Ansia o depressione?
Salve,
Sono una ragazza di quasi 18 anni.
Da circa tre anni soffro di crisi di pianto (a volte scoppio a piangere anche per stupidaggini come un tono di voce sgarbato o un treno che passa), inoltre da 7-8 mesi sento sempre una forte stanchezza, mi sveglio già stanca come se non dormissi. Ho problemi nel ricordare: per studiare un capitolo ci metto anche tre ore e quando parlo con gli amici impiego minuti per organizzare mentalmente il pensiero da esprimere (e quando ho finalmente terminato di pensarlo, parlando ho dei vuoti di memoria e pasticcio con le parole).
Tutto questo influisce sulla mia vita scolastica (sono sempre stata il tipo che legge e ricorda, ora mi sento al rallentatore, come se fossi drogata quando studio, inoltre non riesco a mantenere la media degli scorsi anni e questo mi rattrista parecchio), e nella vita sociale da simpatica e interessante sono diventata una palla al piede del gruppo e sento che evitano di invitarmi ad uscire (so che è irritante sentir parlare una che quasi balbetta e anagramma le frasi).
Ho letto su internet di depressione o ansia, ma non mi descriverei depressa anche se certamente non sono sempre felice e contenta, piuttosto mi sembra di essere in una bolla, non riesco ad essere molto felice o molto triste per qualcosa.
Ho passato un brutto periodo circa un anno fa, in cui davvero mi sono sentita male, ma proprio quando mi è sembrato di essere ritornata alla normalità ecco l'insorgenza dei sintomi suddetti.
A cosa potrebbe essere dovuto tutto ciò? Come posso risolvere la situazione?
Sono una ragazza di quasi 18 anni.
Da circa tre anni soffro di crisi di pianto (a volte scoppio a piangere anche per stupidaggini come un tono di voce sgarbato o un treno che passa), inoltre da 7-8 mesi sento sempre una forte stanchezza, mi sveglio già stanca come se non dormissi. Ho problemi nel ricordare: per studiare un capitolo ci metto anche tre ore e quando parlo con gli amici impiego minuti per organizzare mentalmente il pensiero da esprimere (e quando ho finalmente terminato di pensarlo, parlando ho dei vuoti di memoria e pasticcio con le parole).
Tutto questo influisce sulla mia vita scolastica (sono sempre stata il tipo che legge e ricorda, ora mi sento al rallentatore, come se fossi drogata quando studio, inoltre non riesco a mantenere la media degli scorsi anni e questo mi rattrista parecchio), e nella vita sociale da simpatica e interessante sono diventata una palla al piede del gruppo e sento che evitano di invitarmi ad uscire (so che è irritante sentir parlare una che quasi balbetta e anagramma le frasi).
Ho letto su internet di depressione o ansia, ma non mi descriverei depressa anche se certamente non sono sempre felice e contenta, piuttosto mi sembra di essere in una bolla, non riesco ad essere molto felice o molto triste per qualcosa.
Ho passato un brutto periodo circa un anno fa, in cui davvero mi sono sentita male, ma proprio quando mi è sembrato di essere ritornata alla normalità ecco l'insorgenza dei sintomi suddetti.
A cosa potrebbe essere dovuto tutto ciò? Come posso risolvere la situazione?
[#1]
Difficile dirlo, nonostante la sua lunga e precisa descrizione, che dimostra che lei ha decisamente delle discrete capacità introspettive e linguistiche, nonostante le sue lamentele...
L'adolescenza è fatta di alti e bassi, ma naturalmente ci sono anche delle patologie dai nomi spaventosi, che potrebbero iniziare proprio a quell'età e per le quali, se lei è preoccupata, deve andare a consultare di persona uno psichiatra o forse meglio uno psicoterapeuta.
Non ha spiegato cosa significa per lei essere stata male un anno fa, ma questo lo deve spiegare forse dal vivo appunto ad un o una collega.
Parlare con qualcuno dal vivo è già una soluzione, con un professionista, ma anche con gli amici. Anche loro stanno cambiando, forse è il caso di domandarsi se non è il caso di cercare nuovi amici e nuove mete nella vita.
Anche di questo però è meglio parlare dal vivo con uno psicoterapeuta, anche solo per un conforto.
L'adolescenza è fatta di alti e bassi, ma naturalmente ci sono anche delle patologie dai nomi spaventosi, che potrebbero iniziare proprio a quell'età e per le quali, se lei è preoccupata, deve andare a consultare di persona uno psichiatra o forse meglio uno psicoterapeuta.
Non ha spiegato cosa significa per lei essere stata male un anno fa, ma questo lo deve spiegare forse dal vivo appunto ad un o una collega.
Parlare con qualcuno dal vivo è già una soluzione, con un professionista, ma anche con gli amici. Anche loro stanno cambiando, forse è il caso di domandarsi se non è il caso di cercare nuovi amici e nuove mete nella vita.
Anche di questo però è meglio parlare dal vivo con uno psicoterapeuta, anche solo per un conforto.
Dr. Manlio Converti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 15/02/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.