Calo del desiderio al diminuire delle dosi di venlafaxina
Riassumo la situazione:
ho 56 anni, sono in cura da vari anni per una forte depressione legata a una congenita predisposizione e a vari fattori esistenziali (fra cui un divorzio, da me voluto, e il conseguente allontanamento da una figlia in tenerà età all'estero, ove vivevo).
Sono seguito sia da uno psichiatra che da uno psicoterapeuta.
Ora posso dire di essere praticamente uscito dalla depressione grazie all'intervento di entrambi.
Lo psichiatra mi ha prescritto della Venlafaxina, che si è rivelata la più efficace tra i tanti altri farmaci antidepressivi provati. Sono arrivato a 150mg, l'ho mantenuto per circa un anno, poi, sempre su consiglio del medico, ho scalato lentamente a 75mg., quindi a 37,5 e attualmente ho ulteriormente dimezzato in previsione di una totale soppressione. Sto bene e penso (con l'avviso del medico psichiatra curante) di poterlo fare.
E qui devo aprire la prima parentesi per arrivare più oltre al punto. Ho sempre avuto una sana e robusta vita sessuale, senza mai problemi di sorta.
Con la mia nuova compagna, avevo potuto sperimentare con reciproca soddisfazione, uno degli effetti collaterali della Venlafaxina, ovvero la tendenza all'anorgasmia, che rendevano i rapporti estremamente lunghi e intensi. Nessun calo d libido. Anorgasmia che a me non dispiaceva affatto, non essendo mai stato una fanatico dell'orgasmo a tutti costi, ma che molto appagava la mia compagna.
Ora il punto è che, col calare delle dosi di Venlafaxina, è via via calata anche la mia libido, con minori erezioni ed eiaculazioni precoci, senza che sia minimamente calata l'attrazione e il desiderio di fare l'amore con la mia compagna.
Tengo a precisare che sono portato ad escludere problematiche fisiche in quanto ho normali erezioni mattutine, compatibilmente con la mia età.
Ora mi e soprattutto vi chiedo: questi spiacevolissimi effetti sonno dovuti al calo di dosaggio, ipotesi di cui sembra convinto il mio psichiatra per una questione che non ho ben compreso di serotonina e noroadrenalina? Spariranno con la totale soppressione del farmaco?
(Lo psicoterapeuta pensa ovviamente a cause mentali... ma perché sorte solo ora dopo anni e quando le cose si mettono per il meglio?)
So che a dosaggi differenti tali farmaci possono avere effetti collaterali differenti se non opposti; il calo di desiderio e “prestazioni” è anche sempre elencato fra i possibili effetti secondari indesiderati del farmaco, anche se a me, come sopra esplicitato, non era capitato.
Per altro sarebbe paradossale in quanto fra le cause del divorzio c'era proprio l'assenza di rapporti sessuali da molti anni, per mancanza di interesse della mia ex-moglie. Ora che sto bene e che ho una compagna giocosa alleata di letto mi ritrovo io in calo di libido!?
Se l'effetto deleterio non svanisse allora preferirei ricominciare a prendere la Venlafaxina alle dosi iniziali, se questo deve essere il risultato, che non lo nego, mi preoccupa (e potrebbe ri-deprimere!) non poco!
Qual'è il vostro parere?
Grazie per l'attenzione
ho 56 anni, sono in cura da vari anni per una forte depressione legata a una congenita predisposizione e a vari fattori esistenziali (fra cui un divorzio, da me voluto, e il conseguente allontanamento da una figlia in tenerà età all'estero, ove vivevo).
Sono seguito sia da uno psichiatra che da uno psicoterapeuta.
Ora posso dire di essere praticamente uscito dalla depressione grazie all'intervento di entrambi.
Lo psichiatra mi ha prescritto della Venlafaxina, che si è rivelata la più efficace tra i tanti altri farmaci antidepressivi provati. Sono arrivato a 150mg, l'ho mantenuto per circa un anno, poi, sempre su consiglio del medico, ho scalato lentamente a 75mg., quindi a 37,5 e attualmente ho ulteriormente dimezzato in previsione di una totale soppressione. Sto bene e penso (con l'avviso del medico psichiatra curante) di poterlo fare.
E qui devo aprire la prima parentesi per arrivare più oltre al punto. Ho sempre avuto una sana e robusta vita sessuale, senza mai problemi di sorta.
Con la mia nuova compagna, avevo potuto sperimentare con reciproca soddisfazione, uno degli effetti collaterali della Venlafaxina, ovvero la tendenza all'anorgasmia, che rendevano i rapporti estremamente lunghi e intensi. Nessun calo d libido. Anorgasmia che a me non dispiaceva affatto, non essendo mai stato una fanatico dell'orgasmo a tutti costi, ma che molto appagava la mia compagna.
Ora il punto è che, col calare delle dosi di Venlafaxina, è via via calata anche la mia libido, con minori erezioni ed eiaculazioni precoci, senza che sia minimamente calata l'attrazione e il desiderio di fare l'amore con la mia compagna.
Tengo a precisare che sono portato ad escludere problematiche fisiche in quanto ho normali erezioni mattutine, compatibilmente con la mia età.
Ora mi e soprattutto vi chiedo: questi spiacevolissimi effetti sonno dovuti al calo di dosaggio, ipotesi di cui sembra convinto il mio psichiatra per una questione che non ho ben compreso di serotonina e noroadrenalina? Spariranno con la totale soppressione del farmaco?
(Lo psicoterapeuta pensa ovviamente a cause mentali... ma perché sorte solo ora dopo anni e quando le cose si mettono per il meglio?)
So che a dosaggi differenti tali farmaci possono avere effetti collaterali differenti se non opposti; il calo di desiderio e “prestazioni” è anche sempre elencato fra i possibili effetti secondari indesiderati del farmaco, anche se a me, come sopra esplicitato, non era capitato.
Per altro sarebbe paradossale in quanto fra le cause del divorzio c'era proprio l'assenza di rapporti sessuali da molti anni, per mancanza di interesse della mia ex-moglie. Ora che sto bene e che ho una compagna giocosa alleata di letto mi ritrovo io in calo di libido!?
Se l'effetto deleterio non svanisse allora preferirei ricominciare a prendere la Venlafaxina alle dosi iniziali, se questo deve essere il risultato, che non lo nego, mi preoccupa (e potrebbe ri-deprimere!) non poco!
Qual'è il vostro parere?
Grazie per l'attenzione
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L'effetto che lei descrive é infrequente. Sarebbe opportuno attendere ancora qualche settimana e verificare cosa accade con la sospensione completa del farmaco, generalmente si tende a riacquistare la funzionalità sessuale antecedente alla terapia nell'arco di qualche settimana.
Cordiali daluti
Cordiali daluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10k visite dal 17/02/2015.
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