Due anni senza vivere....
Cari signori medici...
devo premettere che ho da poco ricominciato a curarmi da uno specialista e ho ricominciato da circa 3 settimane a prendere una compressa da 100 mg al giorno di Fevarin... in passato avevo smesso con i medicinali, perche' da due anni a questa parte non mi stavano portando da nessuna parte,ho infatti un passato di accessi depressivi maggiori da circa 6 anni, che pero' si risolvevano in archi di tempo, seppur via via maggiori, al massimo un 5-6 mesi...poi, ricominciavano. Ho preso medicinali anche per via endovenosa e ho fatto anche terapia EC con il Magstim... Ma, questa volta, e' da 2 anni che non vivo piu'....diciamo che lavoro...sono praticante commercialista, ma...oltre a questo, altro non faccio. La prima settimana di medicinali (18-25 agosto di quest'anno) è stata devastante, come se mi fosse passato un treno addosso, tant'e' che il medico, alla descrizione dei miei sintomi mi ha assicurato che lo "swift" si sarebbe verificato intorno alla quarta settimana...Ma...io ho un ulteriore problema che mi angoscia, che il medico ha identificato come un alibi, ma che spero non sia una resistenza al mio recupero, perche', credetemi, non ce la faccio piu' a non vivere, vorrei avere la voglia di fare,di parlare, di sentirmi sciolto, di divertirmi, di avere una donna, come era in passato...Ho un 'ipoacusia neurosensoriale bilaterale, a cui giustamente ovvio con gli apparecchia acustici, ma...ovviamente, il recupero non puo' essere al 100%. Devo dire che da poco ho cominciato a fregarmene dell'aspetto estetico, anche perche', sono di tipo endoauricolare e non si vedono quasi per niente...ma...e' il continuo confrontarmi con i normoudenti, con il non percepire al 100% che mi angoscia. Devo premettere che la questione apparecchi acustici e' sorta da quest'anno, anche se il problema mi era stato diagnosticato a 23 anni, ma fino ad ora ne ho fatto a meno, perche' bene o male ci sentivo. Voglio recuperare il mio umore e la mia voglia di vivere e riuscire con la mia personalità a sovrastare questo problema....il mio medico e' ottimista...voi cosa ne dite? Grazie a chi potrà rispondermi
devo premettere che ho da poco ricominciato a curarmi da uno specialista e ho ricominciato da circa 3 settimane a prendere una compressa da 100 mg al giorno di Fevarin... in passato avevo smesso con i medicinali, perche' da due anni a questa parte non mi stavano portando da nessuna parte,ho infatti un passato di accessi depressivi maggiori da circa 6 anni, che pero' si risolvevano in archi di tempo, seppur via via maggiori, al massimo un 5-6 mesi...poi, ricominciavano. Ho preso medicinali anche per via endovenosa e ho fatto anche terapia EC con il Magstim... Ma, questa volta, e' da 2 anni che non vivo piu'....diciamo che lavoro...sono praticante commercialista, ma...oltre a questo, altro non faccio. La prima settimana di medicinali (18-25 agosto di quest'anno) è stata devastante, come se mi fosse passato un treno addosso, tant'e' che il medico, alla descrizione dei miei sintomi mi ha assicurato che lo "swift" si sarebbe verificato intorno alla quarta settimana...Ma...io ho un ulteriore problema che mi angoscia, che il medico ha identificato come un alibi, ma che spero non sia una resistenza al mio recupero, perche', credetemi, non ce la faccio piu' a non vivere, vorrei avere la voglia di fare,di parlare, di sentirmi sciolto, di divertirmi, di avere una donna, come era in passato...Ho un 'ipoacusia neurosensoriale bilaterale, a cui giustamente ovvio con gli apparecchia acustici, ma...ovviamente, il recupero non puo' essere al 100%. Devo dire che da poco ho cominciato a fregarmene dell'aspetto estetico, anche perche', sono di tipo endoauricolare e non si vedono quasi per niente...ma...e' il continuo confrontarmi con i normoudenti, con il non percepire al 100% che mi angoscia. Devo premettere che la questione apparecchi acustici e' sorta da quest'anno, anche se il problema mi era stato diagnosticato a 23 anni, ma fino ad ora ne ho fatto a meno, perche' bene o male ci sentivo. Voglio recuperare il mio umore e la mia voglia di vivere e riuscire con la mia personalità a sovrastare questo problema....il mio medico e' ottimista...voi cosa ne dite? Grazie a chi potrà rispondermi
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Il farmaco scelto ha anche buone proprietà sull'attenuazione della ripetitività del pensiero e quindi delle preoccupazioni senza fondo su problemi anche oggettivi ma per i quali ha già preso le decisioni adeguate. Pertanto la terapia può giovarle anche sotto questo aspetto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
il trattamento prescritto e' valido per la sintomatologia che lamenta.
