Problemi con talofen, opinioni sul cymbalta
Buongiorno a tutti, per evitare un copia/incolla della mia situazione vi rimando alla mia precedente richiesta di consulto sull'argomento, dove faccio una premessa della situazione:
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/446794-prescritti-diversi-ssri-sempre-anorgasmia-che-fare.html
Da allora (primi giorni di dicembre 2014), non ho più assunto antidepressivi, ho continuato a prendere l'EN gocce, 15 al mattino e 30 la sera. Tuttavia con il passare delle settimane dovevo aumentare sempre di più, informando lo Psichiatra, la dose serale di EN perché inefficace.
Invece le 15 gocce al mattino mi davano una sonnolenza tremenda, e quindi le ho sospese io stesso.
Ero arrivato a prendere 45 gocce di EN, facendo fatica ad addormentarmi (le prendevo alle 23 e fino alle 2:30 - 3:00 non riuscivo ad addormentarmi).
Il terapeuta allora mi ha prescritto due settimane fa Talofen gocce, 20 per tre volte al giorno. Prima di prendere il farmaco ho chiesto parere al mio medico curante e alla mia farmacista, che hanno entrambe constatato come il dosaggio fosse a loro parere eccessivo, ma sopratutto il mio medico curante si è chiesto perché mi fosse stato prescritto un antipsicotico.
Tre giorni fa ho chiesto chiarimenti allo psichiatra, mi ha risposto che date le elevate dosi di EN raggiunte aveva prescritto il Talofen per darmi un effetto ansiolitico. Inoltre ha detto che quella era una dose "quasi da vecchietti" (citazione letterale), e che il mio medico curante doveva fare il suo lavoro, dato che non era uno psichiatra.
Fattostà che da lunedi prendo il Talofen, non 60 gocce al giorno ma 40, 20 al mattino e 20 alla sera: non riesco a dormire (vado a dormire alle 5 di mattina perché mi obbligo, ma non ho sonno) dormo malissimo, e sopratutto da oggi ho tachicardia costante (90-100 battitti al minuto a riposo), sono nervosissimo ed ho avuto diverse reazioni verbali violente con miei conoscenti per cose veramente futili. Ho telefonato allo psichiatra che mi ha detto che è impossibile che sia il Talofen a causare tutto questo.
Chiudo questa lunga richiesta chiedendo un parere su un altro farmaco che il terapeuta mi ha prescritto lunedì scorso, il Cymbalta 60, una volta al giorno, oltre al Talofen.
Qui mi ricollego alla discussione che avevo avviato a dicembre sul problema anorgasmia.
Ho chiesto io allo psichiatra, durante l'ultima seduta, se non ci fosse un SSRI più recente che desse meno effetti collaterali possibili nella sfera sessuale (anorgasmia).
Mi è stato prescritto questo, l'ho acquistato, ma non ho ancora inizato ad assumerlo. Volevo se possibile un vostro parere su questo antidepressivo e sulla possibile insorgenza di anorgasmia con la sua assunzione.
Inoltre vi chiedo se condividete l'opinione decisa del mio psichiatra sul Talofen, sulla sua utilità e sui suoi dosaggi.
Intanto ho appena preso due pastiglie di Ritzen da 10mg (avenzate da prima che iniziassi con l'EN, l'anno scorso) perché la tachicardia continua, ed è fissa attorno ai 100 bpm ormai da tre ore.
Grazie a tutti e buona giornata.
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/446794-prescritti-diversi-ssri-sempre-anorgasmia-che-fare.html
Da allora (primi giorni di dicembre 2014), non ho più assunto antidepressivi, ho continuato a prendere l'EN gocce, 15 al mattino e 30 la sera. Tuttavia con il passare delle settimane dovevo aumentare sempre di più, informando lo Psichiatra, la dose serale di EN perché inefficace.
Invece le 15 gocce al mattino mi davano una sonnolenza tremenda, e quindi le ho sospese io stesso.
Ero arrivato a prendere 45 gocce di EN, facendo fatica ad addormentarmi (le prendevo alle 23 e fino alle 2:30 - 3:00 non riuscivo ad addormentarmi).
