Ansia quando devo fare qualcosa
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 23 e studio all'università.
Vi scrivo perché voglio capire come risolvere il mio problema e capire innanzitutto se lo sia.
Che io sia una persona ansiosa non lo metto in dubbio e lo sanno anche i muri, ma da qualche tempo mi capita che gli impegni da affrontare si trasformano in situazioni ansiogene. Se devo partire per tornare all'università dormo malissimo, mi sveglio con sensi di nausea e capogiri. Sudo freddo e mi viene la tachicardia.
Per preparare un esame universitario ci metto molto più tempo di prima e, credo, sia per la
mancanza di concentrazione di cui una buona quota viene sprecata per tenere sotto controllo le cose e per non lasciarmi assalire dell'ansia che altrimenti mi costringerebbe a restare supino sul letto per non fare nulla. Ho già provato per mesi questa situazione paralizzante.
Vorrei avere delle delucidazioni per sapere come fare a gestire questa situazione in modo da riprendere in mano la mia vita. Altrimenti finisce con l'evitazione di tutte le situazioni ansiogene o comunque finisco per detestarle, università inclusa (nonostante io ami studiare).
Vi ringrazio per il lavoro che svolgete, cordiali saluti.
sono un ragazzo di 23 e studio all'università.
Vi scrivo perché voglio capire come risolvere il mio problema e capire innanzitutto se lo sia.
Che io sia una persona ansiosa non lo metto in dubbio e lo sanno anche i muri, ma da qualche tempo mi capita che gli impegni da affrontare si trasformano in situazioni ansiogene. Se devo partire per tornare all'università dormo malissimo, mi sveglio con sensi di nausea e capogiri. Sudo freddo e mi viene la tachicardia.
Per preparare un esame universitario ci metto molto più tempo di prima e, credo, sia per la
mancanza di concentrazione di cui una buona quota viene sprecata per tenere sotto controllo le cose e per non lasciarmi assalire dell'ansia che altrimenti mi costringerebbe a restare supino sul letto per non fare nulla. Ho già provato per mesi questa situazione paralizzante.
Vorrei avere delle delucidazioni per sapere come fare a gestire questa situazione in modo da riprendere in mano la mia vita. Altrimenti finisce con l'evitazione di tutte le situazioni ansiogene o comunque finisco per detestarle, università inclusa (nonostante io ami studiare).
Vi ringrazio per il lavoro che svolgete, cordiali saluti.
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Sta sviluppando un disturbo d'ansia. La sua ansia sta crescendo e, come si è reso conto anche lei, non riesce più a gestire le situazioni ed è costretto ad evitare tutte le situazioni (sempre di più) che producono ansia. Può superare questo disagio. La strada migliore è quella della psicoterapia, terapia più efficace per i disturbi d'ansia, che si può associare a una terapia farmacologica con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e/o noradrenalina.
Dott. Marco Paolemili
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
www.mens-sana.biz
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 01/03/2015.
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Approfondimento su Ansia
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