Abbassamento tono umore
Salve a tutti.
Una breve premessa: circa 3 anni fa ho sofferto di un episodio depressivo (causa diverse problematiche personali e lavorative) che mi ha causato un abbassamento del tono dell'umore, con una difficile insonnia, brillantemente risolto con l'assunzione di Cipralex (1 anno più scalaggio) e un breve percorso di psicoterapia; ciò mi hanno permesso un recupero più che ottimale ad una vita normale e molto soddisfacente.
A dicembre del 2014, a causa dei primi segnali dell'incrementare di un malessere da stress (proprio in virtù della situazione lavorativa e dell'aver valutato che forse quel percorso di lavoro non voglio mi appartenga più) e per evitare che la situazione peggiorasse come in passato, ho deciso, con molta difficoltà, un allontanamento dal lavoro per permettermi un periodo di riposo assoluto.
Ho cercato di dedicarmi (in questi ultimi 4 mesi) al recupero del mio benessere, concedendomi attività rilassanti (nei limiti delle possibilità e anche con molta fatica, dal momento che una componente di ansia a momenti forte in alcuni momenti), provando a recuperare anche una dimensione quotidiana del "fare quel che mi andava", senza alcun tipo di stress e sperando che col passare del tempo scattasse la molla dell' energia in più.
Ho corretto il mio regime alimentare e introdotto attività sportive, eliminando il leggero sovrappeso accumulato negli ultimi anni; tendenzialmente volevo recuperare me stesso.
Mi sono rivolto anche ad un dermatologo per recuperare preventivamente un diradamento dei miei capelli che mi ha causato un notevole disturbo emotivo (a valle di esami preliminare, la cura ha previsto minoxidil 2% e propecia).
Ho però valutato (in questo ultimo periodo) che la situazione personale di questi ultimi 4 mesi tendenzialmente è rimasta in una fase di stallo e notato un leggero peggioramento umorale con alcune notti disturbate da insonnia (e nonostante l'abbia letto sul web, non voglio assolutamente ricondurlo al propecia).
Ho preventivato un appuntamento col medico psichiatra che mi ha seguito anni fa per parlare della situazione.
La mia voglia è quella di tornare a sorridere e guadagnare quella energia forte che mi ha permesso in passato di scegliare con lucidità cosa fare sotto tutti i fronti della mia vita; qualora mi venisse consigliata una nuova assunzione di SSRI probabilmente l'accetterei (cercando di avitare il fastidioso aumento di peso accaduto con la prima assunzione, curando alimentazione e movimento fisico).
Vi chiedo: sarebbe possibile mantenere un eventuale parallelismo (ovviamente temporaneo) di assunzione tra propecia e SSRI?
Vi ringrazio.
Una breve premessa: circa 3 anni fa ho sofferto di un episodio depressivo (causa diverse problematiche personali e lavorative) che mi ha causato un abbassamento del tono dell'umore, con una difficile insonnia, brillantemente risolto con l'assunzione di Cipralex (1 anno più scalaggio) e un breve percorso di psicoterapia; ciò mi hanno permesso un recupero più che ottimale ad una vita normale e molto soddisfacente.
A dicembre del 2014, a causa dei primi segnali dell'incrementare di un malessere da stress (proprio in virtù della situazione lavorativa e dell'aver valutato che forse quel percorso di lavoro non voglio mi appartenga più) e per evitare che la situazione peggiorasse come in passato, ho deciso, con molta difficoltà, un allontanamento dal lavoro per permettermi un periodo di riposo assoluto.
Ho cercato di dedicarmi (in questi ultimi 4 mesi) al recupero del mio benessere, concedendomi attività rilassanti (nei limiti delle possibilità e anche con molta fatica, dal momento che una componente di ansia a momenti forte in alcuni momenti), provando a recuperare anche una dimensione quotidiana del "fare quel che mi andava", senza alcun tipo di stress e sperando che col passare del tempo scattasse la molla dell' energia in più.
Ho corretto il mio regime alimentare e introdotto attività sportive, eliminando il leggero sovrappeso accumulato negli ultimi anni; tendenzialmente volevo recuperare me stesso.
Mi sono rivolto anche ad un dermatologo per recuperare preventivamente un diradamento dei miei capelli che mi ha causato un notevole disturbo emotivo (a valle di esami preliminare, la cura ha previsto minoxidil 2% e propecia).
Ho però valutato (in questo ultimo periodo) che la situazione personale di questi ultimi 4 mesi tendenzialmente è rimasta in una fase di stallo e notato un leggero peggioramento umorale con alcune notti disturbate da insonnia (e nonostante l'abbia letto sul web, non voglio assolutamente ricondurlo al propecia).
Ho preventivato un appuntamento col medico psichiatra che mi ha seguito anni fa per parlare della situazione.
La mia voglia è quella di tornare a sorridere e guadagnare quella energia forte che mi ha permesso in passato di scegliare con lucidità cosa fare sotto tutti i fronti della mia vita; qualora mi venisse consigliata una nuova assunzione di SSRI probabilmente l'accetterei (cercando di avitare il fastidioso aumento di peso accaduto con la prima assunzione, curando alimentazione e movimento fisico).
Vi chiedo: sarebbe possibile mantenere un eventuale parallelismo (ovviamente temporaneo) di assunzione tra propecia e SSRI?
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile utente,
entrambi i farmaci (Finasteride (Propecia) e farmaci SSRI) hanno un potenziale effetto in comune che può essere potenziato a vicenda: possono interferire con la funzione nella sfera sessuale. Benché, per entrambi i farmaci, tale problematica, nella maggior parte dei casi, si risolve dopo la sospensione.
E' doveroso dirlo, benché non esistono le controindicazioni assolute che precludono la coesistenza di entrambi i farmaci nella terapia farmacologica della persona.
In ogni caso, si va dallo psichiatra con aspettativa di una soluzione e non con una soluzione già pronta; e la decisione più sicura ed efficace lo prende il Suo psichiatra, concordandola con Lei. Ovviamente, il Suo psichiatra deve essere informato sia degli altri farmaci che Lei assume, sia delle Sue condizioni di salute. Valutare la sostenibilità delle associazioni fra i farmaci - anche questo è il suo compito. Sono possibili le alternative rispetto agli antidepressivi SSRI, benché l'Es-citalopram (Cipralex) è da considerare, perché è stato efficace.
entrambi i farmaci (Finasteride (Propecia) e farmaci SSRI) hanno un potenziale effetto in comune che può essere potenziato a vicenda: possono interferire con la funzione nella sfera sessuale. Benché, per entrambi i farmaci, tale problematica, nella maggior parte dei casi, si risolve dopo la sospensione.
E' doveroso dirlo, benché non esistono le controindicazioni assolute che precludono la coesistenza di entrambi i farmaci nella terapia farmacologica della persona.
In ogni caso, si va dallo psichiatra con aspettativa di una soluzione e non con una soluzione già pronta; e la decisione più sicura ed efficace lo prende il Suo psichiatra, concordandola con Lei. Ovviamente, il Suo psichiatra deve essere informato sia degli altri farmaci che Lei assume, sia delle Sue condizioni di salute. Valutare la sostenibilità delle associazioni fra i farmaci - anche questo è il suo compito. Sono possibili le alternative rispetto agli antidepressivi SSRI, benché l'Es-citalopram (Cipralex) è da considerare, perché è stato efficace.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 06/05/2015.
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