Il terapeuta allora mi ha prescritto due settimane fa Talofen gocce, 20 per tre volte al giorno. Prima di prendere il farmaco ho chiesto parere al mio medico curante e alla mia farmacista, che hanno entrambe constatato come il dosaggio fosse a loro parere eccessivo, ma sopratutto il mio medico curante si è chiesto perché mi fosse stato prescritto un antipsicotico.
Tre giorni fa ho chiesto chiarimenti allo psichiatra, mi ha risposto che date le elevate dosi di EN raggiunte aveva prescritto il Talofen per darmi un effetto ansiolitico. Inoltre ha detto che quella era una dose "quasi da vecchietti" (citazione letterale), e che il mio medico curante doveva fare il suo lavoro, dato che non era uno psichiatra.
Fattostà che da lunedi prendo il Talofen, non 60 gocce al giorno ma 40, 20 al mattino e 20 alla sera: non riesco a dormire (vado a dormire alle 5 di mattina perché mi obbligo, ma non ho sonno) dormo malissimo, e sopratutto da oggi ho tachicardia costante (90-100 battitti al minuto a riposo), sono nervosissimo ed ho avuto diverse reazioni verbali violente con miei conoscenti per cose veramente futili. Ho telefonato allo psichiatra che mi ha detto che è impossibile che sia il Talofen a causare tutto questo.
Chiudo questa lunga richiesta chiedendo un parere su un altro farmaco che il terapeuta mi ha prescritto lunedì scorso, il Cymbalta 60, una volta al giorno, oltre al Talofen.
Qui mi ricollego alla discussione che avevo avviato a dicembre sul problema anorgasmia.
Ho chiesto io allo psichiatra, durante l'ultima seduta, se non ci fosse un SSRI più recente che desse meno effetti collaterali possibili nella sfera sessuale (anorgasmia).
Mi è stato prescritto questo, l'ho acquistato, ma non ho ancora inizato ad assumerlo. Volevo se possibile un vostro parere su questo antidepressivo e sulla possibile insorgenza di anorgasmia con la sua assunzione.
Inoltre vi chiedo se condividete l'opinione decisa del mio psichiatra sul Talofen, sulla sua utilità e sui suoi dosaggi.
Intanto ho appena preso due pastiglie di Ritzen da 10mg (avenzate da prima che iniziassi con l'EN, l'anno scorso) perché la tachicardia continua, ed è fissa attorno ai 100 bpm ormai da tre ore.
Grazie a tutti e buona giornata.
[#1]
Se lei continua a richiedere pareri e poi ad avere prescrizioni che non segue non arriverà alla soluzione di nessuna delle sue problematiche psichiatriche.
Riceve la prescrizione e chiede al suo medico che non è psichiatra ed al farmacista, che non è medico se va bene? Ma lei davvero pensa che può ricevere delle risposte che possano essere più precise di quelle del suo psichiatra?
Si può ricollegare a tutte le richieste che vuole, il dato di fatto è che dopo la prescrizione o la assume a dosaggi a piacere oppure non assume la terapia come indicato.
In questo modo non si va da nessuna parte.
Riceve la prescrizione e chiede al suo medico che non è psichiatra ed al farmacista, che non è medico se va bene? Ma lei davvero pensa che può ricevere delle risposte che possano essere più precise di quelle del suo psichiatra?
Si può ricollegare a tutte le richieste che vuole, il dato di fatto è che dopo la prescrizione o la assume a dosaggi a piacere oppure non assume la terapia come indicato.
In questo modo non si va da nessuna parte.
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[#2]
Utente
Io ho seguito tutti i dosaggi prescritti, a parte l'EN la mattina. Il passaggio da 60 gocce di talofen a 40 mi è stato prescritto dallo psichiatra lunedì dopo avergli esposto i miei dubbi.
In ogni caso io ho scritto questo post chiedendo un parere sul Talofen e su quanto secondo voi si appropriato. Si fa presto a dire di seguire le prescrizioni! Sono io che hoggi ho dovuto tenermi una tachicardia a 110 bpm per circa tre ore!
non sempre bisogna partire dall'idea che il paziente è uno che non capisce nulla. Io non ingurgito farmaci senza essere convinto di quanto essi siano appopriati. Proprio per questo ho scritto su questo sito, per sentire altri pareri di persone competendi in materia.
Ma non accetto una "lavata di capo". Il fatto che siete dottori non vi autorizza a trattare le persone come meglio credete perché vi sentite superiori a loro.
