Attacchi di panico, ansia, depressione
Gentili dottori,
nel 2010 esordiscono i miei disturbi che lo psichiatra che ho interpellato in principio ha definito come sindrome depressivo-ansiosa con attacchi di panico ricorrenti e somatizzazioni multiple. La terapia che mi prescrive è escitalopram 10 mg e alzaprolam 10 gtt al dì. Dopo un mese e mezzo comincio a stare meglio e in breve tempo riprendo in mano la mia vita senza altri problemi. Nel 2012 in concomitanza con una situazione per me stressante (sono partito per un corso in Germania) ansia e attacchi di panico ricompaiono con un peggioramento depressivo. Il medesimo specialista mi prescrive escitalopram 15 mg e alzaprolam 10 gtt al dì. Comincio a stare meglio ed in breve recupero il tono dell'umore ed esco dagli evitamenti. Continuo questa cura fino al 2014 quando in seguito a riduzione graduale del dosaggio del Cipralex comincio ad avere episodi frequenti di eiaculazione precoce. Interpellando un altro specialista, stavolta neurologo, mi suggerisce che la cura degli attacchi di panico è sempre stata inefficace come dosaggio e mi propone un aumento del Cipralex a 20 mg per almeno 4 mesi questo per ovviare al problema di eiaculazione precoce. Da sottolineare che io attacchi di panico non ne avevo più da diverso tempo. Proseguo con quanto suggeritomi dal neurologo fino a settembre 2014. In questo periodo vado a convivere con la mia compagna ma si ripresentano ansia ed attacchi di panico. Decido di tornare dallo psichiatra che ho interpellato all'inizio che mi prescrive Cipralex 20 mg e delorazepam questo fino ad oggi. Ultimamente a causa anche di problemi con il lavoro il mio umore non è risalito di molto, continuo ad avere attacchi di panico e lo specialista ha deciso di associare il Samyr 200 mg al Cipralex. Questo mi provoca molti picchi d'ansia durante la giornata tanto da farmi decidere di sospenderne l'assunzione dopo pochi giorni. A questo punto non so cosa fare perchè lo specialista mi ha detto che una cura che ha funzionato non si cambia ma io comincio a dubitare della sua reale efficacia.
nel 2010 esordiscono i miei disturbi che lo psichiatra che ho interpellato in principio ha definito come sindrome depressivo-ansiosa con attacchi di panico ricorrenti e somatizzazioni multiple. La terapia che mi prescrive è escitalopram 10 mg e alzaprolam 10 gtt al dì. Dopo un mese e mezzo comincio a stare meglio e in breve tempo riprendo in mano la mia vita senza altri problemi. Nel 2012 in concomitanza con una situazione per me stressante (sono partito per un corso in Germania) ansia e attacchi di panico ricompaiono con un peggioramento depressivo. Il medesimo specialista mi prescrive escitalopram 15 mg e alzaprolam 10 gtt al dì. Comincio a stare meglio ed in breve recupero il tono dell'umore ed esco dagli evitamenti. Continuo questa cura fino al 2014 quando in seguito a riduzione graduale del dosaggio del Cipralex comincio ad avere episodi frequenti di eiaculazione precoce. Interpellando un altro specialista, stavolta neurologo, mi suggerisce che la cura degli attacchi di panico è sempre stata inefficace come dosaggio e mi propone un aumento del Cipralex a 20 mg per almeno 4 mesi questo per ovviare al problema di eiaculazione precoce. Da sottolineare che io attacchi di panico non ne avevo più da diverso tempo. Proseguo con quanto suggeritomi dal neurologo fino a settembre 2014. In questo periodo vado a convivere con la mia compagna ma si ripresentano ansia ed attacchi di panico. Decido di tornare dallo psichiatra che ho interpellato all'inizio che mi prescrive Cipralex 20 mg e delorazepam questo fino ad oggi. Ultimamente a causa anche di problemi con il lavoro il mio umore non è risalito di molto, continuo ad avere attacchi di panico e lo specialista ha deciso di associare il Samyr 200 mg al Cipralex. Questo mi provoca molti picchi d'ansia durante la giornata tanto da farmi decidere di sospenderne l'assunzione dopo pochi giorni. A questo punto non so cosa fare perchè lo specialista mi ha detto che una cura che ha funzionato non si cambia ma io comincio a dubitare della sua reale efficacia.
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Se la sintomatologia ansiosa é ancora in atto allora vuol dire che la terapia non si sta dimostrando efficace, anche in considerazione del periodo di assunzione abbastanza lungo e del dosaggio adeguato. Potrebbe essere opportuno rivedere la terapia, anche sostituendo la molecola antidepressiva. A questo proposito potrebbe essere utile consultare un altro specialista.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 19/04/2015.
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