Ansia e scosse di paura?
Salve, sono un ragazzo di 18 anni e sono in cura da una psicoterapeuta da 2 mesi per ansia.
Il mio primo attacco d'ansia l'ho avuto due mesi fa quando credevo di avere un infarto.
Fatti i controlli e quindi tutto negativo vado da una psicoterapeuta ed incominciò il mio percorso.
Lei dice che sono migliorato molto poiché l'ansia non cè l'ho più, o almeno i sintomi fisici gravi e anche la paura dell'infarto mi è passata.
È da due settimane però che io ho paura di essere in depressione e quindi di poter arrivare al suicidio.
Lei dice che è tutto normale poiché la mente ora che ho scoperto di cosa si tratta(ansia) non ha più quella barriera per proteggersi con i sintomi fisici(paura dell'infarto) e che ora sfocia in un'altra paura ovvero la paura del suicidio e della depressione.
Ho capito anche che il percorso che mi porta a cadere in ansia lieve(ho solo il rossore in petto) è sempre lo stesso di quando avevo paura dell'infarto.
E ovviamente so che io non mi suiciderei mai perché alla fine un'ossessione è un'ossessione di quello che abbiamo paura e io nel profondo la ritengo una morte bruttissima insieme all'infarto(ecco perché queste paure).
Veniamo al dunque.
Lei dice che sono migliorato perché non sfociò in attacchi d'ansia ma paradossalmente rispetto a prima penso alla mia condizione d'ansia e che quindi poi scaturisce i miei pensieri negativi tutto il giorno.
Da qui la paura di essere in depressione poiché ho letto che chi è in depressione non riesce a distrarsi, non riesce ad avere le stesse emozioni ed ha anche l'insonnia terminale.
Ed è qui che mi sale ancora di più la preoccupazione perché io mi sveglio quasi dopo 5 o 6 ore di sonno con i pensieri ossessivi.
Diciamo che faccio miei questi sintomi.
Inoltre da questa paura della depressione io appena vedo qualcuno ho paura che creda che io sia in depressione perché si vede dalla faccia(infatti sto sempre a guardarmi allo specchio); ho paura che io faccia le cose(anche una risata) solo per non sembrare in depressione. Diciamo che c'è un grande lavoro di autoanalisi ed è anche per questo che sto continuamente a pensarci.
Non vi dico da quando ho letto che le persone suicida provano una bella sensazione quando pensano al suicidio.
Sto sempre a controllare le mie sensazioni corporee ed è qui che scatta la beffa.
Mi sento peggiorato poiché ogni volta che sento qualche parola che abbia a che fare con suicidio o depressione oppure vedo magari qualcuno che mi ricorda che in quel preciso momento ho pensato ALL'ANSIA mi scatta una sensazione di paura che è simile ad una scossa di adrenalina(diciamo quando credi che la prof di sta per chiamare all'interrogazione e fa il tuo nome ma devi solo prenderle un caffè).
Ho scoperto che questa sensazione si può avere anche per le cose positive e quindi mi sono tranquillizzato.
Secondo voi sono davvero depresso oppure queste scosse d'ansia e quindi questa paura per tutto ciò che concerne il suicidio e l'ansia siano davvero perché sto migliorando?
Il mio primo attacco d'ansia l'ho avuto due mesi fa quando credevo di avere un infarto.
Fatti i controlli e quindi tutto negativo vado da una psicoterapeuta ed incominciò il mio percorso.
Lei dice che sono migliorato molto poiché l'ansia non cè l'ho più, o almeno i sintomi fisici gravi e anche la paura dell'infarto mi è passata.
È da due settimane però che io ho paura di essere in depressione e quindi di poter arrivare al suicidio.
Lei dice che è tutto normale poiché la mente ora che ho scoperto di cosa si tratta(ansia) non ha più quella barriera per proteggersi con i sintomi fisici(paura dell'infarto) e che ora sfocia in un'altra paura ovvero la paura del suicidio e della depressione.
Ho capito anche che il percorso che mi porta a cadere in ansia lieve(ho solo il rossore in petto) è sempre lo stesso di quando avevo paura dell'infarto.
E ovviamente so che io non mi suiciderei mai perché alla fine un'ossessione è un'ossessione di quello che abbiamo paura e io nel profondo la ritengo una morte bruttissima insieme all'infarto(ecco perché queste paure).
Veniamo al dunque.
Lei dice che sono migliorato perché non sfociò in attacchi d'ansia ma paradossalmente rispetto a prima penso alla mia condizione d'ansia e che quindi poi scaturisce i miei pensieri negativi tutto il giorno.
Da qui la paura di essere in depressione poiché ho letto che chi è in depressione non riesce a distrarsi, non riesce ad avere le stesse emozioni ed ha anche l'insonnia terminale.
Ed è qui che mi sale ancora di più la preoccupazione perché io mi sveglio quasi dopo 5 o 6 ore di sonno con i pensieri ossessivi.
Diciamo che faccio miei questi sintomi.
Inoltre da questa paura della depressione io appena vedo qualcuno ho paura che creda che io sia in depressione perché si vede dalla faccia(infatti sto sempre a guardarmi allo specchio); ho paura che io faccia le cose(anche una risata) solo per non sembrare in depressione. Diciamo che c'è un grande lavoro di autoanalisi ed è anche per questo che sto continuamente a pensarci.
Non vi dico da quando ho letto che le persone suicida provano una bella sensazione quando pensano al suicidio.
Sto sempre a controllare le mie sensazioni corporee ed è qui che scatta la beffa.
Mi sento peggiorato poiché ogni volta che sento qualche parola che abbia a che fare con suicidio o depressione oppure vedo magari qualcuno che mi ricorda che in quel preciso momento ho pensato ALL'ANSIA mi scatta una sensazione di paura che è simile ad una scossa di adrenalina(diciamo quando credi che la prof di sta per chiamare all'interrogazione e fa il tuo nome ma devi solo prenderle un caffè).
