Attacchi di panico e sindrome ossessiva della personalità causata da disfunzione serotoninergica
Salve, sono Sandro, 21 anni, quattro anni fa mi hanno diagnosticato una disfunzione della serotonina che mi porta (e porta a tratti tutt'ora) attacchi di panico, ansia e disturbo ossessivo (della personalità, non compulsivo). Per 2 anni sono stato sotto cura intensa, da 2 anni a questa parte sono stabilie con 1 pillola di Sereupin e 1 di Depamag al giorno.
La domanda che voglio porre alla vostra attenzione non è né la cura (perché non mi avete visitato) nè una diagnosi (perché mi è già stata data), ho bisogno del vostro aiuto per riuscire a capire un paio di cose sull'impatto che da sempre ha il disturbo ossessivo con la mia vita personale, mi spiego meglio:
Ogni sfizio/desiderio/obiettivo nella mia vita è sempre stato accompagnato da una fortissima ossessione, il che è positivo perché non mollo finché non ottengo(alla perfezione) ciò' che voglio, dall'altra la mente sta sempre su quel pensiero, di conseguenza la sofferenza è doppia.
Mi focalizzo meglio sui desideri, ogni volta che desidero qualcosa la devo ottenere per forza, perché ci soffro da cane a non averla, ma paradossalmente dopo che l'ho ottenuta dopo un periodo (breve o lungo di tempo) passa tutto.(posso portare alla vostra attenzione alcuni aneddoti se non ho reso l'idea)
Questa condizione appena sopracitata, nelle relazioni emotive è pari ad un proiettile in petto, perché le mie relazioni le ho sempre vissute in maniera tossica (non gelosia,ossessione patologica).
Adesso mi ritrovo a pensare ad una donna di 10 anni più grande di me che mi piace un sacco, la penso sempre, come se fosse qualcosa che devo ottenere per farmi passare questo stato di infelicità cronica, e la domanda è: ma il sentimento (o meglio i desideri, le ossessioni così violente) sono qualcosa di reale ma amplificato dalla malattia, oppure mere fantasie,allucinazioni effimere che proietta il mio cervello per "dare qualcosa in pasto" alla mia patologia?
Ho bisogno di capire se tutto ciò' che porto avanti e che desidero nella mia vita sia qualcosa che voglio davvero io o se è tutto un qualcosa che viene forte ti distrugge dentro e poi va via.
Qualunque incomprensione sono qui per rispondere, so che è un tema complesso. Grazie.
La domanda che voglio porre alla vostra attenzione non è né la cura (perché non mi avete visitato) nè una diagnosi (perché mi è già stata data), ho bisogno del vostro aiuto per riuscire a capire un paio di cose sull'impatto che da sempre ha il disturbo ossessivo con la mia vita personale, mi spiego meglio:
Ogni sfizio/desiderio/obiettivo nella mia vita è sempre stato accompagnato da una fortissima ossessione, il che è positivo perché non mollo finché non ottengo(alla perfezione) ciò' che voglio, dall'altra la mente sta sempre su quel pensiero, di conseguenza la sofferenza è doppia.
Mi focalizzo meglio sui desideri, ogni volta che desidero qualcosa la devo ottenere per forza, perché ci soffro da cane a non averla, ma paradossalmente dopo che l'ho ottenuta dopo un periodo (breve o lungo di tempo) passa tutto.(posso portare alla vostra attenzione alcuni aneddoti se non ho reso l'idea)
Questa condizione appena sopracitata, nelle relazioni emotive è pari ad un proiettile in petto, perché le mie relazioni le ho sempre vissute in maniera tossica (non gelosia,ossessione patologica).
Adesso mi ritrovo a pensare ad una donna di 10 anni più grande di me che mi piace un sacco, la penso sempre, come se fosse qualcosa che devo ottenere per farmi passare questo stato di infelicità cronica, e la domanda è: ma il sentimento (o meglio i desideri, le ossessioni così violente) sono qualcosa di reale ma amplificato dalla malattia, oppure mere fantasie,allucinazioni effimere che proietta il mio cervello per "dare qualcosa in pasto" alla mia patologia?
Ho bisogno di capire se tutto ciò' che porto avanti e che desidero nella mia vita sia qualcosa che voglio davvero io o se è tutto un qualcosa che viene forte ti distrugge dentro e poi va via.
Qualunque incomprensione sono qui per rispondere, so che è un tema complesso. Grazie.
[#1]
Anche questa tematica posta può appartenere di fatto al suo disturbo ossessivo che appare non essere sufficientemente in compenso.
Lo scopo di un trattamento è di ridurre in modo pressocchè totale la sintomatologia che lamenta anche se questa è funzionale e consente una vita normale.
L'evidenza di tratto di II asse, quindi come disturbo di personalità, deve far considerare il trattamento ad andamento continuativo supportato anche da un percorso di tipo psicoterapeutico.
Lo scopo di un trattamento è di ridurre in modo pressocchè totale la sintomatologia che lamenta anche se questa è funzionale e consente una vita normale.
L'evidenza di tratto di II asse, quindi come disturbo di personalità, deve far considerare il trattamento ad andamento continuativo supportato anche da un percorso di tipo psicoterapeutico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Sono stato un infanzia intera a visitare psicologi, ma più che fornirmi gli strumenti per riuscirmi a guardarmi dentro e tirare conclusioni scontate sui miei sentimenti repressi non hanno mai voluto ammettere che il problema era di natura chimica.
Tornando al mio discorso forse sono stato molto poco chiaro, detto in modo più banale possibile ho bisogno solo di sapere se le ossessioni della mia patologia, nonostante siano egosintoniche, sono desideri reali o solo costruzioni mentali portate all'eccesso perché la mia mente ha bisogno di qualcosa su cui ossessionarsi.
Tornando al mio discorso forse sono stato molto poco chiaro, detto in modo più banale possibile ho bisogno solo di sapere se le ossessioni della mia patologia, nonostante siano egosintoniche, sono desideri reali o solo costruzioni mentali portate all'eccesso perché la mia mente ha bisogno di qualcosa su cui ossessionarsi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 08/05/2015.
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