Depressione che dura da da un paio d'anni, piu acuta l'ultimo anno

Salve ho 23 anni e più o meno ho sempre sofferto d'ansia da quando ho 16-17 anni...ho sempre usato droghe da quando ho 13 anni e mezzo almeno una volta a settimana, ho iniziato con la cannabis e le ho sperimentate quasi tutte (ketamina,cocaina,mdma, cannabis haschis,lsd una volta, ecstasi),puntualmente ogni fine settimana ci dò dentro con l'alcoll a parte qualche settimana, piano piano ho sempre fatto meno uso di droghe, ultimamente usavo solo cocaina sempre una volta a settimana o 2,3 volte al mese ma comunque ora è da circa 2 mesi che non faccio uso grazie anche ai consigli di uno psicologa dell'asl della mia zona da cui ho incominciato ad andare da ottobre a causa del troppo stress che si era accumulato ques'estate nella stagione estiva e che mi ha fatto capire che sono entrato in depressione,( ne soffro secondo me da piu di un'anno anceh grazie a una fine di una relazione che mi ha letteralmente distrutto i miei equlibri e creato dei conflitti nella mia testa) fatto sta che pur andando dalla psicologa il mio umore non migliora o meglio sembra che migliori in certi periodi ma poi ricado in buchi profondissimi ,lei mi ha prescritto piu volte dei farmaci ma io non voglio prenderli perchè ho paura di diventarne dipendente, ora sono arrivato a un punto in cui non ce la faccio piu vorrei un consiglio valido per uscirne da questa situazione che mi sta distruggendo la vita, sono disposto a essere piu specifico per altre informazioni su di me che vorreste avere per un'accurata diagnosi. Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Che tipo di farmaci le avrebbe prescritto la psicologa? È certo che si tratti di una psicologa?

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Utente
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Mi ha prescritto l'olanzapina che non ho mai preso e il tavor solo per quando avrei avuto attacchi d'ansia forti e che alla fine ho usato solo una volta (tra l'altro la mia prima volta in cui ho preso psicofarmaci) e comunque si penso di si, è una psicologa.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Una psicologa (cioè una laureata in psicologia) non può prescrivere farmaci perché non è un medico. Probabilmente (ma ce lo deve dire lei) è un medico psichiatra che pratica anche la psicoterapia, se no agisce contro la legge.
A differenza di quello che pensano molte persone, i farmaci come olanzapina non danno dipendenza e, se utilizzati con regolarità, aiutano a star meglio perché riducono l'angoscia.
Se lei ha cominciato a usare droghe a 13 anni e poi ha continuato aggiungendo alcol (ma la sua famiglia dov'era, mentre un ragazzino si "faceva" di tutto?) forse aveva problemi che durano tutt'ora.
Due mesi sono un inizio, ma ci vorrà molto tempo per uscire dal tunnel, e dev'essere preparato a questo: dieci anni di tossicodipendenza nel periodo più delicato dello sviluppo non si risolvono facilmente.
Non dico questo per spaventarla: che ora sia depresso e sofferente è normale, ripeto, non si aspetti tempi rapidi; il farmaco è un aiuto per evitare o ridurre le ricadute e permetterle di andare avanti.

