Uso di xanax
Buongiorno,
assumo xanax in maniera continuativa da più di un anno. Ora sto seguendo il seguente dosaggio: 20 gg al mattino, 15 dopo pranzo e 15 la sera. La ragione dell'assunzione sono l'ansia e gli attacchi di panico che vivo quasi costantemente, eccetto in situazioni nelle quali mi sento al sicuro, per esempio in casa. L'ansia è molto forte al risveglio e faccio fatica a immaginare come potrò portare a termine la giornata di lavoro. Lavoro molto e l'ambiente è particolarmente difficile e ostile. Questo rappresenta una fonte di stress. Inoltre, non riesco più a guidare la macchina e sono costantemente preoccupata che possa accadere qualcosa di brutto; ho difficoltà a prendere decisioni e tendo a procrastinare. Sono consapevole del fatto che la mia ansia sia legata a problemi di dipendenza affettiva da mia madre, a sensazioni di inadeguatezza e di colpa anche per motivi reali (se ho l'influenza e non posso andare a lavoro mi sento in colpa e temo di essere licenziata), a vissuti di paura rispetto a qualsiasi iniziativa personale e resistenze nell'accettare che sono una persona adulta . Sul lavoro, sono sempre presente e ho rimandi positivi... ma rimugino continuamente.
Sono in terapia con approccio cognitivo-comportamentale da un anno. Il problema attuale è che lo xanax non mi da grandi benefici e che il dosaggio mi sembra alto...vorrei scalarlo ma allo stesso tempo ne temo gli effetti collaterali. Come posso fare?
assumo xanax in maniera continuativa da più di un anno. Ora sto seguendo il seguente dosaggio: 20 gg al mattino, 15 dopo pranzo e 15 la sera. La ragione dell'assunzione sono l'ansia e gli attacchi di panico che vivo quasi costantemente, eccetto in situazioni nelle quali mi sento al sicuro, per esempio in casa. L'ansia è molto forte al risveglio e faccio fatica a immaginare come potrò portare a termine la giornata di lavoro. Lavoro molto e l'ambiente è particolarmente difficile e ostile. Questo rappresenta una fonte di stress. Inoltre, non riesco più a guidare la macchina e sono costantemente preoccupata che possa accadere qualcosa di brutto; ho difficoltà a prendere decisioni e tendo a procrastinare. Sono consapevole del fatto che la mia ansia sia legata a problemi di dipendenza affettiva da mia madre, a sensazioni di inadeguatezza e di colpa anche per motivi reali (se ho l'influenza e non posso andare a lavoro mi sento in colpa e temo di essere licenziata), a vissuti di paura rispetto a qualsiasi iniziativa personale e resistenze nell'accettare che sono una persona adulta . Sul lavoro, sono sempre presente e ho rimandi positivi... ma rimugino continuamente.
Sono in terapia con approccio cognitivo-comportamentale da un anno. Il problema attuale è che lo xanax non mi da grandi benefici e che il dosaggio mi sembra alto...vorrei scalarlo ma allo stesso tempo ne temo gli effetti collaterali. Come posso fare?
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Lo xanax, come tutti gli ansiolitici, é una terapia soltanto sintomatica che andrebbe fatta per periodi brevi e sotto controllo specialistico. Per avere una reale e duratura efficacia occorrerebbero altri tipi di farmaci. Sarebbe opportuno quindi consultare uno specialista psichiatra sia per dismettere l'attuale terapia,sia, eventualmente,per iniziare una terapia efficace.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.2k visite dal 20/04/2015.
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