Io ho scritto qui con tutta l'umiltà di una persona consapevole di non avere conoscenze in materia.
A quanto pare l'emotività è una risposta che si trova anche in un sito dove ci si aspetterebbe professionalità.
Francamente non so che altro aggiungere, la sua risposta mi ha lasciato ancora più perplesso sulla mia scelta di rivolgermi ad uno psichiatra-psicoterapeuta invece che ad uno psicoanalista.
in ogni caso buona serata e grazie per la non-risposta carica di emotività.
In ogni caso io ho scritto questo post chiedendo un parere sul Talofen e su quanto secondo voi si appropriato. Si fa presto a dire di seguire le prescrizioni! Sono io che hoggi ho dovuto tenermi una tachicardia a 110 bpm per circa tre ore!
non sempre bisogna partire dall'idea che il paziente è uno che non capisce nulla. Io non ingurgito farmaci senza essere convinto di quanto essi siano appopriati. Proprio per questo ho scritto su questo sito, per sentire altri pareri di persone competendi in materia.
Ma non accetto una "lavata di capo". Il fatto che siete dottori non vi autorizza a trattare le persone come meglio credete perché vi sentite superiori a loro.
Io ho scritto qui con tutta l'umiltà di una persona consapevole di non avere conoscenze in materia.
A quanto pare l'emotività è una risposta che si trova anche in un sito dove ci si aspetterebbe professionalità.
Francamente non so che altro aggiungere, la sua risposta mi ha lasciato ancora più perplesso sulla mia scelta di rivolgermi ad uno psichiatra-psicoterapeuta invece che ad uno psicoanalista.
in ogni caso buona serata e grazie per la non-risposta carica di emotività.
[#4]
Utente
Ieri sera ho assunto la seconda dose da 20 gocce di Talofen, ed il risultato è stato che non ho dormito tutta la notte. Ho cominciato lunedì sera ad asumerlo e da allora ho dormito in tutto 7 ore. Ho chiamato il mio psichiatra stamattina e secondo lui la tachicardia di ieri e questa insonnia, oltre il continuo nervosismo che ho, non sono assolutamente imputabili al farmaco, anzi, mi ha detto di aumentare la dose a 25 gocce.
Comincio ad essere veramente perplesso. Io nella mia ignoranza so che mezz'ora-tre quarti d'ora dopo l'assunzione di questo farmaco sono più nervoso ed irritabile, non riesco a dormire, e ieri ho avuto tachicardia. Eppure non sono sintomi da imputare al farmaco. Ma se non ha effetti ansiolitici allora perché lo sto prendendo? Ricordo che la motivazione datami per la sua prescrizione era che doveva sostituire l'En, che prendevo ormai in dosi eccessive.
Allora perché non ha alcun effetto ansiolitico? Mi era stato detto che a queste dosi lo scopo era proprio quello.
Tra l'altro con il dosaggio datomi, in quattro giorni, ho fatto fuori un terzo del flacone. Quindi dovrei assumere un flacone da 30 ml ogni 10 giorni circa?
Riguardo al Cymbalta e alla possibile anorgasmia non c'è nessuno che sappia darmi qualche informazione?
Grazie di nuovo per le eventuali risposte, e prego chi ritiene le mie domande futili o inadeguate di ignorarmi, invece di darmi risposte che non mi sono di alcun aiuto.
Grazie ancora.
Comincio ad essere veramente perplesso. Io nella mia ignoranza so che mezz'ora-tre quarti d'ora dopo l'assunzione di questo farmaco sono più nervoso ed irritabile, non riesco a dormire, e ieri ho avuto tachicardia. Eppure non sono sintomi da imputare al farmaco. Ma se non ha effetti ansiolitici allora perché lo sto prendendo? Ricordo che la motivazione datami per la sua prescrizione era che doveva sostituire l'En, che prendevo ormai in dosi eccessive.
Allora perché non ha alcun effetto ansiolitico? Mi era stato detto che a queste dosi lo scopo era proprio quello.
Tra l'altro con il dosaggio datomi, in quattro giorni, ho fatto fuori un terzo del flacone. Quindi dovrei assumere un flacone da 30 ml ogni 10 giorni circa?
Riguardo al Cymbalta e alla possibile anorgasmia non c'è nessuno che sappia darmi qualche informazione?
