Depressione ansia stalking e ricovero volontariato

Buonasera Sig.Dottori.
Ho chiuso due mesi fa la relazione con il mio ex, a causa della sua depressione di vari problemi tutto questo mi stava trascinando nel suo vortice di malessere e mal di vivere, forse perché sono una persona debole anch'io. Lui soffre di depressione da molto tempo con alti e bassi,da quando ho messo fine alla nostra relazione ha avuto anche attachi di ansia..attualmente so che va dallo psicologo due volte alla settimana prende gli antidepressivi e ha fatto una cura con lo xanax per gli attacchi d'ansia. Io continuo a star male e non riesco a voltare pagina perché in questi due mesi mi ha stalkerizzato invadendo la mia vita privata, tramite telefono, pedinamenti, incursioni al lavoro a casa mia, lettere, rigato la macchina ecc..anche da sua madre ho ricevuto pressione psicologiche..ieri ho avuto la notizia che si farà ricoverare volontariamente in un ospedale privato e che ha avuto altri episodi di attacchi di ansia (dove è ricorso al pronto soccorso) sebbene la cura farmacologica che ha avuto.. Io mi sento terribilmente in colpa, so che lasciandolo gli ho fatto del male..non riesco più ad uscirne sto male da molto ormai..prima per la relazione che non funzionava, l'amore che ho dovuto sopprimere con la separazione per il mio bene, ed ora i sensi di colpa.. Mi sento una cattiva persona per avergli fatto male e per averlo abbandonato. Oggi non sono riuscita neanche a recarmi a lavoro.. Questa notizia mi ha troppo sconvolto.. Non so come ritrovare la mia serenità.. Io non riesco a capire.. Davvero una persona depressa con attacchi d'ansia e pronta al ricovero sta così male ma comunque ha la forza di andare in palestra è uscire alla sera?sta veramente così male o è solo un modo per farmi del male e farmi sentire in colpa.. Non ci capisco più niente dopo tutti questi episodi mi sento sconvolta e smarrita
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
la notizia che lui si farà ricoverare non deve sconvolgerLa negativamente, perché se lui stesso vuole ricoverarsi, vuol dire che cerca le vie razionali per stare meglio, e di fatto, con quelle problematiche che lui ha il ricovero può dargli beneficio.

Lei si sente in colpa di averlo abbandonato ?

Lei scrive:

<<.. a causa della sua depressione di vari problemi tutto questo mi stava trascinando nel suo vortice di malessere e mal di vivere ..>>

Può spiegarlo meglio ? Come si comportava lui ? Come si manifestava la sua "depressione" e quali sono stati i "vari problemi" ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Se questo signore vuole ricoverarsi non capisco quale possa essere il problema.

Ha stabilito che la relazione con questa persona non poteva continuare e da persona adulta ha preso delle decisioni.

Se ritiene di avere qualche preoccupazione di altro genere potrebbe fare lei una visita psichiatrica per capire quale possa essere il suo problema specifico.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Evidentemente il problema esiste....
Si chiama sindrome di Stoccolma... in termini poetici.
Di fatto molte donne subiscono questi sensi di colpa gravi o gravissimi nonostante siano le vittime.
Le consiglio vivamente di parlare con uno psicoterapeuta per dei colloqui di sostegno per ritrovare sè stessa e la sua autostima.
Lei è più importante di quell'uomo ed ha fatto benissimo ad abbandonarlo al suo destino.
Lei merita di meglio.
Lei non ha nessuna colpa.
E' la nostra cultura che induce troppo spesso nelle donne un senso eccessivo di responsabilità nei confronti dei maschi aggressivi ed irresponsabili.
Lei vale di più di quanto al momento non riesca a credere. Si faccia aiutare e a farsi liberare dagli effetti terribili dei maltrattamenti che ha subito.

