Entact e peggioramento iniziale

Buongiorno.

Ho scritto qui il mese scorso a proposito di Entact.

Non sono riuscita a trovare il coraggio di intraprendere la cura ma l'ansia è peggiorata tanto che mi porta a vomitare quasi tutte le mattine prima di andare a lavoro.

Il mio problema principale nella reticenza a cominciare la cura è la paura di non riuscire ad affrontare, soprattutto nelle prime settimane, la giornata lavorativa, poiché il corpo dovrà abituarsi al farmaco.

Temo che l'ansia peggiori, di sentire meno controllo sul mio corpo, di non riuscire a fare le cose e che a lavoro possano accorgersi dello stato in cui verso.

Vorrei che qualcuno mi dicesse che si può andare a lavorare anche se si inizia una tale cura. L'alternativa sarebbe lasciare il lavoro, anche se non risolverebbe il problema, perché ho raggiunto l'apice dell'esaurimento nervoso.

Non so più dove sbattere la testa.

Grazie!!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Ma chi le ha detto che iniziando la terapia non poteva andare al lavoro?

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Nessuno. Sono io che temo di non farcerla. Già fatico ora, ho paura che le prime settimane saranno un incubo e che l'ansia mi impedisca di fare le cose a lavoro...
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Utente
Utente
Quello che sto chiedendo è se durante le prime settimane di terapia potrò andare "tranquillamente" a lavoro senza temere attacchi di ansia più forti... Se vorrete rispondrmi. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Non esistono impedimenti a lavorare assumendo la terapia.
Se svolge un lavoro per cui deve avere prontezza di riflessi deve fare attenzione.
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Utente
Utente
Il mio è un lavoro d'ufficio, ma gestendo diverse urgenze temo di non riuscire a gestirlo
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Utente
Utente
Buongiorno.

La mia ansia per l'assunzione riguarda anche la paura che possa farmi male a livello fisico (fegato ecc.) essendo una persona ipocondriaca.... Cosa mi può dire al riguardo? Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Penso che sia completamente infruttuoso continuare a girare sulla stessa argomentazione per trovare una reale motivazione alla cura.

La terapia prevista è quella che è stata prescritta.