Doc che riaffiora

Salve,ho già sofferto in precedenza di Doc omosessuale curato tramite psicoterapia che ero riprenderò sicuramente. Non sono qui per fare della psicoterapia ma solo perché fondalmente scrivere placa il mio Doc e sentire delle risposte che smentiscono il mio Doc già mi fa sentire meglio. Ovviamente potete e dovete dirmi che potrei essere omosessuale se questo è il vostro pensiero. Come si è capito sono molto insicura,do importanza a ciò che gli altri dicono,non credo in me,non mi piaccio fisicamente e ho sempre sofferto di ansia,probabilmente anche un po' "ereditaria" in quanto mio babbo da sempre è iper ansioso. Scrivo perché ultimamente il Doc era scomparso e mi ero trovata benissimo con il mio fidanzato poi tac è rispuntato all'improvviso. A volte addirittura quando facciamo sesso mi sembra che il mio ragazzo sia una donna,ha dei tratti molto delicati e i capelli corti che però quando " sta sopra" scendono che sembra tipo una ragazza con il caschetto. Ovviamente oltre a sentirmi mezza pazza questo ha influito tantissimo nel mio rapporto sessuale a tal punto che non ho voglia di fare l'amore. Quando facciamo i preliminari mi sembra di farli ad una donna perché a lui piace essere leccato (scusate la volgarità ma non so come esprimermi) nei testicoli e mi sembra letteralmente di leccare una vagina. Ho caricato il sesso di tutti i miei disagi. Non riesco a capire se sono veramente omosessuale o se è tutta ansia. Questo rovina tutta la mia relazione
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
mi sembra che il termine "DOC" (disturbo ossessivo-compulsivo) può non essere un termine corretto rispetto al quadro che Lei descrive. Pensieri "ossessivi" - forse..., uno stato d'ansia con la caratteristica tendenza all'evitamento... - forse, ma un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) - è un'altra cosa. Forse la tendenza a placare il disagio con una azione (scriverne) e la richiesta delle rassicurazioni possono riferirsi ai sintomi "compulsivi", ma mi permetto di dubitare che queste siano le "compulsioni" specifiche del DOC. Se vogliamo essere più sicuri di che cosa si tratta e di aiutarLe seriamente, bisogna fare una valutazione diagnostica da uno psichiatra dal vivo. Da quale specialista è stata fatta questa diagnosi ? Da uno psichiatra o da uno psicoterapeuta ?

Se è un DOC, allora è molto probabile che non basta solo la psicoterapia; se è un altro tipo di disturbo (ad esempio, un disturbo d'ansia che Le impedisce di ragionare in modo più sicuro, di prendere le posizioni) - allora anche lì è importante valutare l'approccio di cura (il tipo di psicoterapia, l'eventualità della farmacoterapia)..

Rispetto al

"scrivere placa il mio Doc e sentire delle risposte che smentiscono il mio Doc già mi fa sentire meglio"

non lo posso condividere come l'approccio di cura, perché il problema rimane sempre li, e perché rassicurarLa o semplicemente parlarne potrebbe rinforzare il circolo vizioso.

Le porrei qualche domanda più concreta:
di che tipo è stata la psicoterapia che Lei ha fatto in precedenza ?
è stata visitata anche da uno psichiatra ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Salve,no scusi mi sono espressa male non soffro di Doc sono io che pensavo che i problemi di ansia venissero raggruppati con il termine Doc.è solamente un disturbo di ansia,ho fatto solo psicoterapia da due psicologi diversi ma entrambi sostanzialmente dopo pochi mesi mi hanno detto che non avevo nessun problema grave,che sono molto molto sensibile e ansiosa e che mi fermo troppo tempo a pensare e che sono autogestire bene lemie ansie ma di fatto non sono mai scomparse del tutto.. Non sono mai stata da uno psichiatra perché mi è sempre stato detto che non ne ho bisogno.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Probabilmente la visita psichiatrica può inquadrare meglio la situazione e valutare la possibilità di un trattamento più efficace per curare in modo deciso i disturbi di cui soffre.

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https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Sono d'accordo con il collega che la visita psichiatrica può servire,
ma non necessariamente per prescriverLe una "cura psichiatrica" (lo decide lo psichiatra: se serve o no), bensì per "inquadrare meglio la situazione".

Per quanto riguarda, invece, la psicoterapia, la quale, effettivamente, nel Suo caso potrebbe essere un mezzo di cura imprescindibile,

Lei scrive:

<<..ho fatto solo psicoterapia da due psicologi diversi ma entrambi sostanzialmente dopo pochi mesi mi hanno detto che non avevo nessun problema grave,che sono molto molto sensibile e ansiosa e che mi fermo troppo tempo a pensare e che so autogestire bene le mie ansie ma di fatto non sono mai scomparse del tutto..>>

E' questo il punto: << non sono mai scomparse del tutto >>.

Allora forse l'approccio psicoterapeutico non è stato quello ottimale. Praticamente, dalla psicoterapia Lei ha tratto le rassicurazioni ("mi hanno detto che non avevo nessun problema grave"), una certa maggiore conoscenza di sé stessa ("che sono molto molto sensibile e ansiosa e che mi fermo troppo tempo a pensare") e un incoraggiamento ("che so autogestire bene le mie ansie"),

ma ci voleva ben di più...

Se Lei vuole occuparsi seriamente della Sua situazione, questa volta ci vuole ben di più.

Magari non solo un incoraggiamento, ma anche aiutarLe ad imparare a gestire il Suo livello d'ansia in maniera più efficace, e arrivare alla condizione nella quale Lei può ragionare più liberamente, consapevolmente sui propri dilemmi e non limitarsi a gestirli e ad ettichettarle come le "ansie".