Frequente tristezza e dolori diffusi
Salve dottori, sono una donna di 50 anni, mamma e nonna (a dire il vero una nonna poco felice perchè la nipotina non la posso godere quando e quanto vorrei perchè i genitori sono separati). Anni fa avevo un carattere solare, almeno così credevo, ma forse sono stata sempre depressa, sin da bambina probabilmente, perchè mia mamma non si è mai occupata di me e io vivevo l'ambiente famigliare di riflesso, osservando con invidia sicuramente benevola la vita e le attenzioni che ricevevano le mie compagne di scuola di cui ero spesso ospite. Da quando son diventata signorinella io ho fatto la mamma e mia mamma la figlia, non si è quasi più occupata di nulla in casa, mi credeva troppo capace. Mi ha permesso tutte le spese che volevo però. Devo dire che sono venuta su coraggiosa, almeno così credevo. Da adulta, ma ancora molto giovane, 27 anni, ho dovuto affrontare prove di coraggio che non credevo di avere, ho assistito mia cognata nella sua lunga e brutta malattia che l'ha portata alla morte dopo 3 lunghi anni di calvario lasciando 3 bimbi piccoli. Ho dovuto far forti un pò tutti in famiglia senza poter metabolizzare il mio dolore. Ho preso le redini in mano e sono andata avanti. Ho dovuto lasciare spesso i miei figli per seguire lei e, per questo mi sento spesso in colpa, soprattutto nei confronti di mia figlia minore che oggi ha 24 anni che è venuta su molto nervosa e frenetica. Per tanto tempo mi ha accusata di averla lasciata spesso da piccola con il papà e mia madre, eppure lei oggi è una psicologa, dovrebbe assolvermi.....o no? Il giorno dopo il mio 50° compleanno durante una lite furiosa disse che mi odiava e che..... Non oso aggiungere il resto perchè il solo pensarci mi fa star male. Dopo molti scontri ora siamo finalmente più unite, forse perchè si è resa conto anche lei della profonda depressione in cui sono caduta. Io lo chiamo BUCO NERO. Nel giorno del suo compleanno lei era lontana e le ho mandato un sms in cui le dicevo del mio amore per lei, e che finalmente la sentivo vicina. Mi commuovo ancora adesso a ricordarlo.
In ufficio ho dato molto, io come le mie colleghe, lottando con tutte le mie forze contro le angherie che abbiamo dovuto e continuiamo a subire da una capufficio cattiva e invidiosa verso tutte noi. Per anni ho fatto la Robin Hood difendendo le mie colleghe più deboli dai suoi soprusi. Negli ultimi anni però le mie forze sono andate via via scemando. Credevo di aver imparato a farmi scivolare tutto di dosso, in realtà avevo solo esaurito le mie energie. Le batterie mi si sono scaricate. Piano piano ho iniziato a non reagire, all'inizio con lei, poi ho avvertito la perdita di interesse verso tutto quello che mi circondava, al lavoro come nella vita giornaliera. Anche leggere una circolare o apprendere un cambio di tariffe da applicare lavorando mi è sembrato faticoso. Insomma non volevo aggiornarmi non accettavo nessun cambiamento, non mi interessava. Ho continuato a lavorare vivendo di rendita di quel che sapevo. A marzo dell'anno scorso il TONFO!!! Ho iniziato ad accusare dolori alle gambe, formicolii, ho fatto diverse indagini come potete vedere dal consulto precedente, per fortuna niente di quello che si sospettava. A Novembre il reumatologo mi ha diagnosticato una Fibromialgia. Tutto sommato è stato un sollievo, sapevo finalmente cos'avevo ma il sollievo è durato poco. Gli episodi di profonda tristezza sono aumentati, e la tensione alle gambe anche. Non sembravo neppure più io, i miei movimenti rallentati e la profonda apatia hanno preoccupato moltissimo mio marito; non di meno la domanda che più volte mi ripetevo quando sbrigavo qualche faccenda in casa, "Quante volte ancora dovrò fare questa cosa?". La tristezza mi assilla. Non so dire se divento triste perchè ho i dolori oppure mi vengono i dolori perchè sono triste.......vorrei tanto saperlo!!! Finalmente un Neurologo a marzo ha capito che avevo bisogno d'aiuto e mi ha prescritto il Cipralex 10mg. Dopo un pò di tempo ho iniziato a sentirmi leggermente meglio, l'umore sembrava migliorato, ma è durato molto poco. Su consiglio di un'amica ho contattato finalmente una Psichiatra che mi ha raddoppiato la dose e devo dire che la situazione è migliorata pian piano. Prendo la compressa da 20mg dal 6 Agosto. Mi pareva di stare molto