Questo mio disturbo ossessivo-compulsivo è scoppiato poche settimane fa

Buonasera,volevo avere un consulto riguardo alla mia situazione.Premetto di essere un soggetto fortemente ansioso ed ipocondriaco.Da due anni a questa parte,dopo alcune serate in discoteca con conseguente acufene transitorio regredito nel giro di poche ore, ho covato la paura di insorgenza di un acufene,facendo sempre attenzione al suono del silenzio.Nel Dicembre scorso sono stato affetto da ipoacusia monolaterale sx regredita nel giro di pochi giorni con terapia cortisonica.Questo mio disturbo ossessivo-compulsivo è scoppiato poche settimane fa.Dopo aver scaricato da internet un test audiometrico,ho sentito con le esili casse del mio portatile una frequenza di 2000 hertz con intensità pari a 95 decibel circa.Questo episodio ha aumentato in maniera esponenziale l'ansia che già covavo da tanto tempo.Sono subito andato da vari otorini facendo i test di rito(tutti con esito molto positivo),rassicurandomi di stare tranquillo perchè se l'acufene fosse sorto sarebbe emerso subito.La matttina seguente,dopo essermi svegliato,ho cominciato a far caso ad un rumore nel silenzio che prima non sentivo,ma non era acufene,altrimenti mi sarei subito allarmato.Il giorno seguente,in concomitanza con un esame per me molto importante e motivo questo di forte stress,è emerso un disturbo per il quale sentivo un suono che si accompagnava a dei precisi rumori che sentivo,come ad esempio il passaggio delle auto o la televisione.Ho passato i primi giorni come un incubo,ho eseguito un ulteriore visita otorinolaringoiatrica con ulteriore rassicurazioni sul fatto che il disturbo che accusavo non era dovuto al test audiometrico fatto da me,anche perchè l'esame fattomi dei riflessi stapediali consiste nell'emissione di suoni con intensità pari a 80 e 100 decibel su varie frequenze,quindi anche di intensità maggiore del test fatto da me.Avevo anche ipotizzato che il disturbo fosse dovuto ad una pulizia delle orecchie per il cerume,ma poichè il disturbo è soorto una settiman dopo questa pulizia,anche questa ipotesi è da scartare.Escluse lesioni e danni a livello uditivo,mi sono recato da un neurologo e successivamente da uno psichiatra.Il neurologo,una volta esposta la situazione,mi ha prescritto Serenase(5 gocce la mattina e a pranzo e 7 la sera) e Frontal,già dal giorno seguente ho notato importanti miglioramenti,considerazione questa che mi fa propendere ancora di più per la causa psichica del problema.Poco tempo dopo mi sono recato da uno psichiatra,il quale,sempre dopo esposizione della mia storia,mi ha spiegato che la causa di questo mio disturbo è da rilevare nei neuroni ansiogeni,residenti nella parte emotiva del cervello,i quali,una volta iniziata la mia fissazione per l'orecchio,non hanno fatto altro che "apparecchiarsi" e nutrirsi di questa mia ansiae che inoltre l'ipoacusia accusata a Dicembre non sarebbe altro che un sintomo di questa mia ansia e psicosi e che il test audiometrico fatt da me avrebbe colpa non perchè abbia causato danni a livello uditivo, ma perchè ha rappresentato il punto massimo che ha fatto esplodere questo meccanismo ansiogeno e psichico.Come spiegatomi dallo specialista,questa dinamica mentale serve alla mia mente per nascondere un dolore di fondo(forse la perdita di mio padre circa 4 anni fa) oppure questo meccanismo potrebbe essere causato da un fattore ereditario(casi di depressione ed ansia in effetti ci sono stati nella mia famiglia da parte paterna).Lo psichiatra mi ha parzialmente modificato la terapia aggiungendo una molecola,ritenuta precedentemente assente,rappresentata dal Sereupin(mezza per 15 giorni e poi intera) con sostituzione del Frontal con il Prazene(benzodiazepina a lunga durata invece che a breve durata come il Frontal).Mi ha spiegato che la terapia deve essere fatta per un mese e mezzo per eliminare il disturbo,successivamente dovrà essere intrapreso un approccio psicoterapeutico per eliminare alla radice il meccanismo evitando cosi' che si possa ripresentare.Preciso infine che il disturbo uditivo,ora progressivamente atttenuatosi,non è un sibilo,nè fischio,nè rumore di ruscello,nè ronzio,niente di tutto ciò o simile,ma un suono che si accompagna a dei rumori che sento,quindi non credo si tratti di acufene,altrimenti me ne sarei accorto subito,esclusa inoltre iperacusia dai vari otorini per assenza di fastidio e dolore.
Volevo avere delle opinioni in merito alla mia vicenda,grazie in anticipo per la disponibilità e collaborazione.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
penso che rivolgersi allo psichiatra è stato un passo corretto,

