Ansia, dolori e fiato corto

Buongiorno,
ho 19 anni e circa un mese e mezzo fa ho avuto il mio primo attacco di panico (tachicardia, sensazione di svenimento, vista annebbiata e tremori) a seguito di un periodo di particolare stress (esami universitari, sono molto emotivo).
Nella settimana successiva altri due episodi analoghi, il medico curante mi ha prescritto una visita cardiologica (tutto ok) e un'ecografia alla tiroide (anche qui nessun problema di rilievo).
Dall'ultimo attacco ho iniziato a preoccuparmi seriamente per la mia salute e ad avvertire i sintomi più svariati.
Non contento di tutto ciò ho iniziato anche a considerare l'ipotesi di aver trascurato qualcosa riguardo un testicolo ingrossato (poi risultato essere un semplice idrocele), pensando di aver chissà quale male.
Da quel momento ho iniziato a sentirmi strano: dolori muscolari (in particolare rigidità del collo, bruciore alla base di esso e dolore alle dita delle mani), sensazione di nodo alla gola, bruciori di stomaco, continui movimenti intestinali, fastidio ad entrambe le ascelle (al tatto non rilevo gonfiori), difficoltà di concentrazione e, soprattutto, fiato corto e facile affaticabilità.
Gli attacchi di panico non si sono più verificati, non ho assunto nessun ansiolitico ma, pur sentendomi abbastanza rilassato, continuo ad avere questi problemi.
Nonostante gli esami non abbiano evidenziato nulla sento che qualcosa non va.
Può la sola ansia sviluppatasi in questo lasso temporale aver causato tutte queste sensazioni?

Grazie in anticipo.

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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
l'ansia si può manifestare in molteplici forme, sia fisiche che psichiche.
Sintomi tipici sono infatti il cardiopalmo, le difficoltà respiratorie, la tensione muscolare, l'ipersudorazione.... ma anche i pensieri ossessivi, le paure immotivate, le strategie per evitare situazioni che incutono timore...
Inoltre nella maggior parte dei casi, l'ansia si manifesta in forma generalizzata e continua più che con veri e propri attacchi di panico.
Ciò che sembrerebbe più indicativo per una forma ansiosa nella descrizione della sua situazione è comunque il fatto che gli esami effettuati non abbiano evidenziato alcuna patologia organica.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la disponibilità e la celerità della risposta.
Come dovrei comportarmi ora secondo Lei? Attendere che la mia ansia si attenui spontaneamente con il passare del tempo o intraprendere un percorso di cura farmacologica/psicologica?
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
E' difficile rispondere ad uno domanda simile, tanto più perchè la descrizione di un malessere via internet lascia inevitabilmente molte lacune.
Potrebbe chiedere un parere diretto ad uno specialista per chiarirsi le idee, ma la scelta finale può prenderla soltanto lei valutando quanto l'attuale condizione sia tollerabile.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Va bene, proverò a sentire il parere di uno specialista, grazie ancora!
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