Deve solo attendere il tempo necessario al suo funzionamento totale ed eventualmente discutere con il suo curante degli eventuali effetti non desiderati.
il trattamento prescritto e' valido per la sintomatologia che lamenta.
Deve solo attendere il tempo necessario al suo funzionamento totale ed eventualmente discutere con il suo curante degli eventuali effetti non desiderati.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
Sono all'inizio della quarta settimana di Fevarin e quello che sento ancora e' ansia, angoscia, astenia, spossatezza, vergogna, non so bene io neanche di cosa, esigenza di nascondermi,declino ogni invito ad uscire, ho sentore di non poter affrontare la vita di petto...sono sempre in silenzio, non ho fantasia, il pensiero è totalmente piatto quando l'ansia non fa capolino...non ho piu' idea di come si vive, non ho piu' idea di come posso essere veramente...praticamente ancora nulla e' cambiato...Se ricordo la prima volta che ho preso i farmaci quando avevo 22 anni (ora ne ho quasi 29), dopo circa un mese, fu come se scattasse una valvola, mi sentivo completamente diverso...mi sentivo "le palle"...parlavo anche a chi non conoscevo...avevo la battuta facile...ero molto affabile, spiritoso e sicuro di me...capisco che dalle ricadute e' sempre piu' difficile venire fuori, secondo voi quanto tempo devo ancora aspettare...? Il medico lo vedro' martedi prossimo, grazie...
P.S. per circa 10 anni ho fumato hashish pesantemente e il vecchio specialista mi diceva che le ricadute erano dovute a quello..poi alla fine del 2006 quando e' cominciato questo mio ultimo pesantissimo calvario ho smesso per circa un anno...poi, visto che le cose non cambiavano, ho detto, ma si chissenefrega...ho voglia di una canna...ho fumato una canna al giorno fino ad un mese fa...il nuovo medico dice che la droga assunta in maniera cronica contribuisce a far perdere il tono vitale, ma non e' questa la prima causa del mio malessere, mi ha fatto scrivere della mia vita, ma ancora non abbiamo cominciato l'analisi perche' aspettiamo che il mio umore risalga per evitare ciclicità nel pensiero negativo, grazie ancora.
P.S. per circa 10 anni ho fumato hashish pesantemente e il vecchio specialista mi diceva che le ricadute erano dovute a quello..poi alla fine del 2006 quando e' cominciato questo mio ultimo pesantissimo calvario ho smesso per circa un anno...poi, visto che le cose non cambiavano, ho detto, ma si chissenefrega...ho voglia di una canna...ho fumato una canna al giorno fino ad un mese fa...il nuovo medico dice che la droga assunta in maniera cronica contribuisce a far perdere il tono vitale, ma non e' questa la prima causa del mio malessere, mi ha fatto scrivere della mia vita, ma ancora non abbiamo cominciato l'analisi perche' aspettiamo che il mio umore risalga per evitare ciclicità nel pensiero negativo, grazie ancora.
