Disturbo di panico
Buonasera e salve a tutti. Mi ritrovo a distanza di 3 anni a fronteggiare di nuovo gli attacchi di panico! Ho una storia vecchia con questa "malattia" che mi ha lasciato turbato è spaventato x molto tempo. Tempo fa mi rinchiusi in casa x 4 mesi senza uscire dal letto adesso sto avendo degli attacchi di panico uguali sia a lavoro sia a casa e tutto ciò mi sta letteralmente spezzando le gambe! Ho 22 anni e mi sento in un tunnel oscuro da solo,non posso parlare con la mia fidanzata xke lei essendo traumatizzata dalla esperienze passate non capirebbe e mi lascerebbe e i consigli di mia mamma e del mio curante non mi tranquillizzano! I sintomi sono i classici che si sono scatenati da quel giorno di metà dicembre ( appena passato ) con la paura che stessi soffocando è che il mio cuore si fosse fermato! Adesso i sintomi sono sempre aumentati e sto avendo la paura tremenda di fallire in tutto nella vita! Una agorafobia mi porterebbe a perdere il lavoro e la mia ragazza è questo mi turba tantissimo! Vorrei fare il possibile per non prendere medicinali ma vorrei un aiuto per capire quali sono le mie paure! Vi prego se qlkn è in linea mi venga in aiuto sono disperato ed ho paura di andare in depressione! Sono troppo ansioso è continuamente sono a leggere su internet i sontomi e cose varie e molte volte peggioro le cose! Prendo 2 pillole di alpazoplarm al di da 0.25 ma vorrei evitare di prendere sere le medicine oppure vorrei un rimedio diciamo naturale! Vi prego rispondetemi al più presto ve ne sarò grato! Buona domenica
[#1]
Gentile utente,
chiedo di perdonare il tono,
ma il Suo atteggiamento verso le cure è sbagliato.
I rimedi farmacologici sono tutti seri, sono tutti con i potenziali effetti collaterali (a breve, o a lungo). Tutti. L'idea della cura "dolce" è solo un modo di compiacere alle proprie paure, di illudersi, e viene anche dagli stereotipi sociali scorretti.
La differenza fra i rimedi diversi è nell'essere efficaci o no, e l'essere obbiettivamente dannosi o no.
L'alprazolam che Lei assume è uno psicofarmaco, il quale, a dosaggi adatti (!), può tamponare i sintomi, e di solito è ben tollerato, ma... non è una cura risolutiva (dopo la sospensione si ricade facilmente), e con tale categoria dei farmaci si sviluppa facilmente la dipendenza e l'assuefazione. Invece a Lei sembra che sia un farmaco non serio... Questa categoria dei farmaci (ansiolitici) è utile nel primo periodo di cura, ma non da sola.
I farmaci d'elezione utilizzati nella psichiatria per la cura degli attacchi di panico, e parliamo degli antidepressivi, possono dare, nei primi giorni, più effetti collaterali, ma questi scompaiono in seguito, e, seguendo la cura in maniera regolare e sotto monitoraggio dello specialista, si ottiene la possibilità di liberarsi gradualmente dagli ansiolitici, e, quando lo specialista dirà, anche dell'antidepressisvo stesso, e l'effetto terapeutico ottenuto è più duraturo anche dopo la sospensione.
I rimedi "naturali" ... nella storia della medicina molti farmaci sono stati sviluppati a partire dalle sostanze presenti in natura, dunque la distinzione fra le medicine "naturali" ed i farmaci "seri" è una consuetudine che non poggia su basi scientifiche. Anche i rimedi "naturali", a dosaggi terapeuticamente efficaci, possono avere effetti collaterali, mentre per quanto riguarda il risultato terapeutico, è stato studiato meno ed è meno certo rispetto ai farmaci che prescrivono gli psichiatri.
Dunque, bisogna capire se Lei vuole curarsi o no.
-------------------------
Lei scrive:
"vorrei un aiuto per capire quali sono le mie paure!"
E' un bene che Lei è motivato a tale approccio, ma per realizzarlo (e magari imparare le tecniche di gestione delle crisi) ci vuole la psicoterapia. La psicoterapia (non qualsiasi, ma specifica) anzi, potrebbe essere la cura più radicale del Suo disturbo, ma.., come Lei capisce, non si può farla in Internet, bisogna trovare uno specialista psicoterapeuta dal vivo.
Anche su psicoterapia, lo stesso quesito:
bisogna capire se Lei vuole curarsi o no.
Inoltre, in questo periodo è difficile risolvere il problema solo con la psicoterapia. E Lei sta già assumendo lo psicofarmaco... Però, se si fa una cosa, conviene farla in modo ottimale (vedi l'inizio della mia replica).
un saluto
chiedo di perdonare il tono,
ma il Suo atteggiamento verso le cure è sbagliato.
I rimedi farmacologici sono tutti seri, sono tutti con i potenziali effetti collaterali (a breve, o a lungo). Tutti. L'idea della cura "dolce" è solo un modo di compiacere alle proprie paure, di illudersi, e viene anche dagli stereotipi sociali scorretti.
La differenza fra i rimedi diversi è nell'essere efficaci o no, e l'essere obbiettivamente dannosi o no.
L'alprazolam che Lei assume è uno psicofarmaco, il quale, a dosaggi adatti (!), può tamponare i sintomi, e di solito è ben tollerato, ma... non è una cura risolutiva (dopo la sospensione si ricade facilmente), e con tale categoria dei farmaci si sviluppa facilmente la dipendenza e l'assuefazione. Invece a Lei sembra che sia un farmaco non serio... Questa categoria dei farmaci (ansiolitici) è utile nel primo periodo di cura, ma non da sola.
I farmaci d'elezione utilizzati nella psichiatria per la cura degli attacchi di panico, e parliamo degli antidepressivi, possono dare, nei primi giorni, più effetti collaterali, ma questi scompaiono in seguito, e, seguendo la cura in maniera regolare e sotto monitoraggio dello specialista, si ottiene la possibilità di liberarsi gradualmente dagli ansiolitici, e, quando lo specialista dirà, anche dell'antidepressisvo stesso, e l'effetto terapeutico ottenuto è più duraturo anche dopo la sospensione.
I rimedi "naturali" ... nella storia della medicina molti farmaci sono stati sviluppati a partire dalle sostanze presenti in natura, dunque la distinzione fra le medicine "naturali" ed i farmaci "seri" è una consuetudine che non poggia su basi scientifiche. Anche i rimedi "naturali", a dosaggi terapeuticamente efficaci, possono avere effetti collaterali, mentre per quanto riguarda il risultato terapeutico, è stato studiato meno ed è meno certo rispetto ai farmaci che prescrivono gli psichiatri.
Dunque, bisogna capire se Lei vuole curarsi o no.
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Lei scrive:
"vorrei un aiuto per capire quali sono le mie paure!"
E' un bene che Lei è motivato a tale approccio, ma per realizzarlo (e magari imparare le tecniche di gestione delle crisi) ci vuole la psicoterapia. La psicoterapia (non qualsiasi, ma specifica) anzi, potrebbe essere la cura più radicale del Suo disturbo, ma.., come Lei capisce, non si può farla in Internet, bisogna trovare uno specialista psicoterapeuta dal vivo.
Anche su psicoterapia, lo stesso quesito:
bisogna capire se Lei vuole curarsi o no.
Inoltre, in questo periodo è difficile risolvere il problema solo con la psicoterapia. E Lei sta già assumendo lo psicofarmaco... Però, se si fa una cosa, conviene farla in modo ottimale (vedi l'inizio della mia replica).
un saluto
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 01/03/2015.
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