Ho scoperto che questa sensazione si può avere anche per le cose positive e quindi mi sono tranquillizzato.
Secondo voi sono davvero depresso oppure queste scosse d'ansia e quindi questa paura per tutto ciò che concerne il suicidio e l'ansia siano davvero perché sto migliorando?
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<< Secondo voi sono davvero depresso oppure queste scosse d'ansia e quindi questa paura per tutto ciò che concerne il suicidio e l'ansia siano davvero perché sto migliorando? >>
Gentile utente,
il problema principale non è questo, ma il rapporto con la Sua psicoterapeuta.
Perché Lei non può orientarsi nella valutazione su quello che Lei ha letto (sulla depressione, sul suicidio), o su quello che diciamo noi (fra l'altro, senza conoscerLa dal vivo) o su quello che dice la psicoterapeuta (che Lei è "migliorato" o "peggiorato"): tutto questo Lei lo fa, perché non è abbastanza sicuro di quello che prova Lei stesso.
Lei può parlare alla psicoterapeuta di quello che passa senza cercare a catalogarlo con le valutazioni ? Semplicemente dire a lei quello che prova ? Lei non ha bisogno delle valutazioni, ma delle sicurezze; e la sicurezza non si ottiene con le "valutazioni" di "miglioramento" o di "peggioramento", ma con qualcos'altro che è importante nel vostro rapporto.
Nel vostro rapporto Lei si sente sicuro ? E' determinato a fare la psicoterapia ? Sente che la psicoterapeuta Le aiuta in ciò ?
Gentile utente,
il problema principale non è questo, ma il rapporto con la Sua psicoterapeuta.
Perché Lei non può orientarsi nella valutazione su quello che Lei ha letto (sulla depressione, sul suicidio), o su quello che diciamo noi (fra l'altro, senza conoscerLa dal vivo) o su quello che dice la psicoterapeuta (che Lei è "migliorato" o "peggiorato"): tutto questo Lei lo fa, perché non è abbastanza sicuro di quello che prova Lei stesso.
Lei può parlare alla psicoterapeuta di quello che passa senza cercare a catalogarlo con le valutazioni ? Semplicemente dire a lei quello che prova ? Lei non ha bisogno delle valutazioni, ma delle sicurezze; e la sicurezza non si ottiene con le "valutazioni" di "miglioramento" o di "peggioramento", ma con qualcos'altro che è importante nel vostro rapporto.
Nel vostro rapporto Lei si sente sicuro ? E' determinato a fare la psicoterapia ? Sente che la psicoterapeuta Le aiuta in ciò ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Diciamo che io mi lascio influenzare da tutto quello che leggo su Internet.
Ed ho già letto che bisogna avere un buon rapporto con la psicoterapeuta e quindi mi sono chiesto se anche io ce lo avessi.
Io con lei parlo di tutto, anche dei miei problemi minori, ma ogni tanto mi faccio venire domande e se la psicoterapia non mi aiutasse e mi ha fatto peggiorare?
Però poi in fondo non vedo l'ora di andare da lei per dirle i miei dubbi quindi è un controsenso.
Anche io ho pensato al fatto che non sono sicuro di me stesso, ma il problema principale è che io sto così perché fondamentalmente non voglio stare così, ovvero voglio che tutti le mie ossessioni andassero via in un batti baleno solo che questo non si può fare.
Ma nei momenti di ansia forte e dei tanti dubbi metto in discussione tutto.
Ripeto mi lascio influenzare da quello che vedo su internet poiché magari anche se ho letto 'la persona depressa non si sente accettata dai suoi amici' ogni volta che un mio amico fa una battuta su di me io mi faccio la domanda è se adesso non mi sentissi accettato?
Quindi il mio problema principale è questo è solo con la psicoterapia posso uscirne fuori, nè farmaci nè altro
Ed ho già letto che bisogna avere un buon rapporto con la psicoterapeuta e quindi mi sono chiesto se anche io ce lo avessi.
Io con lei parlo di tutto, anche dei miei problemi minori, ma ogni tanto mi faccio venire domande e se la psicoterapia non mi aiutasse e mi ha fatto peggiorare?
Però poi in fondo non vedo l'ora di andare da lei per dirle i miei dubbi quindi è un controsenso.
Anche io ho pensato al fatto che non sono sicuro di me stesso, ma il problema principale è che io sto così perché fondamentalmente non voglio stare così, ovvero voglio che tutti le mie ossessioni andassero via in un batti baleno solo che questo non si può fare.
Ma nei momenti di ansia forte e dei tanti dubbi metto in discussione tutto.
Ripeto mi lascio influenzare da quello che vedo su internet poiché magari anche se ho letto 'la persona depressa non si sente accettata dai suoi amici' ogni volta che un mio amico fa una battuta su di me io mi faccio la domanda è se adesso non mi sentissi accettato?
Quindi il mio problema principale è questo è solo con la psicoterapia posso uscirne fuori, nè farmaci nè altro
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I farmaci potrebbero aiutare. L'approccio psicoterapeutico cognitivo-comportamentale di solito non esclude che la persona assuma anche la farmacoterapia, se è necessario, ma bisogna fare una visita psichiatrica dal vivo per decidere se è indicata la farmacoterapia e quale, in base alla valutazione diagnostica. E, se sarà indicata la farmacoterapia, tornare dallo psichiatra per i controlli.
Il farmaco sarà efficace se è mirato su un problema diagnosticato bene.
Il farmaco sarà efficace se è mirato su un problema diagnosticato bene.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.1k visite dal 11/04/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.