Utilizzo del leponex
Egregio Dottore le scrivo dal Sud d’Italia; ho un fratello di 40 anni che soffre di forti paure accompagnate a volte da deliri, allucinazioni, forte ansia e irrequietezza (paure che una persona con la quale aveva litigato verbalmente gli voglia fare del male). Ha seguito all’inizio una cura con risperdal (4 ml/giorno), ansiolitici e antidepressivi, senza avere grossi risultati; in più a causa di sospetta acatisia (il paziente, quando stava sdraiato sul divano o quando andava a letto , si metteva a scalciare strisciando i piedi sul materasso) prendeva anche akineton.
Dopo il risperdal è passato a leponex 150 mg/giorno e ansiolitici, e la situazione è migliorata, anche dal punto di vista dell’agitazione motoria durante la notte; le analisi del sangue e gli altri parametri non hanno destato preoccupazioni.
Nell’ultimo periodo ci sono stati molti problemi: a giugno 2005 dopo aver passato visita all’asl gli hanno ridotto il leponex da 150 mg a 100 mg; poi ha sospeso l’assunzione farmaci ed è stato per circa 2 mesi in condizioni di salute abbastanza buone; in seguito però ha avuto di nuovo una ricaduta e tutti i sintomi della sua malattia sono ricomparsi.
A ottobre 2005 è stato ricoverato in ospedale e gli hanno dato e prescritto leponex 300 mg/giorno; una settimana dopo la dimissione, di mattina al supermercato ha avuto uno svenimento; in seguito i dottori dell’asl gli hanno prescritto leponex 200 mg e infine all’ultima visita glielo hanno ridotto a 150 mg, dicendo che il dosaggio a 200 mg poteva essere pesante. Vi chiedo per cortesia di far chiarezza su alcuni aspetti del problema:
1) Come mai c’è tanta incertezza sulla quantità di leponex da dare; non si rischia di perdere gli effetti desiderati sul paziente se non si assegna il dosaggio giusto; c’è un dosaggio consigliato nel caso appena descritto?
2) Insieme a leponex 200 mg/giorno e tavor 3 cp da 1 mg/giorno è stata anche prescritta una compressa di akineton 4 mg/giorno (cura attuale, gennaio 2006) in seguito ad agitazione motoria del paziente; è giustificato l’uso dell’akineton insieme alle medicine descritte.
3) Dopo la sospensione del risperdal alcuni anni fa e dopo la sospensione del leponex nell’ultimo periodo il paziente ha avuto delle ricadute (il paziente è in cura da dicembre 2002) ; questo significa che dovrà per tutta la vita continuare l’assunzione di tali farmaci?
Cordiali saluti
Dopo il risperdal è passato a leponex 150 mg/giorno e ansiolitici, e la situazione è migliorata, anche dal punto di vista dell’agitazione motoria durante la notte; le analisi del sangue e gli altri parametri non hanno destato preoccupazioni.
Nell’ultimo periodo ci sono stati molti problemi: a giugno 2005 dopo aver passato visita all’asl gli hanno ridotto il leponex da 150 mg a 100 mg; poi ha sospeso l’assunzione farmaci ed è stato per circa 2 mesi in condizioni di salute abbastanza buone; in seguito però ha avuto di nuovo una ricaduta e tutti i sintomi della sua malattia sono ricomparsi.
A ottobre 2005 è stato ricoverato in ospedale e gli hanno dato e prescritto leponex 300 mg/giorno; una settimana dopo la dimissione, di mattina al supermercato ha avuto uno svenimento; in seguito i dottori dell’asl gli hanno prescritto leponex 200 mg e infine all’ultima visita glielo hanno ridotto a 150 mg, dicendo che il dosaggio a 200 mg poteva essere pesante. Vi chiedo per cortesia di far chiarezza su alcuni aspetti del problema:
1) Come mai c’è tanta incertezza sulla quantità di leponex da dare; non si rischia di perdere gli effetti desiderati sul paziente se non si assegna il dosaggio giusto; c’è un dosaggio consigliato nel caso appena descritto?
2) Insieme a leponex 200 mg/giorno e tavor 3 cp da 1 mg/giorno è stata anche prescritta una compressa di akineton 4 mg/giorno (cura attuale, gennaio 2006) in seguito ad agitazione motoria del paziente; è giustificato l’uso dell’akineton insieme alle medicine descritte.
3) Dopo la sospensione del risperdal alcuni anni fa e dopo la sospensione del leponex nell’ultimo periodo il paziente ha avuto delle ricadute (il paziente è in cura da dicembre 2002) ; questo significa che dovrà per tutta la vita continuare l’assunzione di tali farmaci?
Cordiali saluti
[#1]
Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Il leponex, se non da effetti sulla crasi ematica, può essere assunto ad un dosaggio massimo di a 400 mg/die. Tuttavia nel raggiungere tale dose bisogna tenere presente della risposta individuale, che nel caso di Suo fratello ha comportato fenomeni neurovegetativi,per giustamente i colleghi hanno ridotto la posologia. La prognosi della malattia di Suo fratello è imprevedibile e dipende da molti fattori; tuttavia non escude la guarigione.