però:

- non avrei avuto lo stesso approccio per quanto riguarda la durata della cura farmacologica: per normalizzare la situazione in maniera stabile potrebbe essere necessario un periodo parecchio più lungo, la durata del quale penso che sia un po' affrettato definire a priori, e lo si valuterà con lo psichiatra nel corso del monitoraggio.

- inoltre, non vedrei logico iniziare la psicoterapia solo in concomitanza con la sospensione dei farmaci: si può farli assieme; la psicoterapia non necessità che Lei sia "pulito" dai farmaci, anzi, in una condizione stabilizzata dai farmaci si può essere meno condizionati della malattia e più consapevoli del lavoro terapeutico.


Vorrei chiederLe:

a Lei è capitato far uso di sostanze ?

chi ha fatto la diagnosi scritta da Lei nel titolo (Dist. ossessivo-compulsivo) ?

(penso che non è un tipico Dist. ossessivo-compulsivo, e che con lo psichiatra potrete chiarire la diagnosi ancora meglio

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
Grazie intanto per la tempestiva risposta.
Devo precisare alcune punti del mio precedente post poco chiari a causa della concitazione del momento.
1.Lo specialista non ha diagnosticato il doc,è stata solo una mia deduzione da "profano" della materia,deduzione mi rendo conto inesatta e inadatta al mio caso.

2.Mi correggo inoltre dicendo che il dottore mi ha solo detto che tra un mese potrò avere una "fotografia" diversa di me,ma la definizione precisa sul tempo di assunzione dei farmaci non è stata fatta,tra un mese avrò un nuovo incontro con lui.

3.Per quanto riguarda l'approccio terapeutico in un secondo momento,sicuramente ho dedotto male io pensando che fosse concomitante con la sospensione dei farmaci.

4.Come terapia mi è stato prescritto:
.colazione,Sereupin 20 mg (mezza per i primi 15 gg e poi intera)
Prazene,10 gocce

.cena,Prazene 20 gocce
Serenase 10 gocce

5..Non ho mai fatto uso di sostanza di alcun genere

Come definirebbe il mio disturbo?Grazie anticipatamente per la disponibilità e cortesia.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
1.Lo specialista non ha diagnosticato il doc,è stata solo una mia deduzione da "profano" della materia,deduzione mi rendo conto inesatta e inadatta al mio caso.>>

- Non è detto che la Sua intuizione sulla diagnosi sia del tutto sbagliata (e la cura a Lei prescritta può anche far pensare al DOC, perché utilizzata anche nel DOC), ma Le consiglio di chiedere al Suo psichiatra: quale è la diagnosi, secondo lui ? Qui, in internet, non è possibile fare le diagnosi, ma posso esprimere dubbi o considerazioni: non è che ho scartato il DOC, ma è un quadro che non mi sembra tipico per il DOC. E' piuttosto presente una tendenza Ipocondriaca (la quale può essere di per sé una malattia), ma, in base alle Sue informazioni, non potrei nemmeno escludere del tutto che in questa maniera si è manifestato un disturbo psicotico (del quale i sintomi dis-percettivi possono essere un sintomo). Dunque, la diagnosi andrebbe studiata con attenzione.

