La sua consapevolezza lo stesso medico

salve, mia sorella è anoressica pesa 27 kg restia ai ricoveri ha 41 anni la vediamo regredire giorno dopo giorno nella sua consapevolezza che tutto potrebbe degenerare da un momento all altro. e per la sua consapevolezza lo stesso medico di base non vuole attivare nessun tso
sta lontana da tutti noi ha deciso di morire
noi familiari abbiamo mani legate . cosa possiamo fare? da qualche mese in abbiamo notato mani fino ai polsi di colore blu viola intenso con un colore concentrato all.indice verdastro. le unghia dono inguardabili. è anche difficile eseguirle un prelievo. cosa possiamo fare? a chi rivolgerci? il colore delle due mani a cosa è fovuto? non si reca.nemmeno piu dal medico di base. aiutatemi vi prego.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
sembra che non si tratta solo dell'anoressia, perché l'anoressico spesso non ha quella consapevolezza che Lei descrive nella Sua sorella; e l'anoressico, nel restringere la propria alimentazione, non ha, come intenzione, di morire.

Tenendo conto anche della tendenza all'isolamento, potrebbe trattarsi di uno stato depressivo grave, nel quale la persona può non rendersi conto della realtà (non solo per quanto riguarda le proprie condizioni di salute, ma anche dagli altri punti di vista), e le condizioni organiche non sono nemmeno l'unico rischio.

Dunque, è essenziale coinvolgere lo specialista psichiatra dei servizi pubblici (il medico di base in questi casi può avere competenze limitate).

Rivolgetevi prima da soli al Centro di Salute Mentale della Vostra zona, spiegando la situazione, chiedendo di fare l'accertamento e di prendere le rispettive decisioni.

Senza visitare la Sua sorella, lo specialista non può fare la valutazione e non può prendere le rispettive decisioni. Parlate sempre con lo specialista del Centro di Salute Mentale su come è meglio organizzare la visita, perché tale visita (l'Accertamento Sanitario) può essere disposta (su richiesta del medico psichiatra) anche come un provvedimento obbligatorio (se la paziente rifiuta la visita), tuttavia non è detto che la Sua sorella rifiuterà tale visita, ma non sappiamo come potrà reagire alla proposta di tale visita.

Per quanto riguarda il ricovero obbligatorio (TSO), decide sempre lo psichiatra se procedere in tal senso (in base alla visita che fa alla paziente), lo specialista psichiatra dell'Ospedale decide se convalidare tale procedimento, ed il Sindaco della Vostra città decide se approvarlo. Sono tanti elementi normativi, ma se ne occupa lo psichiatra del Centro di Salute Mentale, e, in pratica, tutto può essere fatto in un giorno solo. Voi dovete solo segnalare la situazione a lui.

Sebbene per Voi la situazione è chiara, lo specialista psichiatra non può decidere solo in base a quello che è riferito da parte Vostra, ma deve accertarsi personalmente delle condizioni della Sua sorella.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
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grazie speriamo possano attivarsi come da voi descritto. altro nn possiamo fare che affidarci e fidarci.
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