meglio, improvvisamente però da ieri sono tornati i dolori e la mia profonda tristezza. Eppure non è cambiato nulla nella mia vita in quest'ultimo periodo. Ho un marito stupendo due figli meravigliosi, un mese fa mi hanno persino regalato un cucciolo che mi ha dato tanta gioia e buonumore. Dimenticavo di dire che a metà Giugno ho smesso di andare in ufficio optando per il part-time verticale, riprenderò a lavorare il 19 settembre pur senza averne voglia. Ieri ho incontrato una collega, e chiacchierando ho avvertito quasi il desiderio di tornare al lavoro. Subito dopo però la tensione al coccige e i dolori alle gambe si sono ripresentati più intensi, oggi addirittura insopportabili. Nel pomeriggio ho pianto sul divano. SONO MOLTO TRISTE E NON SO PERCHE'. Quando inizierò a stare meglio?. Uscirò mai da questa depressione? Cosa posso fare di più per stare meglio? Grazie a tutti per l'attenzione e per l'aiuto che vorrete darmi. Anna
In ufficio ho dato molto, io come le mie colleghe, lottando con tutte le mie forze contro le angherie che abbiamo dovuto e continuiamo a subire da una capufficio cattiva e invidiosa verso tutte noi. Per anni ho fatto la Robin Hood difendendo le mie colleghe più deboli dai suoi soprusi. Negli ultimi anni però le mie forze sono andate via via scemando. Credevo di aver imparato a farmi scivolare tutto di dosso, in realtà avevo solo esaurito le mie energie. Le batterie mi si sono scaricate. Piano piano ho iniziato a non reagire, all'inizio con lei, poi ho avvertito la perdita di interesse verso tutto quello che mi circondava, al lavoro come nella vita giornaliera. Anche leggere una circolare o apprendere un cambio di tariffe da applicare lavorando mi è sembrato faticoso. Insomma non volevo aggiornarmi non accettavo nessun cambiamento, non mi interessava. Ho continuato a lavorare vivendo di rendita di quel che sapevo. A marzo dell'anno scorso il TONFO!!! Ho iniziato ad accusare dolori alle gambe, formicolii, ho fatto diverse indagini come potete vedere dal consulto precedente, per fortuna niente di quello che si sospettava. A Novembre il reumatologo mi ha diagnosticato una Fibromialgia. Tutto sommato è stato un sollievo, sapevo finalmente cos'avevo ma il sollievo è durato poco. Gli episodi di profonda tristezza sono aumentati, e la tensione alle gambe anche. Non sembravo neppure più io, i miei movimenti rallentati e la profonda apatia hanno preoccupato moltissimo mio marito; non di meno la domanda che più volte mi ripetevo quando sbrigavo qualche faccenda in casa, "Quante volte ancora dovrò fare questa cosa?". La tristezza mi assilla. Non so dire se divento triste perchè ho i dolori oppure mi vengono i dolori perchè sono triste.......vorrei tanto saperlo!!! Finalmente un Neurologo a marzo ha capito che avevo bisogno d'aiuto e mi ha prescritto il Cipralex 10mg. Dopo un pò di tempo ho iniziato a sentirmi leggermente meglio, l'umore sembrava migliorato, ma è durato molto poco. Su consiglio di un'amica ho contattato finalmente una Psichiatra che mi ha raddoppiato la dose e devo dire che la situazione è migliorata pian piano. Prendo la compressa da 20mg dal 6 Agosto. Mi pareva di stare molto meglio, improvvisamente però da ieri sono tornati i dolori e la mia profonda tristezza. Eppure non è cambiato nulla nella mia vita in quest'ultimo periodo. Ho un marito stupendo due figli meravigliosi, un mese fa mi hanno persino regalato un cucciolo che mi ha dato tanta gioia e buonumore. Dimenticavo di dire che a metà Giugno ho smesso di andare in ufficio optando per il part-time verticale, riprenderò a lavorare il 19 settembre pur senza averne voglia. Ieri ho incontrato una collega, e chiacchierando ho avvertito quasi il desiderio di tornare al lavoro. Subito dopo però la tensione al coccige e i dolori alle gambe si sono ripresentati più intensi, oggi addirittura insopportabili. Nel pomeriggio ho pianto sul divano. SONO MOLTO TRISTE E NON SO PERCHE'. Quando inizierò a stare meglio?. Uscirò mai da questa depressione? Cosa posso fare di più per stare meglio? Grazie a tutti per l'attenzione e per l'aiuto che vorrete darmi. Anna
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Gentile utente,
e' possibile che il suo trattamento non sia completamente risolutivo per la sua sintomatologia anche in considerazione della diagnosi di FIBROMIALGIA.
