Sindrome delirante

Buongiorno, sono Anna mamma di due figli 6 e 4 anni. Chiesi la separazione a mio marito dopo innumerevoli tentativi falliti naturalmente finalizzati a risolvere il problema di ingerenze familiari e condivisione delle spese di casa. Il mio ex marito ha tentato, o ne era convinto erroneamente, di farmi passare per matta, come se i problemi con i miei suoceri e il problema legato alla sua mancata partecipazione economica "non esistessero". Finiti al cps di zona nel tentativo di una consultazione psicologica di coppia, in realtà l'accesso era avvenuto senza la reale conoscenza del servizio di questa struttura, questi medici sembrano aver interpretato il conflitto familiare inesistente. Abbandonato il cps, dopo la somministrazione dello zyprexa 10 mg al di, segue una ctu per capacità genitoriale che attesta anche lo stato di salute di entrambi i coniugi. La ctu si conclude molto bene ma l'ex marito non accetta l'esito. La mia domanda sarebbe questa: Come hanno fatto 3 medici a credere solo alla versione sel marito, senza fare una psicoterapia incrociata, come hanno fatto ad interpretare erroneamente il conflitto esistente, come ha potuto evolversi positivamente una ctu non certificando l'esito precedente e come potevano altri psichiatri interpretare come vero il conflitto bello stesso momento in cui frequentavo il cps senza assumere il farmaco, ovviamente. La storia sarebbe più lunga e complessa, comunque come é possibile un errore simile? Grazie Anna, alessandria
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

facciamo un po' di chiarezza.

Le consulenze a fini giuridici sono una cosa non necessariamente identica ad una valutazione clinica con relativa ipotesi di trattamento.

Inoltre la psicoterapia non è chiaro perché avrebbe dovuto essere indicata: quale diagnosi è stata posta?

Ancora: i problemi di ordine economico non necessariamente sono espressione di un disagio psichico. Potrebbe essere più chiara in merito?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com