Di cosa soffro?

Salve, mi chiamo Luca e sono un ragazzo di 19 anni. Sono arrivato ad un punto fermo della mia vita, dove sono sopraffatto dai continui "problemi" di cui credo di soffrire. Sono arrivato al punto di non capire più cosa mi stia succedendo, cerco soluzioni, risposte ma non le trovo. Soffro di continui pensieri irrazionali che mi stanno bloccando, che mi stanno riducendo e buttando nell'apatia più cupa per non soffrire. Questi pensieri si riconducono ai miei hobby, ai miei gusti personali, al mio modo di essere e di vestire. Mi stanno causando una forte sconsolatezza e uno stato depressivo. Soffro di attacchi di panico mattuttini e uno stato di ansia, tutto secondo me riconducibile a ciò. Il problema principale è che non posso più fare ciò che prima mi piaceva, ciò che mi faceva per un po' evadere da una situazione familiare da me non accetta(vivo con il compagno di mia madre che mal sopporto, un rapporto con mio padre inesistente e in generale rapporti "freddi" con il resto dei miei familiari) perchè sono sopaffatto da continui pensieri disturbanti e distruttivi. Io so che sono irrazionali ma non riesco a superarli. Li subisco, mi cambiano drasticamente l'umore, per tutto il resto del giorno mi butto giù, mi domando perchè non posso normalmente fare le cose che gli altri fanno. Mi vergogno molto ma decidendo di comprendere di più sul mio problema scrivo qui alcune di questi pensieri, paranoie o ossessioni ( non so che nome dargli)
- non leggo più nessun libro da molti mesi, poichè non riesco a concentrarmi su quello che leggo, è come se la mia mente invece di concentrarsi su quello che leggo, si concentri su di me, vedendo le mie reazioni. Ho la convinzione che il mio cervello debba immaginare la scena di qualcunque cosa legga, e debba ricordarsi tutti i nomi di persona o località letti.
- Ho la convinzione (totalmente inspiegabile da me) che debba cercare di leggere e memorizzare tutti i nomi degli attori dei film durante l'inizio del film se compaiono in sopravisione. In questo modo il film sarà più "goduto".
- Se compro un dvd o un libro prima di leggerlo o visionarlo mi blocco e mi domando se devo leggere il retro delle copertine o meno, leggere nel caso del libro la prefazione o i ringraziamenti, ma cosa più assurda la mia mente è convinta che debba leggere il nome del traduttore nel caso lo scrittore del libro sia straniero perchè in questo caso "ho fatto più mio il libro".
- quando una cosa veramente mi piace iniziano pensieri disturbanti in cui mi domando se mi piace o no.
In passato ho sofferto di altre paranoie che dopo mesi sono riuscito a superare, ma queste mi hanno completamente bloccato, non faccio più nulla per paura di soffrire, faccio soltanto quelle attività che non mi interessano o solo superficialmente, ma tutto ciò che sento che mi piace lo sto evitando.
Sono in un profondo sconforto. Vorrei soltanto sapere di cosa soffro. Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Ma cosa le piace? A parte dare enorme soddisfazione a chi ha scritto il proprio nome in calce ad un libro o ad una traduzione, attività che prende poco tempo ed a cui non occorre attribuire gran peso, non si capisce in cosa consistano i pensieri invadenti...

Cosa le piace? Cosa fa nella vita a parte cercare di leggere un libro o di vedere un film con grandi difficoltà? CHI le piace, soprattutto, e cosa le piace FARE nella vita, o cosa fa... studiare, lavorare...

Le consiglio vivamente un incontro con uno psichiatra per valutare una psicoterapia, principalmente, per capire appunto COSA HA...

Perché per quanto lei sia stato esaustivo, a suo avviso, ci sono molte cose che non ha detto e per le quali, il modo di comunicarle potrebbe essere importante e in rete non si capirebbe da come lo scrive.

Certamente è importante che lei affronti questo problema.
Cerchi qualcuno a cui vuole bene e si faccia accompagnare (o vada da solo, ma preferisco di solito la prima opzione) presso il Centro di Salute Mentale.
Là la rassicureranno e l'aiuteranno ad uscir fuori da questi problemi, anche da quelli familiari, e ad emanciparsi, diventanto autonomo dal giudizio o dalla relazione con i suoi genitori.

Dr. Manlio Converti

[#2]
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Leggere il nome del traduttore non è una cosa che mi piace nel senso che mi rende felice, ma nella mia mente è nata l'idea che è più un vademecum del buon lettore, non so se mi spiego. Una fissazione, non so come spiegarla.
Per il resto mi piace leggere fumetti, libri, riviste specializzate, giocare ai videogiochi e guardare film o serie tv. Tutte attività che servono a rendere la mia vita più godibili, hobby che ogni persona ha. Ma sono tutte cose che in questo momento non sto facendo, perchè sono bloccato dalla paura di questi pensieri. Faccio un esempio di quello che mi succede:
-mi viene voglia di leggere un fumetto, ma già so che quando lo inizio a leggere succederà che non sarò concentrato abbastanza, che vorrò entrare mentalmente e sentimentalmente nel fumetto in modo da godermelo di più ma ciò mi farà perdere la concentrazione e mentre leggo penso a me che leggo, non so se rendo l'idea. Mentre invece non dovrei pensare a tutte queste cose, e leggermelo tranquillamente e in pace.
Altro esempio: vedo un immagine di un fumetto o di un videogioco che mi piace, in quel momento mi crea grande enfasi, sono in uno stato di eccitazione, forse causato anche dal volere ardentemente giocare o leggere quella cosa dal momento che sono mesi che non lo faccio. Contemporaneamente esce fuori il pensiero distruttivo che mi placa l'entusiasmo, lo fa scemare, e mi domanda perchè mi piace, e se mi piace per davvero. Lo so sono pensieri irrazionali ma che mi stanno distruggendo.Immaginate una persona che per cause a lui sconosciute e non per suo volere non può fare ciò che più gli piace e che altre persone fanno senza tutte queste paranoie mentali. In questo momento mi sento cosi.
Per il resto sono all'ultimo anno di liceo, la voglia di studiare è molto poca soprattutto perché non sono sereno e felice.
[#3]
Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Ancora non si capisce perché non è felice, ed anche sereno può non essere legato solo a questo fenomeno dei pensieri intrusivi...
Consultare uno psicoterapeuta del centro di salute mentale dal vivo le sarà di grande aiuto per aprirsi maggiormente, e valutare anche l'uso di farmaci per allontanare questi pensieri intrusivi.