Malfunzionamento terapeutico
Buongiorno.
Espongo qui la mia esperienza, chiedendovi cortesemente un parere.
Da circa 8 mesi mi è stato prescritto il Fevarin, per trattare una sindrome depressiva derivata da ansia. Il dosaggio iniziale fu di 25 mg, per poi arrivare a 50 mg. Quando lo specialista mi aumentò la dose giornaliera a 100 mg, cominciai a stare poco bene: ansia incontrollabile (che piu volte non sono riuscito a domare nemmeno con 20-30 gocce di Lexotan o 10-20 di Prazene), sudorazione eccessiva, rabbia, stati di depressione alternati a stati di euforia e sintomi annessi.
Dopo averne parlato col mio medico di base, il dosaggio mi è stato nuovamente ridotto a 50. Questo da almeno 5 mesi a questa parte.
Ora però mi si presentano nuove sintomatologie. Avverto ormai quotidianamente dei sintomi ossessivi (nei confronti dei rubinetti del gas, delle luci della macchina, della serratura della porta di casa, delle luci accese...) e delle paranoie a forte carattere persecutorio (alcune di queste, sebbene possano realmente esistere, sono talvolta gonfiate e non poco...!). Insomma, non mi sento affatto bene. In particolare, questi sintomi talvolta li manifesto anche in contesti pubblici, e non sto a dirvi quanto per me sia umiliante soffrirne!
Tuttavia, nonostante riconosca che ci sia qualcosa che non va, ho un'estrema paura di andare di nuovo da uno psichiatra. Nello specifico, sono un seminarista, e il mio timore è che mi venga diagnosticata una patologia psichiatrica per la quale rischierei l'espulsione dal seminario.
Nonostante questa paura, però, riconosco di aver bisogno di capire realmente cosa causi questi sintomi, soprattutto in quanto a volte mi sento confuso, alienato e ho parecchi vuoti di memoria.
Egregi Dottori, avete un'idea di cosa potrebbe essere?
Ringrazio quanti risponderanno anticipatamente.
Cordialmente, vi saluto.
Espongo qui la mia esperienza, chiedendovi cortesemente un parere.
Da circa 8 mesi mi è stato prescritto il Fevarin, per trattare una sindrome depressiva derivata da ansia. Il dosaggio iniziale fu di 25 mg, per poi arrivare a 50 mg. Quando lo specialista mi aumentò la dose giornaliera a 100 mg, cominciai a stare poco bene: ansia incontrollabile (che piu volte non sono riuscito a domare nemmeno con 20-30 gocce di Lexotan o 10-20 di Prazene), sudorazione eccessiva, rabbia, stati di depressione alternati a stati di euforia e sintomi annessi.
Dopo averne parlato col mio medico di base, il dosaggio mi è stato nuovamente ridotto a 50. Questo da almeno 5 mesi a questa parte.
Ora però mi si presentano nuove sintomatologie. Avverto ormai quotidianamente dei sintomi ossessivi (nei confronti dei rubinetti del gas, delle luci della macchina, della serratura della porta di casa, delle luci accese...) e delle paranoie a forte carattere persecutorio (alcune di queste, sebbene possano realmente esistere, sono talvolta gonfiate e non poco...!). Insomma, non mi sento affatto bene. In particolare, questi sintomi talvolta li manifesto anche in contesti pubblici, e non sto a dirvi quanto per me sia umiliante soffrirne!
Tuttavia, nonostante riconosca che ci sia qualcosa che non va, ho un'estrema paura di andare di nuovo da uno psichiatra. Nello specifico, sono un seminarista, e il mio timore è che mi venga diagnosticata una patologia psichiatrica per la quale rischierei l'espulsione dal seminario.
Nonostante questa paura, però, riconosco di aver bisogno di capire realmente cosa causi questi sintomi, soprattutto in quanto a volte mi sento confuso, alienato e ho parecchi vuoti di memoria.
Egregi Dottori, avete un'idea di cosa potrebbe essere?
Ringrazio quanti risponderanno anticipatamente.
Cordialmente, vi saluto.
[#1]
Gentile utente,
purtroppo non è possibile formulare diagnosi senza aver prima effettuato una visita diretta.
Capisco i suoi timori, ma s effettivamente si trattasse di una patologia di natura psichiatrica in ogni caso sarebbe preferibile identificarla al più presto in modo da poterla affrontare nel modo migliore.
Le suggerirei quindi di consultare nuovamente uno psichiatra per chiarirsi i dubbi diagnostici e terapeutici.
Cordiali saluti,
purtroppo non è possibile formulare diagnosi senza aver prima effettuato una visita diretta.
Capisco i suoi timori, ma s effettivamente si trattasse di una patologia di natura psichiatrica in ogni caso sarebbe preferibile identificarla al più presto in modo da poterla affrontare nel modo migliore.
Le suggerirei quindi di consultare nuovamente uno psichiatra per chiarirsi i dubbi diagnostici e terapeutici.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#2]
Utente
Grazie della risposta tempestiva.
Le porgo un quesito solo, ora: nel caso si trattasse di una patologia psichiatrica del tipo schizofrenia, disturbo bipolare o disturbo della personalità con l'adeguata terapia si potrebbe tenere "sotto controllo" e condurre una vita pseudo-normale?
Distinti Ossequi.
Le porgo un quesito solo, ora: nel caso si trattasse di una patologia psichiatrica del tipo schizofrenia, disturbo bipolare o disturbo della personalità con l'adeguata terapia si potrebbe tenere "sotto controllo" e condurre una vita pseudo-normale?
Distinti Ossequi.
[#3]
Mi sembra che stia decisamente precorrendo i tempi con queste preoccupazioni.
I sintomi che ha descritto potrebbero avere numerose spiegazioni e fino alla loro definizione non mi sembra il caso di ipotizzare delle possibili cure.
In ogni caso, anche patologie come quelle citate possono avere un'ottima risposta terapeutica, soprattutto se riconosciute fin dall'esordio.
Cordiali saluti
I sintomi che ha descritto potrebbero avere numerose spiegazioni e fino alla loro definizione non mi sembra il caso di ipotizzare delle possibili cure.
In ogni caso, anche patologie come quelle citate possono avere un'ottima risposta terapeutica, soprattutto se riconosciute fin dall'esordio.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 11/04/2015.
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