Grazie di nuovo per le eventuali risposte, e prego chi ritiene le mie domande futili o inadeguate di ignorarmi, invece di darmi risposte che non mi sono di alcun aiuto.
Grazie ancora.
[#5]
Le indicazioni che le ha fornito il suo psichiatra sono corrette.
Cymbalta ha un minore impatto sulla sfera sessuale come più volte ripetuto ma lei vuole, come sempre, avere conferme perché la sua malattia la spinge a comportarsi in questo modo.
Cymbalta ha un minore impatto sulla sfera sessuale come più volte ripetuto ma lei vuole, come sempre, avere conferme perché la sua malattia la spinge a comportarsi in questo modo.
[#6]
Utente
Io non vedo le situazioni di malessere psicologico come una "malattia", le malattie sono quelle cose che si curano con la medicina, mentre a mio parere un modo di vedere il mondo che porta ad una crisi o, per usare una parola abusata, una "depressione", e nel mio caso mi è stato detto ben altro, sono cose dalle quali a mio avviso si esce lavorando su sè stessi per capire cosa nella propria vita ha portato ad essere infelici, o depressi, o in qualunque modo lo si voglia dire.
Nella mia vita, purtroppo, ho avuto a che fare parecchio con i medici, ho subito varie operazioni (alcune inutili che mi hanno causato problemi e fastidi con i quali devo convivere anche oggi).
Il fatto di sentire più pareri è un atteggiamento che ho maturato in 20 anni di esperienze con diverse tipologie di medici specialistici.
Io sono sempre stato contrario agli psicofarmaci, e ho cercato una psicoterapia, ma mi sono reso conto che necessitavo di un aiuto anche farmacologico, rimettendomi quindi anche in discussione.
Tuttavia non prendo alla leggera l'assunzione di queste sostanze, e non cerco solo "conferme", cerco solo più pareri perché in passato ho avuto a che fare con parecchi INCOMPETENTI che mi hanno causato non pochi problemi.
Se ha letto il mio precedente post avrà notato che ho fatto un anno di terapia a 20 anni e sono stato "scaricato", senza alcun risultato.
E ora sono qui. Certo che cerco conferme. E certo che non mi fido di nessuno al primo colpo. E' stata la vita ad insegnarmelo.
E comunque come ho scirtto precedentemente non è tenuto a rispondermi se ritiene che le mie siano domande futili.
Io mi ritengo in cura presso un terapeuta, non "paziente" di un medico, anche se mi sono rivolto ad uno psichiatra-psicoterapeuta e non ad uno psicanalista. Se poi lei è in grado di fare una diagnosi partendo da quattro righe messe in croce scritte su un sito beh... evidentemente è un genio.
Buonasera.
Nella mia vita, purtroppo, ho avuto a che fare parecchio con i medici, ho subito varie operazioni (alcune inutili che mi hanno causato problemi e fastidi con i quali devo convivere anche oggi).
Il fatto di sentire più pareri è un atteggiamento che ho maturato in 20 anni di esperienze con diverse tipologie di medici specialistici.
Io sono sempre stato contrario agli psicofarmaci, e ho cercato una psicoterapia, ma mi sono reso conto che necessitavo di un aiuto anche farmacologico, rimettendomi quindi anche in discussione.
Tuttavia non prendo alla leggera l'assunzione di queste sostanze, e non cerco solo "conferme", cerco solo più pareri perché in passato ho avuto a che fare con parecchi INCOMPETENTI che mi hanno causato non pochi problemi.
Se ha letto il mio precedente post avrà notato che ho fatto un anno di terapia a 20 anni e sono stato "scaricato", senza alcun risultato.
E ora sono qui. Certo che cerco conferme. E certo che non mi fido di nessuno al primo colpo. E' stata la vita ad insegnarmelo.
E comunque come ho scirtto precedentemente non è tenuto a rispondermi se ritiene che le mie siano domande futili.
Io mi ritengo in cura presso un terapeuta, non "paziente" di un medico, anche se mi sono rivolto ad uno psichiatra-psicoterapeuta e non ad uno psicanalista. Se poi lei è in grado di fare una diagnosi partendo da quattro righe messe in croce scritte su un sito beh... evidentemente è un genio.
Buonasera.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 37.7k visite dal 12/02/2015.
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