Sarebbe opportuno far rivalutare il suo trattamento in quanto spesso alcuni farmaci possono non essere completamente efficaci sui sintomi e potrebbe essere necessaria l'introduzione di un farmaco a diversa azione recettoriale.
e' possibile che il suo trattamento non sia completamente risolutivo per la sua sintomatologia anche in considerazione della diagnosi di FIBROMIALGIA.
Sarebbe opportuno far rivalutare il suo trattamento in quanto spesso alcuni farmaci possono non essere completamente efficaci sui sintomi e potrebbe essere necessaria l'introduzione di un farmaco a diversa azione recettoriale.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente
sarebbe opportuna una diagnosi psichiatrica che partendo dalla diagnosi di fibromialgia però chiarisse in cosa consiste e di che tipo è la parte "depressiva". Lei ha provato un farmaco ma ci sono molte altre molecole antidepressive con efficacia sui sintomi dolorosi sia vecchie che nuove, quindi se la terapia non le dà benefici stabili non è ragione di disperare, può darsi che "al secondo tentativo" si colga nel segno.
sarebbe opportuna una diagnosi psichiatrica che partendo dalla diagnosi di fibromialgia però chiarisse in cosa consiste e di che tipo è la parte "depressiva". Lei ha provato un farmaco ma ci sono molte altre molecole antidepressive con efficacia sui sintomi dolorosi sia vecchie che nuove, quindi se la terapia non le dà benefici stabili non è ragione di disperare, può darsi che "al secondo tentativo" si colga nel segno.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Egregi dottori, grazie per avermi risposto così celermente. Nella descrizione di ieri ho dimenticato di dire che a Novembre scorso ho anche iniziato a prendere il Laroxyl partendo da 4 gocce per poi aumentare gradatamente. Fatto è che dopo un pò di giorni mi rendevo conto di ingrassare, mi sentivo gonfia e, siccome ho problemi di sovrappeso smettevo senza dirlo al medico. Questo è successo per 3-4 volte, alla fine ho desistito. Solo ora, a distanza di tempo ho capito che non dovevo smettere in modo repentino l'assunzione del farmaco ma ormai è fatta. Oggi è stata un'altra giornata difficile, la tensione alla parte posteriore delle gambe e alla zona lombosacrale non mi ha dato tregua. Mi sembra di essere colta improvvisamente da crampi in tutte le parti delle gambe, alternativamente alla destra e alla sinistra, mi sembra di avere nodi dappertutto e che i tendini si accorcino. Avverto anche tremore all'interno del mio corpo, quasi una sorta di energia che vorrebbe venir fuori. Come si può immaginare l'umore peggiora sempre di più. E' normale avere queste recidive durante la cura che sto facendo? Mi è stato detto che i miglioramenti più significativi si hanno dopo almeno sei mesi dall'inizio dell'assunzione del Cipralex, nel mio caso poi non so come sarà considerato che per 2 mesi ho preso solo 10mg. Intanto non mi va neppure di uscire di casa se non per fare la spesa accompagnata da mio marito. Evito ogni contatto con chiunque, persino telefonico, non mi interessa di nulla e di nessuno. Voglio stare sola in compagnia di me stessa, e le cose che faccio in casa le faccio senza slancio. Pare che la depressione sia anche questo e io sono combattuta dal desiderio di lasciarmi andare o combattere per stare meglio. Grazie ancora per aver letto il mio sfogo. Un grazie di cuore per il lavoro che svolgete con tanta passione aiutando gli altri a stare meglio. Anna
[#4]
Si sta curando per una depressione, non ha ancora avuto benefici. Recidiva vuol dire che era stata bene e poi ha di nuovo i sintomi.
Per quanto riguarda il peso, in 4 giorni non può ingrassare, potrà avere avuto ritenzione idrica, stipsi, più appetito, ma la paura di ingrassare in 4 giorni non può divenire un limite assoluto alla prosecuzione della terapia, altrimenti lascia al suo medico poche "armi" a disposizione. Sei mesi sono un tempo buono per vedere i miglioramenti effettivi, cioè per evitare di cantare vittoria al primo mese e poi dover constatare che così non è, però la risposta iniziale si valuta a 1-2 mesi.
Per quanto riguarda il peso, in 4 giorni non può ingrassare, potrà avere avuto ritenzione idrica, stipsi, più appetito, ma la paura di ingrassare in 4 giorni non può divenire un limite assoluto alla prosecuzione della terapia, altrimenti lascia al suo medico poche "armi" a disposizione. Sei mesi sono un tempo buono per vedere i miglioramenti effettivi, cioè per evitare di cantare vittoria al primo mese e poi dover constatare che così non è, però la risposta iniziale si valuta a 1-2 mesi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 08/09/2008.
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Approfondimento su Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia reumatica con sintomi vari come il dolore cronico diffuso, rigidità muscolare, alterazioni dell'umore. Cause, diagnosi e cure.