Malattia di alzheimer
Gentile Dott.ssa/Dott,
le scrivo in quanto mia nonna di 82 anni circa un mese fa ha avuto un incidente in casa ed è caduta riportando la rottura del polso e di tre coste. E' stata logicamente portata in P.S. e dopo un ricovero di circa una settimana ci è stato detto che la causa della caduta forse poteva essere stata un'ischemia cerebrale. E' stata in RSA per un mese ed ora è tornata a casa sua.
Già da un paio d'anni mia nonna è affetta da malattia di Alzheimer, ma in modo molto lieve, quasi impercettibile. Leggerissimi deficit della memoria a breve termine, ma nulla di più.
Da quando è tornata a casa, ovvero qualche giorno fa, non riconosce più la propria abitazione, è convita di essere ancora in ospedale e chiede di essere riportata a casa sua, nonostante nel tragitto casa-ospedale in macchina si mise a piangere di gioia, tanta era la felicità (sue parole) di tornare a casa propria. Quindi conscia del fatto che stava lasciando la casa di cura, ora non riconosce più il luogo in cui ha abitato per 50 anni?
Non so se possa influire il fatto che da quando è tornata a casa riceve assistenza continua da una signora. Forse questo può averla destabilizzata a tal punto da non riconoscere casa propria? Un mese di ospedalizzazione e un trauma psico/fisico possono portare a tutto ciò?
Cosa consigliate di fare? Io sto provando quotidianamente a farle vedere gli oggetti della sua vita quotidiana, le foto della famiglia e le sue cose in giro per casa, ma sembra non funzionare.
Devo continuare? La situazione può migliorare?
La ringrazio per la gentile collaborazione, buona giornata
le scrivo in quanto mia nonna di 82 anni circa un mese fa ha avuto un incidente in casa ed è caduta riportando la rottura del polso e di tre coste. E' stata logicamente portata in P.S. e dopo un ricovero di circa una settimana ci è stato detto che la causa della caduta forse poteva essere stata un'ischemia cerebrale. E' stata in RSA per un mese ed ora è tornata a casa sua.
Già da un paio d'anni mia nonna è affetta da malattia di Alzheimer, ma in modo molto lieve, quasi impercettibile. Leggerissimi deficit della memoria a breve termine, ma nulla di più.
Da quando è tornata a casa, ovvero qualche giorno fa, non riconosce più la propria abitazione, è convita di essere ancora in ospedale e chiede di essere riportata a casa sua, nonostante nel tragitto casa-ospedale in macchina si mise a piangere di gioia, tanta era la felicità (sue parole) di tornare a casa propria. Quindi conscia del fatto che stava lasciando la casa di cura, ora non riconosce più il luogo in cui ha abitato per 50 anni?
Non so se possa influire il fatto che da quando è tornata a casa riceve assistenza continua da una signora. Forse questo può averla destabilizzata a tal punto da non riconoscere casa propria? Un mese di ospedalizzazione e un trauma psico/fisico possono portare a tutto ciò?
Cosa consigliate di fare? Io sto provando quotidianamente a farle vedere gli oggetti della sua vita quotidiana, le foto della famiglia e le sue cose in giro per casa, ma sembra non funzionare.
Devo continuare? La situazione può migliorare?
La ringrazio per la gentile collaborazione, buona giornata
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Bisognerebbe iniziare dalla esatta diagnosi, quale esame strumentale ha dimostrato l'A.? Inoltre l'età avanzata ed il decorso "a gradini" con periodi relativamente buoni e repentini peggioramenti sembrerebbero deporre più per una demenza cerebrovascolare che per l'A.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 24/02/2015.
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