3.Per quanto riguarda l'approccio terapeutico in un secondo momento,sicuramente ho dedotto male io pensando che fosse concomitante con la sospensione dei farmaci.>>

- Sì, la psicoterapia non deve iniziare solo in concomitanza con la sospensione dei farmaci. Dall'altra parte, prima di iniziare la psicoterapia, è corretto aspettare e vedere che le condizioni cliniche sono abbastanza stabili, e forse è quello che intendeva il Suo psichiatra, quando diceva che tra un mese potrò avere una "fotografia" diversa di Lei. Io direi: una "fotografia" più affidabile, perché magari più pulita dai sintomi insorti nell'ultimo periodo.
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Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità e collaborazione,la terrò aggiornata sul decorso della terapia.Un saluto cordiale.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Grazie, un saluto anche a Lei
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Utente
Utente
Buongiorno,la contatto in merito agli aggiornamenti sulla terapia e il decorso della cura.Ormai il fastidio si è ridotto al solo ascolto della musica,e ciò provocava in me ansia e curisoità.
Sono stato a fine Aprile dallo psichiatra il quale,dopo una seduta di psicoterapia,mi ha spiegato il perchè la musica mi dava fastidio dignosticandomi un'ipocondria funzionale.Su mia specifica domanda,mi ha assicurato che anche questo disturbo passerà con il decorso della terapia che mi è stata assegnata,uguale a quella precdente.Volevo avere in merito a questo un consulto ed un parere,grazie in anticipo per la disponibilità e cordialità.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
se, come Lei scrive, "il fastidio si è ridotto", potreste essere sulla buona strada, e questo mi fa piacere; ma non posso fare le altre considerazioni né sulla diagnosi, né sulla terapia, perché non La sto seguendo come paziente, ma Lei ha un proprio specialista, e bisogna fare riferimento a quello che dice lui.
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta alla mia richiesta di consulto.Posso chiederle solo ,sempre se può rispondermi,quanto sarebbe il tempo di un decorso completo in casi come questi?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,

secondo me, è impossibile rispondere alla Sua domanda in modo preciso, prevederlo a priori. Tuttavia, Lei fa bene a sollevare questa domanda, perché questa ci rimanda alla questione sulla diagnosi (si può fare le prognosi solo se conosciamo la diagnosi).

Se la diagnosi è "un'ipocondria" (come si è espresso il Suo psichiatra, e Lei stesso scrive: "Premetto di essere un soggetto fortemente ansioso ed ipocondriaco"), e se la domanda è in quanto tempo si guarisce dall'ipocondria, la risposta è che si tratta di una malattia cronica, difficile da curare (possono volerci gli anni) e non sempre nemmeno guaribile al 100%. Quanto meno, certamente non basta solo la farmacoterapia, ma la farmacoterapia può essere importante per ridurre i livelli di ansia e di attenzione focalizzata sui sintomi, in modo da facilitare almeno una gran parte del lavoro.

La prognosi sarebbe stata diversa, se ad accentuare le tendenze ipocondriache fosse stata un altra malattia psichica, come un disturbo d'ansia, di umore o psicotico, perché tali malattie sono più facilmente controllabili con la farmacoterapia. Ma sono sempre malattie croniche, che richiedono il mantenimento della cura per tempi protratti.

Credo però, che la Sua domanda è stata diversa. Ovvero, credo che Lei vuole sapere quanto tempo ci vuole per liberarsi da quel sintomo che La disturba ora. Allora, sempre nel caso nel quale si tratta di un sintomo spiegabile dalla Sua tendenza ipocondriaca, la liberazione dal sintomo può essere anche abbastanza veloce, perché non dipende solo dalla terapia che Lei fa, ma anche dal meccanismo della malattia stessa (ipocondria) che si basa molto sulla suggestione: sia nell'insorgenza del sintomo, sia nella sua scomparsa. Solo che, sempre se parliamo dell'ipocondria, la scomparsa di un sintomo non vuol dire la guarigione dalla malattia, perché, tipicamente, dopo un po' di tempo compare un'altra preoccupazione, focalizzata magari su un altro problema fisico o psichico. La durata di questa focalizzazione attentiva sul sintomo non dipende solo dai livelli d'ansia, ma anche dagli altri fattori soggettivamente significativi per la persona (ad esempio, non a caso Lei si preoccupa del Suo udito: l'udito può avere una certa importanza personale proprio per Lei). Se Lei stesso si riconosce come un soggetto ipocondriaco, allora sa di che cosa parlo.