[#2]
Egregio Signore,
i suoi interrogativi sono sicuramente leciti e penso sarebbe opportuno che Lei chiedesse delucidazioni in merito, direttamente al collega che ha attualmente "in carico" suo fratello (senza alcun timore), qualora non avesse avuto modo di farlo.
Tuttavia, a tal proposito le anticipo che esistono precise indicazioni sulla prescrizione e la posologia della clozapina (LEPONEX)che può essere variata a seconda delle necessità del caso.
Il range terapeutico è compreso tra i 150-900 mg/die. E' consigliabile utilizzare la dose minima efficace, a basso dosaggio, per un tempo sufficiente ad una appropriata valutazione, prima di aumentare. La dose ottimale DEVE comunque essere in primo luogo stabilita in base alla tollerabilita’ del paziente.
In genere, dosaggi bassi sono necessari nei pazienti anziani, nelle donne, e in pazienti in trattamento con farmaci inibitori degli enzimi epatici.
La maggior parte dei pazienti risponde al trattamento con clozapina entro i primi tre mesi, ma una minoranza importante risponde dopo 3-12 mesi. Ad ogni modo il trattamento in caso di risposta dovrebbe protrarsi "almeno" per 6-12 mesi. Qualora fosse necessario anche protralo ulteriormente.
L'akineton viene di solito prescritto alla comparsa di specifici effetti indesiderati motori e psichici dettidisturbi extrapiramidali, legati all'assuzione dei neurolettici, che tuttavia sono infrequenti in coloro che assumono la clozapina.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Annabella Di Giorgio
i suoi interrogativi sono sicuramente leciti e penso sarebbe opportuno che Lei chiedesse delucidazioni in merito, direttamente al collega che ha attualmente "in carico" suo fratello (senza alcun timore), qualora non avesse avuto modo di farlo.
Tuttavia, a tal proposito le anticipo che esistono precise indicazioni sulla prescrizione e la posologia della clozapina (LEPONEX)che può essere variata a seconda delle necessità del caso.
Il range terapeutico è compreso tra i 150-900 mg/die. E' consigliabile utilizzare la dose minima efficace, a basso dosaggio, per un tempo sufficiente ad una appropriata valutazione, prima di aumentare. La dose ottimale DEVE comunque essere in primo luogo stabilita in base alla tollerabilita’ del paziente.
In genere, dosaggi bassi sono necessari nei pazienti anziani, nelle donne, e in pazienti in trattamento con farmaci inibitori degli enzimi epatici.
La maggior parte dei pazienti risponde al trattamento con clozapina entro i primi tre mesi, ma una minoranza importante risponde dopo 3-12 mesi. Ad ogni modo il trattamento in caso di risposta dovrebbe protrarsi "almeno" per 6-12 mesi. Qualora fosse necessario anche protralo ulteriormente.
L'akineton viene di solito prescritto alla comparsa di specifici effetti indesiderati motori e psichici dettidisturbi extrapiramidali, legati all'assuzione dei neurolettici, che tuttavia sono infrequenti in coloro che assumono la clozapina.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Annabella Di Giorgio
[#3]
gentile utente,
è importante capire per quale motivo in passato (giugno 2005) è stato sospeso il Leponex. Questo farmaco infatti si è rivelato un ottimo presidio in questo tipo di situazioni e la sua assunzione, in alcuni casi, dovrebbe essere protratta nel tempo proprio per evitare dolorose ricadute.
Il fastidio di dover assumere una terapia a lungo termine dovrebbe infatti essere rapportato ai benefici di un benessere persistente nel tempo.
cordialmente
dott. Gianmaria Zita
è importante capire per quale motivo in passato (giugno 2005) è stato sospeso il Leponex. Questo farmaco infatti si è rivelato un ottimo presidio in questo tipo di situazioni e la sua assunzione, in alcuni casi, dovrebbe essere protratta nel tempo proprio per evitare dolorose ricadute.
Il fastidio di dover assumere una terapia a lungo termine dovrebbe infatti essere rapportato ai benefici di un benessere persistente nel tempo.
cordialmente
dott. Gianmaria Zita
[#4]
Gentile utente,
in accordo con quanto espresso dai colleghi, e' necessario che si rivolga con fiducia allo psichiatra curante di suo fratello per avere le giuste delucidazioni in merito alla terapia farmacologica.
Saluti
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
in accordo con quanto espresso dai colleghi, e' necessario che si rivolga con fiducia allo psichiatra curante di suo fratello per avere le giuste delucidazioni in merito alla terapia farmacologica.
Saluti
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Psichiatra
Gentile Paziente,
pur non conoscendo da vicino il caso, credo che la terapia seguita sia corretta. Sono solo perplesso su due punti: la comparsa di effetti extrapiramidali tanto evidenti da ricorrere all'Akineton e la sospensione del farmaco senza magari considerare la somministrazione di una terapia di mantenimento.
Cordiali saluti.
Dott. Valerio Giannattasio
http://www.luoghidellamente.it
pur non conoscendo da vicino il caso, credo che la terapia seguita sia corretta. Sono solo perplesso su due punti: la comparsa di effetti extrapiramidali tanto evidenti da ricorrere all'Akineton e la sospensione del farmaco senza magari considerare la somministrazione di una terapia di mantenimento.
Cordiali saluti.
Dott. Valerio Giannattasio
http://www.luoghidellamente.it
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