Franca Scapellato

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Utente
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Allora ho fatto confusione io, è un medico psichiatra. E comunque la sua domanda riguardo a dov'era la mia famiglia non c'entra niente a parer mio, la mia famiglia mi è sempre stata vicina eppure mi andava di usare le droghe (sono io che sono sempre stato bravo a nascondere tutto) , lei forse sta un po fraintendendo la situazione, non ero un tossicodipendente che faceva di tutto per drogarsi e che si drogava ogni giorno, se potevo lo facevo il fine settimana, sennò pazienza, era uguale, era soltanto un modo per evadere dalla realtà e dalle mie paranoie che col tempo non ha fatto altro che farmi stare peggio.Io sò che voi puntate subito alla droga come causa principale ( sicuramente in gran parte ha contribuito ad innescare meccanismi negativi nella mia testa) ma ci tengo a precisare che purtroppo non è solo per quello, ho sempre avuto una grande fobia che è quella che più mi ha fatto stare male e mi ha sempre ossesionato da appunto l'eta di 13 anni o forse anche prima che è quella di essere preso in giro da tutti, sopratutto dagli amici e conoscenti anche perchè io ho sempre visto la mia famiglia come una famiglia di disagiati causa troppi parenti che hanno passato casini con la legge o comunque hanno affrontato delle dipendenze da alcool e droga quindi soffro al pensiero che gli altri mi possano rivedere come loro, la cosa che mi preoccupa è che pur avendone parlato con gli amici piu stretti e cari questa cosa mi è sempre rimasta o meglio con il passare degli anni ha giocato sempre a nascondino, nei periodi di stress insorgeva fortemente e mentre in quelli tranquilli spariva ma gli ultimi episodi mi hanno letteralmente "steso"e riportato ai bassi livelli la fine di una relazione con questa ragazza che mi ha creato conflitti pesanti poi sommato allo forte stress che ho passato quest'estate sul posto di lavoro (stagione estiva da cameriere in un villaggio turistico dove praticamente lavoravo tutto il giorno e riuscivo a riposare massimo 5 ore al giorno, l'ultimo periodo 3 ore). Comunque non ho preso l'olanzapina perchè forse su una ventina di forum ho letto 15 testimonianze dove le persone la sconsigliano per i troppi effetti collaterali, che a dire la verità mi sembrano abbastanza pesanti e da non sottovalutare, sò che non dovrei farmi suggestionare da queste cose, ma sono uno a cui piace informarmi su tutto. Vorrei solo capire se si potrebbe avere una terapia con meno effetti collaterali possibili qualcosa di leggero che mi aiuti a ristabilire l'umore piano piano e se vale la pena continuare ad andare da questi medici psichiatri dell'asl da cui sto andando regolarmente da ottobre ma che fino a ora non mi hanno aiutato granchè.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Purtroppo vince sempre la dipendenza da droghe piuttosto che le cure per i disturbi di cui soffre.

Difende in modo afinalistico il suo utilizzo di sostanze mentre si "informa" sull'uso dell'olanzapina.

Chissà se si è davvero informato sui danni e sulla dipendenza delle sostanze di abuso....
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Utente
Utente
Certo che mi sono informato e anche tanto, il punto è che sono contro i farmaci preferirei prenderli solo se c'è veramente bisogno e poi la paura piu grande è diventarne dipendente.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Se sta male come afferma l'utilità c'è, e la dipendenza da olanzapina non esiste.
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Utente
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Dice che le sedute da questi medici psichiatrici non bastino?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Se il medico che la segue e la conosce le ha prescritto una terapia farmacologica avrà fatto le sue valutazioni e deciso che lei ne ha bisogno.
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Utente
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Va bene lo terrò in considerazione, comunqe ho letto in molti posti che la depressione anche se è leggera e dura da piu di due anni può diventare cronica se non la si cura..è vero? é vero che è anche una malattia neurodegenerativa?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
si è vero
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Utente
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Salve...volevo dirvi che dopo tanto tempo ho deciso di assumere un farmaco che mi ha prescritto la mia dottoressa : il sycrest. L'ho preso ieri per la prima volta ma penso che sarà anche l'ultima ho dormito un sonno profondo per 15 ore di seguito,non riuscivo ad alzarmi dal letto, non avevo le forze fisiche per poterlo fare e ora dopo una dormita cosi mi sento ancora stanco mi chiedo se per è caso questo è dovuto al fatto che il mio organismo si debba abituare al farmaco o è meglio avvertire la dotoressa e non prenderlo più?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Deve avvertire la dottoressa che il farmaco le ha dato una eccessiva sedazione, forse bisogna ridurre la dose, succede spesso la prima volta.
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Utente
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Ma è la dose minima che esiste a quanto pare, quella da 5 mg.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
La sua psichiatra ha studiato medicina sei anni e ha trascorso altri quattro anni a specializzarsi. Parli prima con lei.
Una compressa si può spezzare, si può assumere a giorni alterni, può essere presa a orari diversi, può interagire con altre medicine e l'effetto per questo può essere più o meno intenso.