Vorrei essere capito bene: non intendo che nell'ipocondria tutto dipende solo dalla suggestione e dal significato personale del sintomo. La fase più acuta, con l'accentuarsi delle preoccupazioni per un sintomo, può essere molto alleviata dalla farmacoterapia, cui scopo è la riduzione dei livelli d'ansa.

Oltre a questo, nel Suo caso, non è detto che il problema attuale (dell'udito) è spiegabile solo nei termini dei meccanismi della malattia psichica. L'ipocondria contribuisce ad accentuare la nostra attenzione su alcuni sintomi, contribuisce ad avviare un circolo vizioso, ad essere poi sempre pronta a "cercarsi" le altre malattie e gli altri sintomi, e dunque, può essere di per sé una malattia seria; ma... le sensazioni corporee che cogliamo nell'ipocondria non arrivano dal nulla: ci sono realmente (nell'ipocondria noi li diamo una interpretazione errata, ma a partire dai segnali del corpo che ci sono realmente). Dunque, anche questo lato è da considerare. Lei scrive di essere stato esposto ai suoni ad una discoteca. Ha potuto trattarsi di un trauma acustico, il quale però è probabile (ed è normale e fisiologico) che stia guarendo (mi sembra di ricordare, che Lei scriveva, che i controlli degli otorinolaringoiatri sono stati negativi). Il ripristino delle funzioni di questo organo di senso richiede le condizioni ottimali. Tali condizioni ottimali non devono includere né l'esposizione agli stimoli sonori troppo intensi, e nemmeno all'isolamento acustico totale, perché quest'ultimo può alienare il nostro stato mentale: nel silenzio totale .. possono avere più facilmente luogo le percezioni che non provengono dal mondo esterno.

La cosa migliore è capire quale tipo di stimolo sonoro è più gradevole e ottimale per noi, e ascoltarlo ogni tanto può essere anche un buon rimedio anti-ansia, oltre che benefico per le orecchie.
[#10]
Utente
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio tempestivamente per la risposta come sempre esauriente.
Volevo precisare alcune cose,forse da me poco spiegate bene.
-sono stato in discoteca l'ultima volta due anni fa,quindi non credo che il mio disturbo(sorto a Febbraio) e le serate in discoteca siano collegate.L'unica cosa che è sorta da quelle serate in discoteca è stata la paura che mi venisse un acufene.
-l'unico possibile trauma acustico potrebbe esser derivato dall'ascolto della frequenza a 95 decibel a 2000 htz,ma anche ciò è stato escluso con un immediato esame audiometrico che ha fortunatamente ha dato esito negativo.
Credo quindi che il mio disturbo sia di origine esclusivamente psichica dal momento che non vi è stato nessun trauma acustico precedente all'emergere della sintomatologia,ora ridottasi al solo ascolto della musica.
Comunque ha centrato in pieno il punto,volevo proprio sapere il temo di regressione della sintomatologia.Vorrei avere un suo parere ora che il quadro da me fornito appare più chiaro da un punto di vista temporale in merito a tutti gli accadimenti.
Un saluto cordiale.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Grazie per le precisazioni. Comunque, i nuovi dettagli non cambiano la risposta la quale mi è possibile darLe (e la quale Le ho dato): lasciando a parte il discorso più prettamente acustico (il quale, in realtà, non è di mia stretta competenza), penso che ha senso rileggere tutto il resto che ho scritto.

Le tempistiche precise secondo me non si può dare, e, in ogni caso, la prognosi deve fare lo specialista curante, in base al monitoraggio dell'andamento del Suo quadro.

un saluto
[#12]
Utente
Utente
Bene,allora la terrò aggiornata sul decorso della terapia.Le volevo chiedere solo se la sintomatologia può sparire del tutto.Il mio specialista ha detto di si ma per sicurezza e mia tranquillità vorrei anche un suo parere.Grazie per la risposta e la collaborazione,
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
Le ho già risposto (replica # 9).

Grazie per il rispetto e la stima dimostratami da parte Sua,
tuttavia, è meglio che non mi aggiorni, perché bisogna fidarsi del proprio specialista (altrimenti a che cosa serve essere seguiti).

Così è meglio per voi.
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