È possibile entrare in depressione dopo una separazione?

Sono una ragazza di 24 anni e sono entrata in uno stato di depressione dopo essermi lasciata con il ragazzo, il tutto va avanti da quasi un anno, in cui i miei risultati nel lavoro sono stati nettamente inferiori rispetto al passato. Quest'estate ho consultato uno psichiatra che si è rifiutato di prescrivermi qualcosa in quanto "i sintomi depressivi non sono eclatanti, hai solo 23 anni"
Adesso però sono arrivata ai minimi termini, ho perso l'appetito e passo le giornate a dormire, sono 20 giorni che non vado a lavoro e rischio di perdere il posto. Ho smesso totalmente di uscire per l'ansia e mi sono chiusa in me stessa. Il dottore continua a suggerirmi integratori alimentari per ovviare al problema dell'appetito e di riposare bene, cose che porto avanti da mesi con uno scontato peggioramento. Dovrei preoccuparmi per tutto ciò o andare avanti con la convinzione che prima o poi la cosa andrà ad autolimitarsi?
Vi ringrazio, cordiali saluti.



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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
sarebbe irresponsabile esprimere un parere definitivo a distanza senza conoscerLa dal vivo, senza seguirLa. In tali condizioni bisogna dare peso al Suo proprio parere e alla Sua propria valutazione soggettiva, e dunque, riprendere i contatti sia col medico di famiglia, sia con lo psichiatra (è stato uno psichiatra privato o del servizio pubblico ?). Non posso valutare al posto loro se le medicine sono indicate o no. Di sicuro, però, l'errore è stato nel lasciare andare le cose senza monitorare l'andamento: il fatto che non hanno ritenuto opportuno l'intervento farmacologico più radicale, non vuol dire che non c'era bisogno di monitoraggio delle Sue condizioni, e che in base a questo le decisioni possono essere anche rivalutate. Il medico (sia psichiatra, che il medico di base) serve non solo per prescrivere le medicine, ma prima di tutto per osservare l'andamento e di sapere quando (e se, e come) intervenire. Le consiglio di riprendere i contatti con loro, far presente il problema, altrimenti forse pensano che Lei sta bene...

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
un'altra mia osservazione:

siccome la situazione di fondo è stata la Separazione dal Suo ragazzo, è possibile che l'intervento più ottimale, di prima linea poteva essere il rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per aiutarsi nel sostegno morale in tale situazione, nell'elaborazione della separazione, e nella ricerca delle soluzioni ... soluzioni nella vita (non nel prontuario medico). Ai tempi, Lei si è rivolta ad una Psicologa/ uno Psicologo ?

Lo Psichiatra, il quale L'ha visitata, se non riteneva opportuno l'intervento farmacologico, poteva discutere con Lei l'opportunità di rivolgersi in ogni caso ad uno psicologo, perché, se Lei si è rivolta allo specialista, vuol dire che avvertiva di non riuscire a superare il problema Da Sola.

Per come stanno andando le cose adesso, non so se Lei è nelle condizioni di partecipare alla psicoterapia, forse il momento buono è stato perso e Lei ha bisogno di essere "tirata fuori" dalla depressione in maniera psicofarmacologica (io non lo poso sapere: bisogna che lo valutino i Suoi curanti),... eventualmente sono possibili entrambi i tipi di intervento.

Un disturbo Depressivo, anche serio, può svilupparsi anche in seguito alla separazione, in seguito alle vicende sentimentali, relazionali. Anzi, tali situazioni personali compaiono molto spesso fra i fattori che precipitano la depressione. Ma ogni "depressione" è diversa dall'alta: dipende se il problema di umore è stato presente (attivo o latente) già prima, dipende dalle risorse emotive ed intellettive di base della persona, dal suo carattere, dipende dalla presenza e della qualità del resto della rete familiare e sociale; dipende dalla durata e dalla gravità della depressione sviluppata

(che, se è una reazione duratura e grave, e coi fattori elencati non favorevoli, andrebbe curata come una depressione rilevante dal punto di vista medico; ma, appena opportuno, andrebbe dato anche un supporto psicologico del quale ho scritto all'inizio).
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Utente
Utente
Egregio dott. Gukov, la ringrazio per le sue risposte molto complete. Per adesso sto seguendo una psicologa che mi ha molto aiutato, ma ultimamente ho le pile scariche e non mi basta più sfogarmi con qualcuno. Lo psichitra che invece mi ha vista (medico dell'ASL) precedentemente ha banalizzato fortemente le cose, Non mi ha consigliato di rivolgermi ad uno psicologo per il problema, dicendo che una situazione come la mia è del tutto benigna ed autolimitante, mi ha fatto comprare integratori costosi, visto il mio peso di 38kg senza la presenza di un disturbo alimentare, senza che questi mi abbiano fatto recuperare il mio peso forma di 45kg (tutto ciò un anno fa, poi a settembre ho contattato una psicologa, la quale è stata fondamentale per l'ansia e per farmi andate avanti nel lavoro durante questi mesi)
Adesso la stessa si è mostrata molto preoccupata e mi ha consigliato di contattare qualcuno per farmi prescrivere qualcosa di adatto alla mia situazione.
Cordiali saluti.
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