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Ah, ma allora ci dice le cose a puntate. L'impressione è un pò diversa. Ciò non toglie che il fevarin sia un farmaci anti-ossessivo, e che non serve stare a contare i giorni ma fare il punto della situazione al termine stabilito con lo specialista.
Però il quadro sembra di tipo bipolare, coerentemente con il fatto che è un consumatore di haschisch e con la fase "disinibita" che c'è stata nella sua storia. Forse quindi sarebbe il caso di considerare questo ai fini del trattamento.
Per quanto se ne sa, i cannabinoidi rendono i disturbi affettivi più instabili e meno sensibili alle cure standard, almeno durante l'uso. Direi che le alterazioni del pensiero indotte dalle ossessioni non sono consigliabili in persone che hanno problemi depressivi e ossessivi.
Infine, "scrivere della sua vita" è utile sul piano diagnostico, sia per quel che racconta che per come lo racconta. Ma "ancora non abbiamo cominciato l'analisi" non capisco cosa voglia dire: psicanalisi su un soggetto in fase acuta di depressione e ossessioni ? Francamente non mi sembra un'ottima idea...Per agire sul pensiero ossessivo esistono eventualmente tecniche psicoterapiche diverse, con valenza curativa sui sintomi e sui meccanismi di autoriproduzione del pensiero ciclico, mentre l'analisi e l'interpretazione dei contenuti secondo una o l'altra teoria rischia di fornirle solo materiale da bruciare nel calderone delle ossessioni, e alimentare convinzioni e spiegazioni non verificabili.
Però il quadro sembra di tipo bipolare, coerentemente con il fatto che è un consumatore di haschisch e con la fase "disinibita" che c'è stata nella sua storia. Forse quindi sarebbe il caso di considerare questo ai fini del trattamento.
Per quanto se ne sa, i cannabinoidi rendono i disturbi affettivi più instabili e meno sensibili alle cure standard, almeno durante l'uso. Direi che le alterazioni del pensiero indotte dalle ossessioni non sono consigliabili in persone che hanno problemi depressivi e ossessivi.
Infine, "scrivere della sua vita" è utile sul piano diagnostico, sia per quel che racconta che per come lo racconta. Ma "ancora non abbiamo cominciato l'analisi" non capisco cosa voglia dire: psicanalisi su un soggetto in fase acuta di depressione e ossessioni ? Francamente non mi sembra un'ottima idea...Per agire sul pensiero ossessivo esistono eventualmente tecniche psicoterapiche diverse, con valenza curativa sui sintomi e sui meccanismi di autoriproduzione del pensiero ciclico, mentre l'analisi e l'interpretazione dei contenuti secondo una o l'altra teoria rischia di fornirle solo materiale da bruciare nel calderone delle ossessioni, e alimentare convinzioni e spiegazioni non verificabili.
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Utente
Dott. Pacini, se avessi voluto scrivere completamente non sarebbe bastata un'intera pagina; cmq l'ipotesi bipolare l'abbiamo anche presa in considerazione, per cio' che riguarda la "storia", era una cosa che mi aveva chiesto la prima volta che ci siamo visti, ma che poi abbiamo abbandonato, visto il mio umore molto basso, dovuto anche al fatto che durante questo periodo avevo conosciuto una donna su internet, in chat tutto ok...ma poi incontrati dal vivo...per me e' stato un blocco totale, anche dal punto di vista sessuale, perche' non riesco a mantenere un'erezione duratura...ma tutto questo lo sapevo gia'...me lo sentivo...e poi come potrei coinvolgere una donna se parlo col groppo alla gola, non rido, non reagisco, non vivo esperienze, sto sempre chiuso in casa....allora giu' con i pensieri ossessivi di non poter "tenermi" una donna e cose cosi...capisco l'indirizzo della terapia, ma, so che e' stupido... sono arrivato ad un punto in cui ho bisogno di un po' di vita e ne ho bisogno subito, ecco perche' conto i giorni di assunzione del farmaco...e, piu' vado avanti piu' penso che sono destinato a vivere cosi...questo mi crea angoscia...
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 11/09/2008.
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