Dr. Manlio Converti

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Utente
Utente
Vi spiego i problemi e i motivi per cui ho deciso di mettere la parola fine..allora io amavo molto questa persona (mi sono pure tatuata il suo occhio), ma non era mai abbastanza.. Più cercavo di dimostrargli il mio amore è più lui lo metteva in discussione. Era un continuo testare la solidità del nostro rapporto, mettere sempre in discussione i miei sentimenti, secondo lui io non l'ho amavo veramente e non ci tenevo a noi e al nostro benessere.. Accuse continue su ipotetici tradimenti o altro.. Io vi giuro che le ho provate tutte.. Ma più facevo (gesti, parole, coccole) tutto quello che si può fare per dimostrare ad una persona che lo ami, invece di avere un risultato positivo avevo l'effetto contrario.. Avete mai avuto l'impressione di averle provate tutte di avere dato il 100% eppure non bastava, è la frustazione è il seno di fallimento che si prova quando vedi che non funzionava nulla..ecco tutto questo accuse, tutti i miei tentativi per dimostrare il,mio sicero amore e litigi, chiarimenti infinite per non arrivare a nulla mi stavano trascinando in depressione o in esaurimento.. Mi sentivo svuotata perché avevo già dato tutto.. Alla fine piangevo ogni giorno e tutto questo stress e sofferenza mi faceva impazzire e mi impediva di portare avanti lucidamente i miei impegni della giornata e vivere serenamente
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Utente
Utente
Poi sui comportamenti, cosa dire ci sono stati un paio di episodi che mi hanno spaventata o che ho trovato poco comprensibili. Al mattino si svegliava per andare in bagno, poi si addormenta in posizione fetale sul tappeto del bagno con la ventola del scalda bagno accessa rivolta verso il suo sedere (non sto scherzando) potete immaginare la mia faccia quando ho scoperto questo suo vizio che non riesco a capire.. Poi un'altra volta dopo una litigata furibonda deve avere avuto un attacco di panico o non so cosa..ha iniziato a respirare male affannosamente, un colpo piangEva disperato un colpo diventava violento e io mi sono spaventata a morte non sapevo cosa fare..alla fine c'è voluto un po' di tempo perché gli passase è ancora oggi non capisco cosa sia successo.. Sembrava sotto l'effetto di qualche droga..gli chiedevo che cos'hai?cosa ti succede?è l'unica risposta che mi ha dato è stato "è una cosa psichica"..di fondo i nostri litigi sfociavano perché io mi basava sulla realtà su quello che vedevo su fatti concreti, lui in base alle sue emozioni o quello che percepiva lui.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Grazie di aver spiegato meglio la storia.

Ora è più chiaro che il Suo ex-compagno era praticamente malato, da più tempo, e se non la separazione, probabilmente lui non avrebbe pensato a curarsi più seriamente. La sua malattia non è stata solo la depressione o gli attacchi di panico.. In alcune persone la gelosia può avere un carattere delirante, potendo essere in tali casi un sintomo anche di una malattia psicotica o di un disturbo di carattere al limite con ciò. Dunque, speriamo che lui si ricoveri davvero.

Condivido quello che hanno scritto i colleghi, e capisco anche un naturale vissuto di sofferenza quando lasci la persona amata,

ma vedo qui centrale la malattia di lui, che va curata più sul serio, e che durante il vostro periodo di stare assieme, probabilmente in parte è peggiorata (trovando nel vostro rapporto l'oggetto di applicazione della gelosia delirante), e solo in parte è stata mitigata dai lati positivi del rapporto stesso. Capita che alcune persone si scompensano proprio di fronte al rapporto sentimentale.

Adesso lui soffre, perché nella separazione è naturale, ma non è detto che prima lui soffriva meno o che era meno malato. La separazione ha aperto la strada perché lui si curi più sul serio (e non solo con i rimedi puramente sintomatici come lo Xanax; e non solo coi farmaci), e ci sta anche il ricovero. Questo deve essere un messaggio a lui. E Lei... può avere la coscienza pulita, perché forse ha preso la decisione che è la migliore, per ora, anche per lui..

Il mio collega che Le ha consigliato la psicoterapia ha ragione. Penso che per dare il meglio di sé ad altri, bisogna essere più integri noi stessi; talvolta il meglio che possiamo dare ad altrui è metterlo di fronte alla realtà, anziché accondiscendere ai suoi deliri;

bisogna anche prendere la consapevolezza dei limiti delle proprie possibilità di sopportazione,

e, che decidendo di stare con una determinata persona, pur di soffrire, in realtà si trova l'incastro per certi aspetti caratteriali propri, e, sebbene sembra che in tale coppia "una persona compensa l'altra", a monte ci sono i problemi caratteriali di ciascuno, ed anche i nostri...
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