottore? Mi può anticipare lei come scalare venlafaxina fino ad arrivare alla sospensione e poi dirmi quanto tempo far passare prima di cominciare di nuovo con Cymbalta dopo 5 anni che non lo prendo più?
Grazie se vorrà ancora rispondermi.
Tenga presente che, se non avessi dovuto nel frattempo assumere Tamoxifene per 5 anni, probabilmente non avrei mai smesso l'assunzione di duloxetina ma col neurologo non ci sentivamo da tempo perchè lui mi disse che ci saremmo sentiti nel caso in cui io avessi avuto bisogno o se avessi avuto problemi con tale farmaco cosa che non ho avuto.
Una volta sospeso Cymbalta (nel 2010) non iniziai subito con venlafaxina perchè volevo provare (dopo 4 anni) se riuscivo a stare senza un antidepressivo. Dopo alcuni mesi però, iniziarono disturbi con le terapie ormonali (Tamoxifene ma soprattutto punture i Decapeptyl che feci per 2 anni) e venlafaxina mi fu consigliata al dosaggio di mg 37,5 dall'oncologa per tenere sotto controllo vampate di calore terribili. Questo mi aiutò anche se ero consapevole che mg 37,5 erano un sottodosaggio e non erano sufficienti sicuramente per curare problemi di depressione mascherata (come potrebbe assere la mia astenia mattutina) ma per le attenuare le vampate è stato un dosaggio sufficiente.
Comunque sono andata avanti così sino ad ora (perchè non potevo prendere duloxetina nè tantomeno paroxetina).
Ora pensavo di poter tornare a Cymbalta mg 60 perchè ho un buon ricordo dei risultati che ottenni con quel farmaco e per quanto riguarda monitorare l'assunzione, tenga conto che io (a causa della patologia tumorale per la quale sono stata operata nel 2010) faccio tuttora controlli regolari semestrali (esami sangue, ecografia addome completo ecc.).
Le ricordo che duloxetina mi era stata data in particolare per astenia ma poi mi aiutava comunque anche per il mio carattere sensibile e ansioso che tende a somatizzare (da ragazza ho sofferto di agorafobia e attacchi di panico).
Che ne dice dottore? Mi può anticipare lei come scalare venlafaxina fino ad arrivare alla sospensione e poi dirmi quanto tempo far passare prima di cominciare di nuovo con Cymbalta dopo 5 anni che non lo prendo più?
Grazie se vorrà ancora rispondermi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.9k visite dal 09/05/2015.
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